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IL BURQA E… LA CONSIGLIERA DEL PD MESSA A TACERE DAL PD

di Floriana Balducci*
27 Agosto 2021
in Politica
2
IL BURQA E… LA CONSIGLIERA DEL PD MESSA A TACERE DAL PD
Letture: 1.006

«Scandalo! La consigliera in quota PD della regione toscana, avvocata, come dicono le brave onorevoli femministe pd, con alto spregio della grammatica italiana, Nura Mussa Ali, afghana, in un’intervista al quotidiano “il Tirreno” si è dichiarata favorevole alla presa di potere nel SUO paese da parte dei talebani».

Ultimi giorni di solleone, tra mancate sagre, ristoranti blindati agli untori no green pass, solite notizie nazionali… femminicidi, incidenti stradali, rave party di quei” delinquenti” di poveri ragazzi chiusi in castigo da 18 mesi di pandemia, virus che campa più di un profeta biblico.. Governo in ferie, manco fosse un negozio di chincaglieria (forse lo è?).

Panorama noiosetto, se a vivacizzarlo non ci avessero pensato alcuni episodi un po’ diversi.

Il primo riguarda l’esodo americano dall’Afghanistan. Dopo 20 anni di presenza, od occupazione, fate voi, del territorio afghano per liberare quei poveretti dai feroci talebani estremisti islamici,  alleati dei terroristi musulmani che insanguinano il nostro occidente, gli americani hanno mollato tutto, fatto le valige e tanti saluti. Motivo: non è possibile più tentare di “normalizzare” il paese, i soldati americani non devono più rischiare la pelle per un governo inetto, da loro voluto e finanziato che non è stato in grado di formare un esercito che sappia combattere questi demoni.

Biden, presidente eletto solo 8 mesi fa tra ovazioni e plausi dei liberal statunitensi e dei democratici dell’intero orbe terracqueo al posto del truce Trump, ha stabilito che dal 31 agosto gli afghani si arrangeranno.. Anche perché i talebani hanno in pochi giorni conquistato l’intero o quasi territorio che, geografia insegna, è difficilissimo; montagne impervie, lande desolate, gole strettissime; già i russi nella guerra del 1980 avevano provato vanamente a domare sia territorio che popolazione con dispendio di mezzi e costi umani altissimi.

Ma i russi erano occupanti di un paese libero, almeno così recitava allora il mantra democratico europeo. Invece le truppe occidentali che si erano precipitate in Afghanistan 20 anni fa erano spinte da alti ideali di libertà, democrazia, civiltà; liberare dai talebani, strani esseri con turbante e barbone, dagli occhi crudeli che invocano la Jihad contro gli infedeli, che schiavizzano le donne con il burqa, negando loro ogni possibile emancipazione.

In nome della libertà truppe ben attrezzate, armate fino ai denti, pagate e, diciamolo via, profumatamente dai governi che sanno cos’è la democrazia, hanno invaso, pardon, hanno liberato quei poveri afghani che proprio non ne potevano più della ferocia talebana. E per 20 lunghi anni sono rimasti lì ad educare costruire formare un nuovo popolo.  O almeno ci hanno provato. Sotto la presidenza di Bush, Obama, Nobel per la pace, Trump. Poi è arrivato il buon vecchio Joe. Ha vinto le elezioni, lasciamo perdere le polemiche sul come, roba da trumpisti, ha giurato sulla Bibbia e..due o tre giorni dopo ha bombardato la Siria, altro covo di muslims, che proprio non ne vogliono sapere dei valori dell’occidente.

Un giorno all’improvviso ha solennemente dichiarato di fronte al mondo, sbigottito da tanta audacia, che Putin, il bieco tiranno del Cremlino, è un killer.  Poi si è dimenticato tutto.. lasciando gli americani un po’ tanto sgomenti.. e meritandosi l’appellativo di Sleeping Joe. Sì, in effetti pare un po’ dormiente; per questo è sollecitamente consigliato dall’amico Obama, più altri amici.. tipo Soros.

Ora ha ordinato ai suoi soldati di smammare, pardon, evacuare da un paese ingrato, che non solo li ha combattuti tenacemente per 20 anni, ma ha appoggiato i talebani mai domi. Tutta l’Europa  intesa non geograficamente ma come Ue, con una confusione di termini voluta  che mistifica molto, è restata “percossa ed attonita” come direbbe Manzoni.. che cavolo fa Joe? Ed ora? Chi si cucca gli afghani che non sono pro talebani e li hanno combattuti? E le donne? E i bambini? Ma Joe, come fanno di solito i vecchietti bizzosi o semplicemente provati dal caldo e dall’età, imperterrito ha fissato quella che i giornalai, pardon, i giornalisti anglofili di casa nostra chiamano la “deadline”: il 31 tutti a casa. Festa finita. Si torna in America.  Kabul è perduta. La Stalingrado americana è un inferno di caos, di aerei che vanno e che vengono, ponti aerei che trasportano i profughi qui e là.. i talebani sono al potere.

Certo non faranno carezze a chi li ha combattuti per anni; certo torneranno a imporre la Sharijà.  Lo faranno di sicuro. L’Afghanistan occidentalizzato e civile non ci sarà. Almeno nella versione americana ed europea. Sarà un paese da ricostruire e che, se vorrà combattere contro l’estremismo talebano, dovrà farlo da solo. SE lo vorrà.  La carità pelosa delle truppe di liberazione, pardon di occupazione, occidentali , di sicuro non è ben accetta. Non si può in nessun altro modo spiegare ciò che è successo in pochissimi mesi laggiù. E’ una verità imbarazzante e frustrante per i” democratici” nostrani, ma è così: i talebani sono stati preferiti all’occidente dei jeans e della coca cola, delle donne libere di truccarsi e degli uomini in completo giacca e cravatta. Il perché sarebbe intuitivo, se la mala fede dei media ci permettesse di leggere meglio la realtà dei fatti. Perché gli afgani si sentono e sono diversi, orientali, musulmani, figli di una civiltà che NON è la nostra.  Si sentono per quello che sono, sfruttati con le loro ricchezze depredate.. ricchezze che non vengono MAI citate come casus belli.. altrimenti il giochino “America libera tutti” non funziona più. Ha funzionato così bene in Iraq!!

Ed ora il pianto dell’Occidente è sulle donne afghane, che torneranno indietro di secoli, secondo il computo occidentale; costrette al velo, costrette alla brutalità dei maschi afghani, costrette a non studiare, a non esercitare professioni maschili; costrette, sempre costrette.

Vedremo se la promessa dei capi di Kabul  di ammorbidire le loro posizioni verso le donne saranno mantenute. Vedremo. Ma, scusate, non me la sento di unirmi al pianto a comando delle giornaliste occidentali sulla loro sorte. Io da donna occidentale femminista, se questa parola foglia–di–fico ha un senso univoco, proprio non me la sento di piangere, ORA.

Quando piovevano le bombe occidentali sui villaggi afghani chi piangeva per le donne? O erano bombe così intelligenti da colpire solo i maschi? O erano solo danni collaterali? Solo la popolazione maschile ha appoggiato i talebani? Ha dato loro asilo, assistenza, rifugio?  Per favore usiamo il buon senso…

Non insultiamo la realtà dei fatti e l’intelligenza delle persone. Combattiamo e denunciamo gli abusi sulle donne quando ci saranno, non dimentichiamole come abbiamo colpevolmente fatto per altri 20 anni.. in cui il burqua nei villaggi è stato portato da moltissime donne e lo sappiamo tutti. E non rivendichiamo di essere noi figli dell’occidente i soli depositari della Civiltà degna di questo nome. Esistono civiltà diverse, modi diversi di pensare, vivere, comportarsi. L’Islam ha prodotto una civiltà grandiosa.  E poi, donne care, piangiamo un po’ anche per le donne islamiche di Arabia saudita ed emirati del Golfo. O loro sono diverse?  Nessuno fa una piega, semmai qualche risolino, quando vede passare nella hall dei grandi hotels europei il solito sceicco straricco col codazzo di mogli e concubine. Loro portano soldi al “trepido occidente”, sempre per citare Manzoni.

Però è fondamentale dare risalto ad un recentissimo episodio di alta civiltà politica italiana, targato, e non poteva essere altrimenti, PD.

Scandalo! La consigliera in quota PD della regione Toscana, avvocata, come dicono le brave onorevoli femministe pd, con alto spregio della grammatica italiana, Nura Musse Ali, afghana, in un’intervista al quotidiano “il Tirreno” si è dichiarata favorevole alla presa di potere nel SUO paese da parte dei talebani.

Non ne condivide certo “il modus operandi”, dice, ma ritiene che sia “una tappa obbligata della storia afghana”. Però l’avvocata Ali è componente della commissione pari opportunità della regione toscana. Scandalo, orrore, imbarazzo!! Il partito delle libertà civili, il partito di Letta il Puro, il cantore della UE, Il Piddino dal fare da monsignore dell’800, libertario per tutti e tutte, però favorevole senza se e senza ma agli obblighi vaccinali per i milioni di riottosi che resistono alle seduzioni della guarigione universale per mezzo di vaccino da covid 19 (o forse 20 o forse 21), ne ha chiesto le dimissioni dal partito. Una cacciata suggeritagli fra l’altro da Salvini! Nura non può dire certe cose!! Contro la civiltà, i valori del PD ecc ecc.

Eppure il ragionamento di Nura Musse Ali non fa una piega. I fondamentalisti nel suo paese sono la maggioranza, gli occidentali sono potenze straniere di invasione; la democrazia non si può importare; il paese ha perso molte vite, è ridotto ad un cumulo di macerie. Chi vive in Afghanistan è “comprensibilmente arrabbiato con il governo afgano e chi lo ha appoggiato troppo a lungo”. Chi può negare questo? Se non in profondissima malafede ed ipocrisia?

Avrei voluto essere vicina come donna italiana ad una donna afgana che, come Nura, non ci propina le solite lamentazioni anti burqua, chiedendo solidarietà di basa lega, ma analizza lucidamente la realtà, da donna colta ed istruita, da afgana, da musulmana. Purtroppo, notizia dell’ultim’ora, non lo posso più fare. Davanti alle minacce del suo partito, Nura Musse Ali ha fatto marcia indietro, chiedendo scusa non si sa bene di cosa. Evidentemente Parigi (Firenze, in questo caso) val bene una messa, anche se si arriva da Kabul! Un caso di integrazione nei costumi nazionali davvero ben riuscito!

La cosa interessante, però, è che la consigliera non smentisce affatto le sue precedenti dichiarazioni, cosa che evidentemente non era in grado di fare, limitandosi penosamente a dire di essere “stata fraintesa”.

In realtà non c’è stato nessun fraintendimento. Ed io mantengo tutte le considerazioni svolte prima della sua pittoresca retromarcia. Che semmai ci dice una cosa in più: quale sia la condizione della donna in Italia, specie se nelle istituzioni, specie se piddina!

*Floriana Balducci è membro del Cpt di Lucca

Tags: AfghanistandonneNura Mussa AliPd
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Comments 2

  1. ino cecchinelli says:
    4 anni fa

    “Pezzaccio”. Potrei scrivere stupendo e poi….aspetta…..vado a “copia-incolla” i sinonimi: bello, meraviglioso, ammirevole, mirabile, ammirabile. Oppure semplicemente bello e poi……aspetta……porta pazienza………ritorno a “copia-incolla”, i sinonimi di bello: adorno, dorato, benfatto. E invece niente, non scrivo nulla. Solamente rimane la sensazione di non solitudine, la certezza che ci sono persone che la pensano come te. Non è poco: si proviene da un *secolo per tre quarti appassito con stronzi a miliardi che fanno la solitudine. Poi, i primi venti anni del nuovo secolo in perfetta e se possibile, ancora peggiore, continuità. Ciao

    Rispondi
  2. ino cecchinelli says:
    4 anni fa

    * L’asterisco per ricordarmi, anche se non me lo sono ricordato, la frase purtroppo non è mia ma di Leo Ferré: da “Requiem”. Bona

    Rispondi

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