Mancano due settimane alla manifestazione, plurale ma apartitica, democratica e patriottica, del 12 ottobre.
Grazie alle crescenti adesioni e all’impegno di tanti attivisti va prendendo forma una rete orizzontale di cittadini, diversi fra loro, ma uniti nella volontà di lottare per consegnare la sovranità al popolo, fermi nella difesa della Costituzione del 1948, decisi a porre fine all’umiliante stato di sudditanza in cui i servi dell’Unione europea hanno ridotto il nostro Paese.
Questa rete unitaria, tanto più in tempi segnati da divisioni ed egoismi, è il bene più prezioso, una garanzia per il successo della manifestazione e affinché possa finalmente nascere, sulla sua scia, un movimento popolare unitario e indipendente.
In questa prospettiva la prossima tappa potrebbe essere l’auspicato convegno per un confronto di contenuti sulla liberazione ed il futuro dell’Italia.
Proprio perché ci consideriamo custodi di questa unità nella diversità, come Comitato Promotore, affermiamo la nostra totale estraneità alle polemiche sorte negli ultimi giorni, che anzi deploriamo e contrasteremo in ogni modo, ribadendo il carattere inclusivo del 12 ottobre.
Dopo aver sfilato pacificamente per le strade di Roma, faremo sì che la manifestazione si chiuda con gli interventi dei principali promotori, nessuno escluso.
Uniti siamo tutto, divisi siamo niente!
Il Comitato Promotore della manifestazione del 12 ottobre
Sono entusiasta di questa iniziativa e credo che sarà un successo, per la validità dei suoi promotori e collaboratori, di alcuni dei quali ho potuto apprezzare già , attraverso i loro interventi sui social, la chiarezza e profondità del pensiero , nonché l’amore con cui si dedicano a cercare tutte le soluzioni possibili per il bene comune del popolo italiano e non solo, decisi a porre fine al sistema usurocratico dell’euro.
Ho partecipato, con provenienza Bari, all’assemblea fondativa dello scorso 14 settembre. Penso che sarebbe utile, sul piano organizzativo, mettere in contatto coloro che hanno aderito a Vox Italia e risiedono in uno stesso territorio (esempio, i residenti in Bari e provincia), affinché possano valutare la possibilità e l’opportunità di organizzarsi localmente.