PERCHÉ L’USCITA DALL’UE E DALL’EURO È LA NOSTRA UNICA SOLUZIONE E BISOGNA AGIRE ADESSO
“L’euro è irreversibile, non si può tornare indietro”, quante volte l’abbiamo sentito dire? Ma anche noi siamo d’accordo! L’euro è irreversibile? Noi l’avevamo già notato, l’avevamo già capito. Quindi, ripudiamolo!
Noi non vogliamo tornare indietro, ma andare in avanti, come ogni gioventù che vuole cambiare il mondo e il proprio paese.
Noi Giovani di Liberiamo l’Italia, ben coscienti della situazione del nostro paese, chiamiamo ad un’unione fra gruppi e movimenti, al fine di portare a termine un obbiettivo comune: l’Italexit.
Stiamo stanchi, stufi, di dover combattere per un posto di lavoro, per un monitor nuovo a scuola, solo perché qualcuno in Europa ci stringe il cappio in virtù di numeri economici parametri e pareggi che, se anche volessimo, non riusciremmo a capire.
Vogliamo essere padroni del nostro futuro, vogliamo tornare a sperare prosperità ed uguaglianza per gli anni futuri. Ci hanno messo un paraocchi che era difficile da togliere, ma sbattiamo la testa un po’ da tutte le parti, senza mai trovare una reale risposta concreta che in realtà è davanti ai nostri occhi! È sempre stata davanti a noi in tutti questi anni, senza che noi cogliessimo mai la possibilità di afferrarla, di farla nostra definitivamente!
Non ci importa dell’Erasmus, ci importa avere un posto di lavoro, ben retribuito, che non ci venga tolto con uno schiocco di dita. Non vogliamo che i nostri genitori siano sbattuti in tutte le zone dell’Italia perché qualche imprenditore, oltretutto fautore dell’integrazione europea, decide così! NO! Vogliamo che i nostri genitori siano stabili, mai più precari. Vogliamo una scuola equa, che non riceve fondi dall’Europa in base alla prestazione e all’ideologia del merito, dominante anche nel campo lavorativo.
Ora basta.
L’uscita dell’Italia dall’euro è la condizione necessaria per cambiare queste cose. È il primo muro da abbattere, dopo il quale ne affronteremo altri ed altri ancora. Non possiamo continuare così, i prossimi anni si preannunciano durissimi. Vogliamo risposte concrete ora e subito. Altrimenti, probabilmente lo faremo in ogni caso per ribadire il nostro diritto a lottare, ci muoveremo noi, giovani.
L’abbiamo sempre fatto e lo rifaremo di nuovo, spalla a spalla con le generazioni passate.
Bravissimi ragazzi ! Mi rivedo anche io (non più “ragazzo”) in quello che dite, perché per anni non ero consapevole della gabbia in cui ci hanno costretto, e soprattutto del suo lucchetto (l’euro). Sono con voi perché convinto che bisogna lottare tutti insieme per il nostro futuro collettivo, di paese di nazione che ha la fortuna di poter attingere ad un pozzo di cultura e tradizione, di capacità e competenze che solo tornando sovrani potremo mettere a frutto per l’avvenire. Quest’immenso patrimonio esige di essere difeso a tutti i costi, e lo faremo tutti insieme per ridare alla nostra amata Italia il posto che merita !
Tanto tempo fa ero per un’Europa unita ma c’è poco da fare, in mancanza di una stretta vigilanza democratica, la regìa finisce nelle mani dei soliti potenti. Questa Europa mi disgusta, ma non credo che ripudiarla sia una soluzione. Se il modello economico non viene rovesciato, si rischia di passare da padroni globali a padroni locali – che sono comunque vassalli di quelli globali. Le nostre risorse ci sono state scippate non dall’Europa, ma dal mondo intero. E non vedo l’interesse di riportarle in mani nostrane private (Berlusconi dovrebbe averci insegnato). Credo vada posta la massima attenzione nel cambiare la regìa, non gli attori. Se lo vorranno i soli Italiani, allora faranno da soli. Ma se gli Italiani decidessero mai di cambiare regime, penso che molti altri si muoverebbero di conserva.
Grazie dell’attenzione.
Bisogna cacciare dall’Italia TUTTE LE CLASSI SEDICENTI DIRIGENTI, pubbliche e/o private non fa nessuna differenza. Ma questo non e’ molto difficile. Il difficile sta nel riprogettare una societa’ ed un’economia non fondate sul conflitto necessario e programmato come quella che abbiamo gia’.