Com’è noto, dalle parti di Pd e M5s stanno lavorando ad una nuova legge elettorale.
Essa modifica l’attuale “Rosatellum” (entrato in vigore nel 2017) poichè abolisce i collegi uninominali e alza la soglia di sbarramento al 5%.
Ricordiamo infatti che col Rosatellum il 36 per cento dei seggi è assegnato con un sistema maggioritario, il 64 per cento con un sistema proporzionale — alla Camera i seggi assegnati con il sistema uninominale sono stati 232 su 630, al senato 116 su 315.
Il nuovo sistema, cosiddetto “Germanicum”, viene spacciato come sistema proporzionale.
E’ vero? No, è falso.
Ce lo dimostra la simulazione compiuta da IPSOS [ vedi tabella sopra ] e pubblicata dal Corriere mdella Sera martedì scorso.
Quale sia l’effetto del combinato disposto tra il Germanicum e la drastica riduzione del numero di parlamentari è presto detto: sarebbe il ripristino forzoso del bipolarismo centro-destra centro-sinistra, con i 5 stelle come forza centrista disponibile ad andare di qua o di là a seconda delle convenienze. In breve: obbiettivo della nuova legge sarebbe porre fine al tripolarsimo venuto fuori negli ultimi anni, soprattuto il 4 marzo 2018.
Ma sentiamo cosa ci dice il Corriere:
«Una rivoluzione copernicana rispetto agli attuali assetti (…) E’ chiaro il riflesso maggioritario innescato dalla soglia del 5 per cento, più che dal ridotto numero dei parlamentari. Per capirsi: rilevazione dei consensi alla mano, alla Lega e al partito di Giorgia Meloni viene accreditato complessivamente un 44% che porta in dote più della metà della camera (il 51%)».
Il presidente di IPSOS Nando Pagnoncelli sottolinea:
«In questo quadro l’effetto maggioritario si traduce anche nella presenza di solo sei forze politiche in Parlamento più l’Svp. Il che non è esattemente in linea con le aspettative degli elettori che in questa fase stanno premiando più forze politiche, anche quelle con valori inferiori al 5%».
L’abbiamo segnalato più volte — recentemente QUI e QUI — che le forze sistemiche faranno del tutto chiudere il “momento populista” e ripristinare il bipolarismo. Così è infatti, e vogliono farlo con una legge truffa e ingannevole. Che i 5 Stelle si prestino a questo gioco è l’ultima conferma che da forza anti-sistema sono diventati una ruota di scorta dell’establishment.
Fate infatti due conti. Supponete che ci siano eventuali liste che non superano lo sbarramento del 5% (e di sicuro ci saranno). I seggi che spetterebbero a loro andrebbero ai due poli sistemici, al primo classificato anzitutto. Di qui “l’effetto maggioritario” di cui parla Pagnoncelli.
E’ così violato il principio costituzionale della rappresentanza.
Non fatevi illusioni: né il Presidente Mattarella, né la cosiddetta Corte Costituzionale, oseranno porre il loro veto.
Fonte: sollevazione blog