Ritorniamo a casa da Roma bagnati fradici e anche incazzati. Incazzati per due ragioni: la prima è che ci hanno di fatto impedito di manifestare, la seconda è per le falsità a reti unificate che stanno divulgando i media mainstream. Eh no, non si smentiscono mai!
Date notizie urbi et orbi degli scontri avvenuti oggi in piazza, cassonetti rovesciati, violenza, atti di vandalismo… Un film dell’orrore, ma l’orrore e la cronaca nera ce l’hanno loro in testa.
La verità è che noi c’eravamo. Siamo arrivati in tarda mattinata proprio per renderci conto di quale fosse il clima. Abbiamo trovato sbarrati e transennati i palazzi del potere come la zona rossa di Genova 2001. Nessuna piazza ci è stata concessa. Avevamo già dato appuntamento in via del Corso 192, ma neppure quel luogo è stato concesso, e addirittura due ore prima della prevista manifestazione, siamo stati allontanati. Ci hanno fatto spostare a Piazza San Silvestro. Volevano chiuderci tutti là dentro, come hanno chiuso gli italiani in questo anno, così da controllarci meglio. E ci sono riusciti.
A poco a poco sono arrivati i lavoratori, gli amici della Marcia della Liberazione, di Liberiamo l’Italia, le partite iva, i ristoratori, disoccupati, giovani, e sono iniziati i cori “Libertà, Libertà, Lavoro”! Sono arrivati anche alcuni soggetti tutti vestiti di nero, che si capiva subito essere infiltrati di estrema destra.
I ragazzi di IoApro sono arrivati dopo le 15:00, accolti dagli applausi, e con il megafono in mano, hanno iniziato a spiegare le motivazioni della legittima protesta di tutti i lavoratori vessati e ridotti allo stremo dalle illogiche scelte politiche fatte in quest’anno. Quasi subito dopo i loro primi inteventi, ecco gli incappucciati partire e cercare, volere, provocare lo scontro con la polizia lanciando bombe carta. Ben 6 ne hanno lanciato pur di provocare le cariche.
Ciò che non vi diranno è che subito la piazza gli ha voltato le spalle. Sono stati isolati e lasciati al loro destino, purtroppo sotto i riflettori di tutti i media, che invece di seguire il grosso della piazza, si sono concentrati su di loro. Questo vi stanno raccontando e vi stanno facendo vedere, non sia mai che un giornalista in ossequio al suo mestiere e all’informazione onesta, decida di mostrarvi la verità. Meglio amplificare le provocazioni di 4 idioti prezzolati, piuttosto che parlare di Lavoro, Libertà, Democrazia, Costituzione.
Ma chi li manda questi sciamannati? Da chi sono manovrati? Sono sicuramente in mala fede, perchè sanno benissimo che così facendo, si prestano alla strumentalizzazione e avallano le misure di polizia e il terrorismo mediatico. Fanno il gioco del potere, facendo criminalizzare chi chiede il rispetto dell’articolo 1 della Costituzione: il diritto al Lavoro.
Il grosso della piazza su indicazione di Io Apro e Marcia della Liberazione si è spostato al lato opposto. Ripresi i megafoni, si sono succeduti diversi interventi, ha preso la parola anche Daniela Di Marco per la Marcia della Liberazione, e successivamente ci si è mossi in corteo lungo le strette vie di Roma, fin dietro Palazzo Chigi. E’ stata una bella soddisfazione aver sfilato per le vie di Roma, aggirando la zona rossa, sotto il naso delle sbigottite forze di polizia. Siamo rimasti sotto Palazzo Chigi per un pò mentre i responsabili del corteo tentavano in tutti i modi di ottenere dalle forze di polizia il permesso di andare oltre. Negoziato inutile poichè l’ordine del Ministero dell’Interno era categorico: «Non passerete mai!».
Per dovere di cronaca segnaliamo che, nel momento in cui la testa del corteo impattava sul blocco delle forze dell’ordine, alcuni di loro si sono tolti i caschi fra gli applausi. Giunta la notizia che una delegazione di IoApro sarebbe stata ricevuta in serata al Ministero dell’Economia e Finanza, la manifestazione, sotto una pioggia incessante, si è sciolta.
E’ ovvio che a bocce ferme dovremo tirare un bilancio, poichè evidenti sono i limiti, la disorganizzazione e la frammentazione degli attuali movimenti di lotta. Anche per questo serve partecipare massicciamente all’Assemblea del Fronte del Dissenso organizzata dalla Marcia della Liberazione, sabato 24 Aprile (la questura di Roma, tanto per cambiare, ha comunicato proprio oggi che non è autorizzata l’Assemblea inizialmente prevista per il 17).
Tutti a Roma sabato 24, Circo Massimo, ore 14:30
Secondo me dovreste.fare.come.fanno la polizia loro transennano una parte e bisogna andarci su due strade diverse una mezza parte.dalla parte.della polizia così vedono che siete chiusi una volta che si scoprono loro dal retro deve spuntare altra Frangia dei manifestanti ,se vi andate tutti da un lato loro sono già preparati se vi dividete il due e normale che da qualche lato si scoprono !
Credo non ci sia via di negoziazione. Attaccheranno sempre e i media mainstream non sono recuperabili. Andranno avanti con il loro programma. Tenete conto che LORO sono degli esecutori. Per cercare di uscirne occorre ben altro. Bene l’Assemblea , ma credo che occorra un’organizzazione meno visibile e azioni molto più…incisive, con una rete stabile e “appartata” estesa su tutto il territorio nazionale, possibilmente con contatti coordinati con analoghe organizzazioni internazionali. Trovo buono il lavoro di Comicost di formazione di comunicatori che risveglino il dubbio. Ma i tempi sono stretti, come ha fatto capire Draghi. Una comunicazione interna di resistenza che passi per canali riservati e la preparazione “riservzta” di azioni efficaci.