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L’INCENSO DEI CHIERICHETTI

di ilsimplicissimus
24 Novembre 2020
in Sociale
0
L’INCENSO DEI CHIERICHETTI
Letture: 508

Sì, è indecente, ma anche spassosa la voglia di censura che sa solo aggredire e per rendersene conto basta leggere tutte le reazioni della stampa italiana al successo ottenuto da un documentario francese, Hold Up, che demistifica molte “verità” della pandemia:  fiumi di indignate parole contro questo “complottismo” e ”negazionismo”,  ma non uno, dico non un solo argomento portato a confutare ciò che si dice nel documentario.

Il che conferma la natura isterico – fideistica della pandemia che si regge esclusivamente su alcuni grossolani equivoci sanitari che la classe medica per interesse o per paura non svela e che i media traghettano dall’assurdo alla realtà facendo finta di considerare sacra l’opinione di cosiddetti esperti, nonostante le loro giravolte, in nome della scienza.

Certo ci sarebbe da riflettere sui grandi sacerdoti di tale scienza che mentre lapida i più esperti virologi che fanno ricerca attiva – come Raoult, ma anche tantissimi altri apparentemente neutri, ma che a conoscere i codici comunicativi fanno trasparire i loro dubbi – accredita le parole e le distopie di alcuni grandi prelati della pandemia come Bill Gates a stento laureatosi in informatica, non certo in medicina e che senza le conoscenze e i soldi di mammina sarebbe un signor nessuno e non il secondo uomo più ricco del mondo, Tedros Adhanom Ghebreyesus, capo dell’Oms un etiope che finge una laurea in medicina presso un’università che esisteva solo sulla carta e Antony Fauci un ultraottantenne che 40 anni fa promise un vaccino anti Hiv, a cui non non è mai arrivato e che è stato sempre più che uno scienziato un collettore di finanziamenti, una sorta di lobbista del vaccinismo. Uno di quegli uomini che sembra incarnare ciò che diceva Aldous Huxley: “La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai nessuno è sano”. Che è poi i concetto guida di Big Pharma.

Da loro a stento compreremmo una macchina usata, ma ogni loro parola è un macigno inamovibile se si tratta di coronavirus. E se anche i sacerdoti di rango inferiore che dovrebbero diffondere il loro verbo dicono un giorno una cosa e il giorno dopo un’altra (ma capisco che è difficile dover lavorare di fantasia) o dicono cose che non possono comunque sapere (vedi le seconde e terze ondate, annunciate e regolarmente provocate a suon di test fasulli) non è possibile mettere in dubbio la loru teologia pandemica: Credo in solo virus onnipotente, sparso così cielo così in terra…

Essi possono permettersi di violare il principio di non contraddizione e qualsiasi altra regola logica senza che i profani possano dire di vedere il re nudo e similmente a una religione tutto ciò che essi non possono spiegare è vero sebbene sia un mistero.

Al fondo è una questione di imbarbarimento culturale che nasce dallo strapotere assunto dall’estremo occidente americano, ma esso fa sì che si assista al costante scivolamento verso forme di condizionamento della politica da parte di soggetti non eletti, del tutto estranei alla rappresentatività popolare e democratica, i cosiddetti tecnocrati che hanno finito con l’erodere le conquiste sociali ottenute da intere generazioni. Costoro erano i custodi dei “vincoli esterni” di tipo economico che di fatto hanno svuotato la politica di ogni significato. Ma è abbastanza naturale che una volta accettato questo, il processo sia alla fine  degenerato in scientocrazia che consiste nell’affidare le decisioni a un gruppo di illuminati che hanno in mano la verità in tutti i sensi e che decidono della vita di ciascuno in ogni suo aspetto.

Chi davvero teme di morire è già morto.

Sarebbe davvero fuori luogo ricordare che la scienza moderna è figlia del dubbio cartesiano e non della certezza, che dove esiste certezza assoluta, là non esiste nemmeno la scienza perché essa è nella sua essenza negazionista visto che ogni concetto è vero solo nella misura in cui può essere falsificato.

Sarebbe davvero un po’ troppo per i chierichetti mediatici del rito pandemico che si limitano a recitare formule esattamente come quelli di tanti anni fa che imparavano il messale latino a memoria senza capirne nulla, ma il prete spiegava loro che non importava capire, che bastava agitare il turibolo in modo da far uscire abbastanza fumo.

Ora capite perché la censura viene esercitata sui social attraverso la semplice cancellazione dei siti senza nemmeno faticare a dare spiegazioni o viene affrontata parole chiave come complottismo e negazionismo senza affrontare alcuna argomentazione: semplicemente non possono farlo perché la pandemia è una fede che non va e non può essere discussa.

E infatti la politica di Goggle è quella di negare qualsiasi validità ad affermazioni che vanno contro ciò che dice l’Oms, vale a dire un istituto privato, finanziato da Gates e da Big Pharma, alla cui testa c’è un falso laureato in medicina.

Descendat super vos coronavirus, Amen.

Fonte: ilsimplicissimus2.com

Tags: covid-19Hold UppandemiaSindemia
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