Come annunciato venerdì scorso Gianluigi Paragone è intervenuto a Perugia ad una manifestazione promossa dal locale Comitato popolare territoriale di Liberiamo l’Italia.
Tenuto conto che si è trattato della nostra prima iniziativa pubblica in città, unanime è la nostra soddisfazione per il successo dell’iniziativa — tanto più tenuto conto del boicottaggio di tutti gli avversari politici locali (dal centro destra al potere al Pd passando per la sinistra sardinata).
La manifestazione è iniziata con l’intervento di Giacono Zuccarini, esponente locale di Liberiamo l’Italia.
Giacomo ha sottolineato con precisione le numerose ragioni per cui l’Unione europea con i suoi vincoli è un cappio al collo per il nostro paese, anzitutto per le classi popolari.
Se prima l’uscita da questa gabbia era necessaria ora, con la gravissima catastrofe economica imcombente, l’uscita è diventata un dovere inderogabile, altrimenti il Paese precipita nell’abisso.
Giacomo ha poi spiegato che l’uscita dall’Unione non è di per sé sufficiente per una radicale inversione di rotta: è con il neoliberismo che occorre farla finita, e per farla finita c’è bisogno di caccciare dal potere l’attuale blocco dei dominanti, che si serve a seconda dei casi, sia del centro-sinistra che del centro-destra.
Di qui la necessità di un ampio fronte di lotta ed anche di un nuovo partito, del partito dell’Italexit. Ha infine sottolineato l’importanza della Marcia della Liberazione che si svolgerà il prossimo 10 ottobre, di cui Liberiamo l’Italia è una delle forze promotrici.
Ha quindi preso la prola il senatore Gianluigi Paragone.
Inutile dire quanto grande sia stata l’attenzione dei presenti per ogni sua parola.
Paragone ha iniziato sottolineando l’apprezzamemto per chi lo aveva preceduto ed è quindi passato ad esporre, evocando storie ed esempi concreti, quale sia il suo pensiero politico, che in breve si può condensare in tre parole: patriottismo democratico e costituzionale.
La decisione di dare vita ad un nuovo partito che come bandiera abbia la rottura col neoliberismo, con l’Unione europea e l’Italexit, non è stata presa a cuor leggero; è piuttosto frutto dell’amaro bilancio della storia recente, compreso l’abbandono della prospettiva della liberazione da parte sia dei 5 stelle che della lega di Salvini.
E’ un dovere per chi voglia evitare all’Italia la strada del declino e della miseria per le larghe masse unirsi e organizzarsi, sapendo che la battaglia sarà dura poiché davanti abbiamo un nemico ancora forte e deciso a conservarsi al potere con ogni mezzo.
Non è, la nostra, tuttavia un’avventura, tantomeno disperata. La crisi sociale è destinata a indebolire i dominanti e ad aprire grandi possibilità di cambiamento. Possibilità che vanno non solo colte ma indirizzate con lucidità e consapevolezza. Abbiamo un faro, un modello sociale da realizzare al posto di quello neoliberista, è descritto nella Costituzione del 1948. Da qui si deve partire, da qui si deve ricominciare.
Ha concluso la manifestazione lo studente Gampaolo Eleuteri.
Un intervento appassionato con cui si è materializzata nella piazza tutta la rabbia di una gioventù che dopo essere stata narcotizzata col sogno europeista, si trova oggi con un pugnoo di mosche in mano: senza speranza, senza diritti, senza lavoro, senza futuro se non quello di emigrare. «Io non voglio andar via, non voglio abbandonare a se stesso il mio Paese! Voglio restare per non gettare al vento l’opera delle generazioni che ci hanno preceduto! E per farlo sono disposto a combatteree, se necessario, a sacrificarmi per il bene del mio popolo e della mia Patria!».
Conclusa la manifestazione Gianluigi Paragone ha accettato di condividere gioia e speranza con tutti gli attivisti. C’è stata quindi una partecipata e vivace cena sociale, aperta da un brindisi collettivo al successo della comune causa.
Liberiamo l’Italia
Cpt di Perugia
L’uscita dell’Italia dall’Europa è un atto dovuto ai nostri padri che tanto hanno faticato per costruire una nazione a misura di cittadino . Ma da sola non basta , bisogna rifondare La Nazione sulle basi dei valori propri di quella generazione, cioè onore ,patriottismo, responsabilità e rispetto .Personalmente penso che la lotta al liberismo sfrenato , impostoci da una classe dirigente corrotta dal potere pseudo-economico , debba essere combattuta in primis contro la GDO che impoverisce i produttori e distrugge l’economia delle zone in cui si insedia . Pronto a investire il mio tempo in un progetto simile portato avanti da persone coriacee e testarde , ma sopratutto incorruttibili .
Molto interessante.
Sono state elencati molti problemi
Che affliggono oggi la nostra societa’.
A dire il vero seguo Paragone da molto tempo e concordo con lui su vari.punti.
Ottima iniziativa.
Spero di vederne altre.
Gianluigi avanti TUTTA….!!!!