Liberiamo l'Italia
  • Prima Pagina
  • Organizzazione
    • Comitati Popolari Territoriali
    • Assemblea Nazionale
    • Direzione Nazionale
    • Comitato di Garanzia
  • Sostienici
  • Documenti
    • Manifesto – 12/11/2019
    • STATUTO DI LIBERIAMO L’ITALIA – 25 giugno 2022
    • LA SITUAZIONE ITALIANA E I COMPITI DI LIBERIAMO L’ITALIA
    • TESI SUL CYBERCAPITALISMO
    • Questo è il momento! – 22/02/21
    • Liberiamo l’Italia e il governo Draghi – 22/02/21
    • Documento politico – 28/11/20
    • Tesi sul Partito – 28/11/20
  • Articoli
    • Dossier
    • Comunicati
    • Ricerca avanzata
  • Web TV
    • Documentari
    • Incontri
    • Iniziative
  • Eventi
Nessun risultato
Tutti i risultati
Liberiamo l'Italia
  • Prima Pagina
  • Organizzazione
    • Comitati Popolari Territoriali
    • Assemblea Nazionale
    • Direzione Nazionale
    • Comitato di Garanzia
  • Sostienici
  • Documenti
    • Manifesto – 12/11/2019
    • STATUTO DI LIBERIAMO L’ITALIA – 25 giugno 2022
    • LA SITUAZIONE ITALIANA E I COMPITI DI LIBERIAMO L’ITALIA
    • TESI SUL CYBERCAPITALISMO
    • Questo è il momento! – 22/02/21
    • Liberiamo l’Italia e il governo Draghi – 22/02/21
    • Documento politico – 28/11/20
    • Tesi sul Partito – 28/11/20
  • Articoli
    • Dossier
    • Comunicati
    • Ricerca avanzata
  • Web TV
    • Documentari
    • Incontri
    • Iniziative
  • Eventi
Nessun risultato
Tutti i risultati
Liberiamo l'Italia
Nessun risultato
Tutti i risultati

NON FATE FIGLI CHE A FERRAGOSTO FA CALDO

di Leonardo Mazzei
19 Agosto 2021
in Politica
1
NON FATE FIGLI CHE A FERRAGOSTO FA CALDO
Letture: 1.114

Qualche giorno fa i fenomeni dell’Ipcc (Intergovernmental Panel on Climate Change) hanno consegnato il loro nuovo rapporto sul clima. Per la precisione si sono limitati a renderne pubblica la prima parte. Le altre due sezioni verranno infatti più avanti. Meglio spalmare il terrorismo climatico su più mesi. Al resto penseranno i media ed i megafoni del globalismo. Antonio Guterres, segretario generale dell’Onu, ha detto che «la Terra è in codice rosso». Un linguaggio da pronto soccorso che in tempi di Covid dovrebbe far rizzare gli orecchi.

In realtà l’Ipcc non ha portato elementi nuovi. Ma questo non conta, l’importante è la ripetizione infinita del solito concetto: il pianeta vive un’emergenza dalla quale potranno salvarci solo gli “esperti”. Naturalmente quelli benedetti dalla cupola oligarchica che comanda il mondo. E’ stato così per la crisi economica (tutto il potere ai bocconiani!), è così per il coronavirus, vogliono fare in modo che sia così anche per il clima.

Il nuovo regime autoritario si basa proprio sul potere di una tecnocrazia legittimata da una scienza che si è fatta religione. In questo senso clima e virus presentano analogie impressionanti.

In primo luogo entrambi i temi vengono enfatizzati oltre misura. La fine del mondo sembra proprio lì ad un passo. Ai dati oggettivi si sostituiscono le visioni catastrofiche, onde sottrarre spazio ad ogni discussione degna di questo nome. In questo clima non può esserci posto per la democrazia, bisogna solo combattere al seguito di una tecno-scienza che ci indicherà la retta via da seguire. Un pensiero unico da far impallidire le pretese dei vecchi totalitarismi, ma che reca con sé un’insanabile contraddizione: quella tecno-scienza che oggi dovrebbe salvarci non è forse la stessa che ci ha condotto alla situazione attuale? Se fino a ieri ha prodotto il Male che ci dicono, perché da ora in avanti dovrebbe essere l’unico rimedio in grado di far trionfare il Bene? Domande che non possono trovare risposta nel mondo alla rovescia del tempo che ci troviamo a vivere.

In secondo luogo clima e virus ci vengono narrati non come problemi, bensì come emergenze. I problemi, infatti, sono fatti per essere risolti. E la soluzione sta anche nel confronto tra ipotesi diverse. L’emergenza produce invece la cultura e la pratica dell’emergenzialismo, conducendo di fatto allo “stato d’eccezione”, che è esattamente la situazione che stiamo vivendo da un anno e mezzo. Un condizione che lorsignori vorrebbero non finisse mai.

In terzo luogo, clima e virus diventano degli “assoluti” che fanno scomparire tutto il resto. I problemi sanitari del pianeta (come pure quelli di un paese come l’Italia) si riducono al Covid. La stessa cosa avviene per l’ambiente. Tutte le grandi devastazioni ambientali figlie del capitalismo, dall’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo, dall’uso dei pesticidi in agricoltura all’elettrosmog, scompaiono di fronte al cosiddetto “cambiamento climatico”. Decisamente molto comodo, sia per i grandi inquinatori (difatti oggi tutti “green”) che per i governi di ogni dove.

Due anni fa ho dedicato alla questione climatica una serie di articoli (qui il settimo pezzo con i link a tutti i precedenti articoli), un tema tosto che prima o poi andrà preso di petto. Qui mi limito invece a segnalare un fatterello rivelatore di cosa si celi dietro la narrazione del catastrofismo climatico.

I signori del depopolamento

Il 10 agosto il Corriere della Sera faceva commentare il rapporto dell’Ipcc a Gary Shteyngart, un romanziere americano di origini russe. Dopo tanto scientismo un tanto al chilo, meglio far tradurre cotanta catastrofe annunciata ad un personaggio che può permettersi qualche licenza sopra le righe del politicamente corretto.

Shteyngart non va infatti per il sottile. Il romanziere aderisce senz’altro al terrorismo imperante, anche se del clima palesemente non sa nulla. Ma proprio per questo è perfetto per trasmettere un preciso messaggio. Leggiamolo:

«Avere figli ai giorni nostri è una follia, e fate bene voi italiani che avete quasi smesso. Nel mio nuovo libro, una delle coppie ha una figlia dell’età di mio figlio, 7 anni, ma gli adulti pensano che non sia più il caso di riprodursi nel mondo che verrà. La Generazione L, che sta per Last, sarà l’ultima».

Eccoci così arrivati alla teorizzazione aperta del depopolamento. Qualche giorno fa Giorgio Agamben, riflettendo sulle possibili conseguenze della gestione dell’epidemia, ipotizzava che la linea della “pura sopravvivenza biologica”, cioè di una vita che nega la socialità, possa infine portare l’umanità verso un suicidio di massa simile a quello praticato dai lemmings.

Un’esagerazione? Speriamo sia così, ma quanto sostenuto dal romanziere americano va esattamente in quella direzione.

Capito dove porta il catastrofismo climatico, al pari di quello pandemico? Ora, noi potremmo anche non prendere in considerazione il signor Shteyngart, di cui mai leggeremo un libro, ma possiamo ignorare la paginata dedicatagli dal Corriere? Evidentemente no, anche perché lo stesso giornale è recidivo. Il 13 agosto la parola viene passata ad un altro romanziere, Maurizio de Giovanni. Il tema è l’ondata di calore di questa metà agosto. La sua prosa si commenta da sola:

«C’è piuttosto una vera paura, dapprima individuale e poi subito condivisa, che stavolta ci si trovi al cospetto di una catastrofe lenta e progressiva, probabilmente senza ritorno, l’inizio di una caduta verso l’abisso alla quale, probabilmente, è troppo tardi per mettere riparo».

E ancora:

«C’è qualcosa di definitivo, in questo caldo. Perché da un caldo così non è possibile fuggire, se non chiudendosi in casa, di nuovo».

Ora, potessimo discutere seriamente ci verrebbe da osservare che il caldo a Ferragosto non è cosa poi così strana, che le medie stagionali sono fatte di valori sotto (talvolta molto sotto) e di valori sopra (talvolta molto sopra) la media. Ma la discussione è impossibile, e la narrazione è costruita in modo da impedire ogni dubbio sul pensiero unico dominante. Esattamente come col Covid.

Discutere non si può e non si deve più fare figli. Ecco il loro futuro: chi ama il suicidio si adegui, chi ama la vita combatta.

Ultima noterella: sapete quanto è variata la temperatura media in Italia nei primi sette mesi del 2021 rispetto al 2020? Di 0,4 °C. Ma in meno. Chi lo direbbe a guardar la Tv!

Fonte: sollevazione.it

Tags: climaemergenzialismostato d'eccezionevirus
Articolo precedente

IL 28 AGOSTO A MILANO PER LA LIBERTA’ E IL LAVORO

Prossimo articolo

L’ESTATE DEL NOSTRO DISSENSO

Comments 1

  1. Luca Biagini says:
    4 anni fa

    Ottimo articolo Maurizio.

    Rispondi

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

In evidenza

FORUM SULLA PALESTINA

FORUM SULLA PALESTINA

17 Marzo 2024
90
UN PATTO DI GUERRA

UN PATTO DI GUERRA

28 Febbraio 2024
207
UNITI PER LA PACE CONTRO L’IMPERIALISMO

UNITI PER LA PACE CONTRO L’IMPERIALISMO

1 Novembre 2023
75
CON DAVIDE CONTRO GOLIA

CON DAVIDE CONTRO GOLIA

9 Ottobre 2023
120
FERMARE LA TERZA GUERRA MONDIALE!

FERMARE LA TERZA GUERRA MONDIALE!

21 Giugno 2023
407
PER LA PACE LA SOLUZIONE C’È

PER LA PACE LA SOLUZIONE C’È

22 Febbraio 2022
2.4k

Dossier

AGRICOLTURA: DALLA PROTESTA ALLA PROPOSTA

AGRICOLTURA: DALLA PROTESTA ALLA PROPOSTA

7 Febbraio 2024
174
CAMBIAMENTO CLIMATICO E SCIENZA

CAMBIAMENTO CLIMATICO E SCIENZA

16 Agosto 2023
178
CAMBIAMENTO CLIMATICO – UN DIBATTITO SCOMPOSTO

CAMBIAMENTO CLIMATICO – UN DIBATTITO SCOMPOSTO

8 Agosto 2023
217

Ultimi comunicati

ELEZIONI A TRENTO E MONZA

ELEZIONI A TRENTO E MONZA

20 Ottobre 2023
55
IL FRONTE DEL DISSENSO CONDANNA IL BOMBARDAMENTO DELL’OSPEDALE DI GAZZA E LA POLITICA GENOCIDARIA DI ISRAELE

IL FRONTE DEL DISSENSO CONDANNA IL BOMBARDAMENTO DELL’OSPEDALE DI GAZZA E LA POLITICA GENOCIDARIA DI ISRAELE

18 Ottobre 2023
109
CON DAVIDE CONTRO GOLIA

CON DAVIDE CONTRO GOLIA

9 Ottobre 2023
120

Articoli più letti

  • COVID-19: LA VERITA’

    COVID-19: LA VERITA’

    440 condivisioni
    Share 440 Tweet 0
  • MARCIA DELLA LIBERAZIONE (Roma, 10 ottobre 2020) – L’APPELLO

    1 condivisioni
    Share 0 Tweet 0
  • LA VERITA’ SUL COVID ED IL DISASTRO ITALIANO

    0 condivisioni
    Share 0 Tweet 0
  • PERCHÉ LIBERIAMO L’ITALIA SI SEPARA DA PARAGONE

    0 condivisioni
    Share 0 Tweet 0
  • STAVOLTA NON SI SCHERZA

    0 condivisioni
    Share 0 Tweet 0
  • ASSEMBLEA NAZIONALE DEL FRONTE DEL DISSENSO – 24 aprile

    0 condivisioni
    Share 0 Tweet 0
  • E’ NATO IL “PATTO JULIAN ASSANGE”

    11 condivisioni
    Share 0 Tweet 0
  • Contatti
  • Statuto
  • Manifesto
  • Prima Pagina
  • Politica di Riservatezza
Nessun risultato
Tutti i risultati
  • Prima Pagina
  • Organizzazione
    • Comitati Popolari Territoriali
    • Assemblea Nazionale
    • Direzione Nazionale
    • Comitato di Garanzia
  • Sostienici
  • Documenti
    • Manifesto – 12/11/2019
    • STATUTO DI LIBERIAMO L’ITALIA – 25 giugno 2022
    • LA SITUAZIONE ITALIANA E I COMPITI DI LIBERIAMO L’ITALIA
    • TESI SUL CYBERCAPITALISMO
    • Questo è il momento! – 22/02/21
    • Liberiamo l’Italia e il governo Draghi – 22/02/21
    • Documento politico – 28/11/20
    • Tesi sul Partito – 28/11/20
  • Articoli
    • Dossier
    • Comunicati
    • Ricerca avanzata
  • Web TV
    • Documentari
    • Incontri
    • Iniziative
  • Eventi