Per avere una democrazia sostanziale, reale, l’Italia deve avere cittadini informati.
Il popolo deve sapere.
Il pluralismo, la libera informazione, la corretta istruzione, sono le radici della democrazia, che senza di queste, non è altro se non un’oligarchia plutocratica, un governo dei pochi ricchi e potenti che si organizzano per opprimere, come sempre hanno fatto nei secoli, le grandi moltitudini.
Siamo davvero in una democrazia? Abbiamo davvero una scelta?
Perché ci troviamo allora ai governi di grandi istituzioni democratiche, persone come Mario Monti, facenti parte di organizzazioni come il Gruppo dei Trenta e la Commissione Trilaterale, apertamente antidemocratici?
Perché non ci scandalizziamo del fatto che, per decenni, organizzazioni oscure come Gladio e la P2 abbiano controllato e occupato i luoghi chiave del potere, decidendo a porte chiuse quelle che sarebbero state, e oggi ne vediamo chiaramente i risultati, le linee guida adottate da tutti i futuri governi?
Perché si dibatte, con atteggiamento da tifoseria, di questioni marginali o non fondamentali, estremizzando le posizioni, riducendo la complessità del mondo in un tutto o niente?
E Perché delle cose importanti non si discute mai?
Perché continuiamo a fingere che non ci sia un’alternativa, e che questo sistema, che ormai fa acqua da tutte le parti, che sta distruggendo l’uomo e il suo pianeta, sia l’unico possibile?
Siamo sicuri di essere davvero in una democrazia?
*Omar Currò è membro del Coordinamento Nazionale di Liberiamo l’Italia