Alle 15 del pomeriggio sono già numerosi gli striscioni appesi ai pilastri della monumentale piazza Santissima Annunziata, capolavoro del Brunelleschi e da secoli centro e simbolo dell’impegno di Firenze a favore dell’educazione dell’infanzia e della gioventù.
La celeberrima frase di Gramsci stampata su un lenzuolo bianco da il senso alla giornata “Istruitevi perché avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza”.
Ed è contro lo studio negato che un migliaio di cittadini fiorentini: insegnanti, lavoratori della scuola, studenti, genitori si ritrovano inondando la piazza già abbagliante dallo splendido sole di questo sabato di fine Maggio.
La manifestazione era stata indetta nei giorni scorsi da gruppi spontanei – nati peraltro in tutta Italia – intenzionati a non permettere di dilazionare oltre Settembre l’apertura delle scuole.
Molte le sigle sindacali e politiche presenti – LIT – CARC – COBAS – PAP – numerose le personalità politiche della sinistra attiva nelle istituzioni ma soprattutto un gradevole spirito unitario, la sensazione di una comunanza di intenti testimoniata dai mille gruppetti di manifestanti che si scambiano impressioni, pareri, documenti, proposte.
Un popolo vivace, proveniente da ogni quartiere della città, da tantissime scuole di ogni ordine e grado cui si uniscono gli studenti universitari arrivati con un rumorosissimo corteo dietro un enorme striscione che ricorda: “Se possiamo lavorare per produrre ricchezza, possiamo riaprire le università in sicurezza”.
Quando verso le 17:30 gli ultimi gruppetti si slegano e si sciolgono, la sensazione di tutti è positiva. Ci rende fieri la certezza di non essere un ammasso informe, zitto e prono ma un popolo di cittadini consapevoli che il diritto allo studio è cosa importante e non ce lo faremo sottrarre da un governucolo di apprendisti stregoni.
Liberiamo l’Italia ha partecipato convintamente alla mobilitazione, portando il proprio contributo con alcuni cartelli ed il volantino che riproduciamo qua sotto.
Alessandro De Giuli per il CPT di Firenze
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Solidarietà alla scuola
Riprendiamo le lezioni
Liberiamo l’Italia solidarizza con il mondo della scuola: con studenti, insegnanti, genitori e cittadini che chiedono la ripresa delle lezioni in condizioni di sicurezza.
Un Paese senza scuola è inammissibile e la scelta governativa di rimandare a Settembre l’inizio dell’attività scolastica ci appare inaccettabile sul piano didattico, deleteria per la crescita culturale dei ragazzi e penalizzante per la coesione del mondo scolastico già evidentemente frustrato dalle riforme regressive degli ultimi anni.
Interpretiamo la decisione di tenere chiuse le scuole e le università come una riprova dell’insensibilità e del disprezzo governativo verso il Paese e la sua Costituzione. Il tutto, purtroppo, ci appare coerente con le maggiori scelte strategiche di questo esecutivo che ha come unico orizzonte politico e come unica fonte di legittimità la subordinazione alle élite internazionali europee e mondiali.
Abbiamo bisogno di un nuovo corso che permetta ai lavoratori e alle famiglie italiane di ritrovare speranza e fiducia nel futuro.
Abbiamo bisogno, dopo anni di crudeli politiche liberali dirette da Bruxelles e dalla Banca Centrale Europea, di rimettere al centro del dibattito le garanzie costituzionali di piena occupazione, salario dignitoso, di solidarietà e sicurezza.
Sappiamo che la nostra Costituzione è in netto contrasto con la lettera e lo spirito dei trattati europei e per questo lottiamo per l’uscITA e la libertà.
Liberiamo l’Italia CPT Firenze