Sabato 21 settembre ad Assisi, nell’ambito del Festival Il Cortile di Francesco, si è svolto un convegno i cui relatori erano Mario Monti ed Alberto Bagnai.
Un noioso confronto pseudo contraddittorio, con un Monti versione “green” preoccupato del futuro dei giovani ed un sostanzialmente sdraiato Alberto Bagnai verso il collega e ciò che rappresenta.
In questo contesto, alla fine del confronto, Daniela Di Marco, strappando il microfono (non era previsto alcun dibattito) ha preso la parola rivolgendo un originale “messaggio d’auguri” al senatore a vita Monti e annunciare il 12 ottobre.
Pubblichiamo il video del suo intervento e più sotto il testo integrale del suo messaggio, impossibilitata a leggere tutto dalla fuga fulminea dei due senatori e dal disordine creatosi fra gli organizzatori del convegno…
Onorevole Monti,
Ho rinunciato, oggi, per essere qui di fronte a lei, al mio lavoro.
Sono una dei tantissimi piccoli imprenditori, che non possono permettersi un dipendente e nonostante sfrutti me stessa, non arrivo a fine mese.
Sono qui solo per poter farle un augurio sincero, dal più profondo del mio cuore:
Le auguro di trovarsi presto nella stessa identica condizione di migliaia e migliaia di italiani che hanno chiesto il reddito di cittadinanza. Le auguro di avere disperato bisogno di un lavoro e doversi accontentare di un posto da precario, sfruttato per ore e ore consecutive in cambio di un salario da fame (400-500€), con il quale non potrà mai permettersi un mutuo, non riuscirà a pagare l’affitto, dovrà centellinare fra mille rinunce per riuscire a pagarci le bollette: luce, acqua, gas, facendo la spesa all’eurospin, nella consapevolezza che non potrà aiutare i suoi figli.
Ma l’augurio più sentito (e cortesemente rivolga questo augurio anche alla sua collega Elsa Fornero), è quello di ascoltare, mentre vive in questa condizione assurda di stenti, i politici di turno che sbraitano contro i lavoratori italiani, offendendoli nella loro dignità; ascoltarli mentre danno dei “bamboccioni” ai suoi figli; e mentre li esortano ad andare a lavorare, gli stessi continuano però a sdraiarsi supini ai voleri di quel mostro perverso che avete voluto e costruito, attraverso l’euro, per tenere i popoli in miseria.
Se la Grecia è il più grande successo dell’euro, allora la vostra Unione con le sue spietate ed esecrande politiche austeritarie è sporca del sangue di 700 bambini innocenti, come ha dichiarato Federico Fubini, vicedirettore de Il Corriere della Sera, scandalosamente nascondendo la notizia (e non solo dell’innocente sangue greco, se ricordiamo la Yugoslavia, mentite sapendo di mentire, altro che 70 anni di pace!).
L’Ue è una macchina da guerra, ha dichiarato guerra ai popoli che la compongono, servendosi dei moderni carri armati giuridici e finanziari euro-tedeschi.
Non mi dilungo.
I media di regime non daranno notizia, ma io ci tengo a dirlo a lei e a tutti i presenti:
il 12 ottobre noi saremo in piazza, affratellati e uniti dal tricolore della nostra Repubblica (costata il sangue di giovani, uomini e donne che volevano il paese libero dal nazifascismo), per dire che oggi bisogna di nuovo liberare il Paese.
Saremo in piazza per dire:
Liberiamo l’Italia! Usciamo dalla gabbia della UE! Riprendiamoci la sovranità monetaria! Riconquistiamo la democrazia! Applichiamo la Costituzione del 1948! Lavoro e dignità per tutti!
Daniela, complimenti e continuiamo a lavorare per il bene di Tutti. Grazie.
Grazie Daniela. Non hai avuto alcun timore ad affrontare il sicario delle banche e della finanza speculativa. Che possano arrostire all’inferno per i prossimi 100 milioni di anni.
Grandiosa!
Solo una parola….grandissimissima!!!!
Non potrò mai dimenticare quando alla notizia di un imprenditore suicidatosi per le norme restrittive (applicate da quello sciagurato governo) che costrinse il poveretto a dover chiudere l’azienda perché non riusciva più a pagare i dipendenti, non potrò mai dimenticare dicevo, lo scherno, la freddezza, il distacco, il cinismo con cui quella iena ridens reagì alla notizia . Non mando un’anatema a Monti. Non c’è n’è bisogno!!!! Confido in quella giustizia superiore, quella sorta di autopunizione, la nemesi, secondo la quale, nella vita, quel che è fatto è reso!!! E rimango in attesa, certa, che tutto ciò prima o poi troverà compimento.
Monti che parla di Greta…. Lasciamo che ci siano queste manifestazioni lasciamo che si diffonda la sensibilità green non potrà che far bene al pianeta. Ho visto in quel momento un disegno di sterminio pianificato di cui solo lui conosce i veri confini nelle profondità abissiali del suo pensiero oscuro
L’Europa puo’ crescere solo nella democrazia
Petizione inviata al Parlamento Europeo da Lidia Beduschi in data 13 gennaio 2013
Onorevole Presidente, Onorevoli Deputati,
Nell’anno 2012 l’Europa è stata insignita del Premio Nobel per la pace, riconoscimento al proprio impegno unitario nel difficile compito di preservare la pace sia dentro sia fuori dei propri confini. Abbiamo letto il senso profondo di questo riconoscimento anche come esortazione alla salvaguardia di quella eredità di democrazia e di rispetto e difesa dei diritti umani che, dopo la tragica “parentesi” del nazionalsocialismo e dei fascismi, ha ripreso il filo della storia fondativa dei valori, della cultura dell’Occidente, che proprio in Europa hanno visto la loro nascita e la loro affermazione.
Questo straordinario riconoscimento è stato conferito in un periodo in cui la crisi economica ha messo a durissima prova la continuità della tutela dei diritti dei cittadini europei più deboli, ed ha rischiato e rischia di compromettere irrimediabilmente la coesione sociale interna delle nazioni e della stessa Unione Europea. Sono, e sicuramente siamo, convinta che la costruzione dell’Europa deve procedere e puo’ crescere solo nella democrazia e nella pace, nella valorizzazione delle differenti culture, che deve essere condotta ad una sintesi più alta, sintesi che non puo’ certo fermarsi sul terreno, pur importante, della governance unitaria dell’economia e della finanza degli Stati membri.
Poiché credo che su queste premesse non possiamo che trovarci tutti idealmente consenzienti, Vi interrogo, Onorevole Presidente, Onorevoli Deputati, per avere da Voi illuminazione su come dobbiamo leggere, noi cittadini italiani d’Europa, le parole del Capo del Governo Mario Monti, tanto apprezzato in Europa e nel mondo, che così si esprime dopo la sua nomina del 16 novembre 2011, la fiducia ottenuta al Senato il 17 novembre, e alla camera dei Deputati il 18 novembre, nell’ambito di un convegno dell’ABI svoltosi a Roma alla fine dello stesso mese [mio errore indotto dal primo video non ufficiale consultato su youtube; si veda la trascrizione del discorso alla LUISS , incipit “E qui io ho una distorsione…, sottolineato All 2 . ].
Noi cittadini italiani dobbiamo leggere queste affermazioni come ispirate da indirizzi delle Istituzioni europee? Se così non è, come ci auguriamo, che cosa intende fare il Parlamento Europeo per rassicurare il popolo italiano, che ha sostenuto nelle sue parti più deboli il peso durissimo e gravissimo dei provvedimenti di austerità del Governo, per il risanamento del debito, come prezzo necessario da pagare per restare in Europa, salvare l’euro, procedere nel cammino della costruzione dell’UE?
Nell’anno che si è appena chiuso fra l’altro, gli effetti delle politiche restrittive del Governo ci hanno posto di fronte ogni giorno a situazioni drammatiche, mai viste anche nei periodi più difficili nel passato recente, senza che si sia potuta scorgere alcuna piccola speranza di ripresa (il debito è aumentato): noi cittadini nella stragrande maggioranza non vediamo nessuna “luce in fondo al tunnel”, anzi, le condizioni dei disoccupati, di chi ha perso il lavoro ed è rimasto senza salario e senza pensione (i cosiddetti “esodati”), gli sfratti, i suicidi di chi non ce la fa più, i tagli alla sanità, al Welfare, alla scuola, l’incremento della disoccupazione generale, l’inasprimento della pressione fiscale che è giunta secondo l’ISTAT al 45%, e il conseguente crollo del potere d’acquisto, che è tornato ai livelli del 1945, tanto che è difficile per molte famiglie l’acquisto di beni primari come il cibo, mettono a dura prova le convinzioni europeiste, ed in questa vigilia elettorale rischiano di dare spazio a sentimenti aperti di rifiuto e di ostilità nei confronti dell’Unione Europea.
In un contesto tanto difficile le parole del Capo del Governo, pronunciate certo fuori dal Parlamento, ma per questo ancora più preoccupanti, proprio per la dissonanza con il discorso che il senatore Monti tenne alla Camera all’inizio del suo mandato, in cui affermava la sua volontà di ispirarsi a principi di equità e giustizia per un’azione che pur non priva di sacrifici per tutti, ci avrebbe condotto alla crescita, possono indurci a pensare ad una “doppiezza programmata” a livello europeo. Abbiamo bisogno di comprendere, quindi, quale cammino stiamo davvero facendo, e quale sia la meta che vogliamo raggiungere; abbiamo bisogno di comprendere se questo cammino e questa meta possiamo condividerli in equità, giustizia, prosperità, pace per tutti i cittadini europei. Solo nella democrazia l’Europa potrà crescere e il patto per la democrazia deve essere chiaro e irrinunciabile.
Vi ringrazio.
Lidia Beduschi Mantova, 13 gennaio 2013
https://www.youtube.com/watch?v=tXc-CbSB9yg
Mi chiedo dove saremmo oggi senza l’euro e l’Europa. Vorrei vedere la sovranista a fare affari all’estero con la…Liretta!
Si farebbe come abbiamo sempre fatto. E la “liretta” avrebbe sempre rappresentato prodotti italiani che sono sempre stati molto meglio di altri. E questo dava fastidio. Ecco come avremmo fatto. Mi rendo sempre più conto che molta gente ha perso la memoria e si è lasciato lavare il cervello e la mente oltre che i ricordi da questo neoliberismo becero e oscuro. Ma come si fa a non capire che il nefasto “governo trasnazionale invisibile” ha pianificato quali Stati dovranno fagocitare altri Stati per poter agire più indisturbato. Porca miseria! Ci stanno togliendo storia, cultura, dignità, industrie, artigianato, agricoltura, territorio e vita. Perché la nostra posizione geografica è importante per i loro sempre più sporchi affari. E c’è invece molta gente che crede davvero che questo sia giusto oltre che normale! Siamo diventati un popolo in cui vincono i servi di questo sistema. E che rimarranno servi a vita senza libertà di emozioni e di vita. Ma pseudo/ricchi di sederi in aria..
Ci sono centinaia di libri, saggi, articoli e quant’altro di spietata critica a questa Ue e all’euro di intellettuali, economisti, politici ecc.
Altrettanti ce ne sono su come se ne esce. Potrebbe iniziare a studiarli.
Gli effetti nefasti del resto li abbiamo sperimentati sulla nostra pelle, probabilmente lei è uno dei pochi privilegiati…