DOPO IL 15 OTTOBRE – LA LOTTA CONTINUA
Il Coordinamento nazionale del FRONTE del DISSENSO riunitosi il 18 ottobre, dopo articolata discussione, ha deliberato quanto segue:
– Malgrado le massicce proteste che dalla fine di luglio hanno attraversato il Paese, nonostante la grande giornata di mobilitazione del 15 ottobre, il cosiddetto “green pass” è entrato in vigore. Il governo Draghi ha ottenuto una momentanea vittoria. Il movimento di lotta, per quanto sia più vivo che mai, deve prenderne atto, capire che la lotta è di lungo periodo e si fa più difficile. L’entusiasmo non va disperso ma trasformato in tenacia. E’ necessario individuare forme nuove ed efficaci di protesta, evitando di farsi chiudere in un angolo e di procedere in ordine sparso.
– Si deve dare il massimo sostegno alla lotta dei portuali di Trieste, diventata il simbolo di tutto il movimento contro il Green Pass. Si accoglie l’indicazione giunta dal comitato dei portuali: ognuno al suo posto di combattimento, non sguarnire il proprio territorio, manifestare in ogni città sabato 23 ottobre.
– Va superata la frammentazione dando finalmente vita ad un Coordinamento nazionale del movimento effettivamente rappresentativo che indirizzi e unifichi le prossime battaglie e quindi consolidi una rete capillare territoriale.
– In questa prospettiva, date le difficoltà riscontrate nel mobilitare il grosso dei lavoratori, andrebbe presto convocata una Assemblea nazionale del lavoro contro il green pass, affinché nasca una rete di collegamento dei lavoratori dei diversi comparti (industria, servizi, trasporti, ecc.) e l’obbligo di vaccinazione per il personale sanitario.
– Occorre aiutare il sindacato FISI a radicarsi nei luoghi di lavoro.
– Per far fronte alle pratiche discriminatorie conseguenti all’introduzione del green pass è urgente dare vita: ad un fondo di muto soccorso per sostenere i lavoratori privati di lavoro e reddito e ad un organismo legale per tutelare lavoratori, studenti e militanti.
– Auspichiamo che gli Studenti contro il green pass superino l’attuale divisione e diano vita ad un loro proprio Coordinamento nazionale.
– Dato che il movimento popolare contro il green pass è la sola opposizione esistente c’è bisogno di una piattaforma politica e sociale di ampio respiro per coinvolgere nella resistenza tutti gli strati sociali che subiscono le politiche vessatorie del governo.
Per quanto concerne le forme e le modalità delle future lotte, la discussione nel FRONTE è appena iniziata. Sono tuttavia emerse diverse proposte, tra le quali:
1. nei luoghi di lavoro porre in essere ogni forma fattibile di resistenza, dallo sciopero bianco a forme più audaci di sabotaggio;
2. fuori dai luoghi di lavoro dare vita a vere e proprie campagne di protesta attuando forme simboliche contundenti di disobbedienza civile che puntino ad ottenere più ampi consensi: azioni di contestazione verso i poteri politici locali e le questure, volantinaggi e comizi volanti davanti a luoghi di aggregazione di massa, azioni di boicottaggio e disturbo in punti strategici della vita economica e sociale,
3. organizzare e ben preparare una grande giornata di lotta nazionale contro il governo Draghi che unifichi e convogli tutte le forze (da decidere se confluire in un’unica grande manifestazione o se invece svolgere manifestazioni in ogni regione)
Il Coordinamento nazionale del FRONTE del DISSENSO
18 ottobre 2021
Sì, ma fatti. Basta documenti.