YouTube, adducendo un pretesto assurdo, ha oscurato il canale di RadioRadioTv.
Il vero motivo di questo gravissimo atto censorio è che RadioRadioTv è diventato un punto di forza di un’informazione indipendente che persegue la verità, apprezzata per questo da tanti cittadini italiani.
Con 110mila iscritti al canale e 18 milioni di visualizzazione/mese radioRadioTv è diventato il primo tra le radio italiane, a dimostrazione di quanto sentita sia l’esigenza di un’informazione libera e non succube dei dettami di regime “politicamente corretti”.
Il gesto repressivo di YouTube è l’ennesima conferma dello strapotere che possiedono le grandi piattaforme web: un regime di oligopolio globale senza precedenti che, nel nostro caso, fa strame dello spirito democraticamente attivo e partecipativo (e della lettera) dell’Articolo 21. della nostra Costituzione: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”.
L’oscuramento di RadioRadioTv ci indica che la digitalizzazione del mondo (che l’arrivo del 5G potenzia in maniera poderosa), sempre più pervasiva e retta da interessi privati in quanto lede i diritti di libertà, tra cui quello ad una libera informazione, è un pericolo micidiale per la democrazia.
Quella che sembrava un incubo orwelliano, una distopia, un regime tecno-totalitario, è già diventato un realtà (tra noi e sopra di noi).
Mentre esprimiamo piena solidarietà agli amici di radioradioTv, facciamo appello a tutte le forze democratiche e patriottiche affinché si costituisca un fronte unico delle voci del dissenso, affinché questo dissenso si materializzi in azione sociale collettiva, non più quindi chiusa nella sfera virtuale.
In questo senso ci impegnamo a far sì che la questione della libertà d’informazione diventi un obbiettivo centrale della grande Marcia per la Liberazione in preparazione e del nostro manifesto programmatico.
Coordinamento nazionale di Liberiamo l’Italia
14 giugno 2020
BASTA CON LA CACCIA ALLE STREGHE NEI SOCIAL NETWORK
Si tenta di zittire, spesso con false motivazioni, le voci della libera informazione che si esprimono nel web.
L’ultimo episodio riguarda la chiusura del canale Youtube di Radio Radio. Stavolta però un gruppo di influencer, riuniti nel Patto “Giordano Bruno”, ha deciso di dar seguito ad una Difesa Organizzata e Unitaria.
Interverranno i maggiori web attivisti italiani.
Seguite l’incontro video-streaming sulla pagina Facebook di Homo Sapiens e condividete!
stasera 14 giugno, ore 21:00
SPECIALE PATTO “GIORDANO BRUNO”
Per informazioni, WhatsApp Homo Sapiens al 3487105308.
Per fare domande USATE LA CHAT della pagina Facebook
Penso che sia sbagliato, un errore, manifestare il dissenso di questo regime di emergenza democratica fra tre mesi, ad ottobre, con una forma così tristemente e e inspiegabilmente “passiva” e di desistenza come la marcia, anche se definita di liberazione. Un ossimoro che non risponde affatto ma anzi spegne il grido di dolore dei cittadini italiani, che sentono il degrado sociale istituzionale ed economico ormai prossimo al collasso. La morsa dispotica delle élite neoloberiste, allo scopo di piegare il dissenso che ogni giorno si leva disperato, sta annientando la vitalità delle forze di rivolta e auto-organizzazione più sane e vigili del paese. Il costante e gravissimo accerchiamento totalitario che sta restringendo e soffocando i diritti vitali della democrazia rappresentativa e partecipativa del paese, la libertà di auto-determinazione di pensiero e di libera informazione, quella della scelta nelle cure, il diritto di manifestare e organizzare il dissenso sociale, il diritto allo stato sociale per assicurare lavoro e reddito di sopravvivenza, chiedono con forza e a gran voce di manifestare subito, quanto prima, contro l’attacco alla sovranità dei diritti civili e democratici dei cittadini.
In tanti chiediamo di poter agire sin da ora. Subito. Occorre che tutte le associazioni comitati organismi e rappresentanze di comunità sparse sul territorio del paese, si riuniscano sin da ora attorno ad un tavolo per costituire un 《Comitato di liberazione e Salute Pubblica》con obbiettivi MINIMI comuni, allo scopo di arginare la deriva totalitaria di regime e ripristinare la piena sovranità democratica dei diritti civili e sociali dei cittadini. ADESSO. PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI.
La stretta totalitaria sta preparando la disfatta sociale e noi dobbiamo rispondere ora. Adesso. Altrimenti, con quali forze, e attraverso quali spazi democratici di espressione del dissenso, pensiamo di poter affrontare la fuoriuscita dall’UE e il ripristino della sovranità nazionale, se il regime giocando sui tempi avrà stravolto e ridotto l’identità nazionale in una colonia della Troika ?
Bisogna filtrare i DNS DI TUTTI I ‘SOCIAL’ USA E VIETARE TOTALMENTE L’ACCESSO AI DATI DI ITALIANI. E OVVIAMENTE CREARE SOCIAL DI.STATO ITALIANI DI PROPRIETA’ PERSONALE DEI CITTADINI. Alttimenti l’inquinamento semantico dell’italia non finira’ mai.