NON SCENDEREMO A PATTI!
Operazione Covid”. Nonostante due anni di guerra psicologica e di terrorismo mediatico, malgrado innumerevoli atti liberticidi, milioni di italiani continuano a rifiutare i diktat del governo e l’infame “green pass”.
Coloro che si oppongono a questo trattamento sanitario sperimentale sono stati puniti, privati del lavoro, del reddito, del diritto allo studio, dell’accesso a qualsiasi attività pubblica. La democrazia costituzionale è morta e al suo posto è sorto un regime di dittatura, di oppressione e di segregazione sociale.
Come se non bastasse l’eversivo governo del “vile affarista” Draghi, sostenuto da partiti corrotti, ha compiuto l’ennesimo, gravissimo, strappo anticostituzionale: con l’ultimo decreto l’obbligo vaccinale è stato esteso a 27 milioni di persone e 7 di queste vivranno il ricatto del posto di lavoro e della perdita del reddito mentre, anche per accedere ai pubblici uffici ed a molte tipologie di negozi ci vorrà il lasciapassare verde, per finire con lo scandaloso sequestro di massa a cui sono sottoposti i tanti cittadini delle isole.
Il momento è drammatico. La resistenza a queste misure liberticide è la nostra linea del Piave, il punto da cui si deve ripartire per sconfiggere il nuovo regime raccolto attorno a Draghi — un regime prono agli interessi della finanza predatoria globale e deciso a svendere all’Unione europea (vedi il Pnrr e la minaccia del Mes) gli ultimi scampoli di sovranità popolare e nazionale.
Tutti coloro che hanno a cuore la libertà, la giustizia sociale, lo democrazia e la dignità della Patria debbono ribellarsi e serrare i ranghi.
Per questo, come rappresentanti dei coordinamenti no Green Pass, dei movimenti e delle associazioni che sin dal primo momento si sono opposti alla svolta autoritaria, ci siamo riuniti allo scopo di organizzarci meglio e di lanciare una capillare campagna di resistenza attiva e disobbedienza civile, affinché sorga, in stretta connessione con i movimenti di resistenza degli altri paesi, una grande opposizione politica antisistemica
Queste le forme di mobilitazione principali sulle quali ci impegniamo a fornire indicazioni più precise a breve:
– Sciopero generale, con un’astensione dal lavoro che utilizzi tutte le forme possibili
– Partecipazione alla manifestazione del 15 gennaio a Roma
– Sviluppo delle manifestazioni locali in vista di una grande prova di forza nazionale
– Realizzazione di un incontro internazionale dei movimenti di lotta da tenersi in Italia
Ritiro immediato del “green pass” dello Stato d’emergenza e di tutte le restrizioni anticostituzionali! Nessun cedimento! Nessuna collaborazione! Nessuno dev’essere lasciato solo! Indietro non si torna!
L’assemblea nazionale dei movimenti di resistenza costituzionale
8 gennaio 2022
PIANTATELA CON LA VOSTRA INDECISIONE: BISOGNA RIUNIRE TUTTE LE FORZE MONDIALI CONTRO QUESTA FOLLIA DI PSICOPATICI ASSASSINI E CONQUISTARE MILITARMENTE UN PAESE, FARNE SANTUARIO PER TUTTO IL RESTO DEL MONDO CHE RISCHIA DI RESTARE INVISCHIATO IN QUESTA PIOVRA. SOLO LA SCONFITTA MILITARE DI QUESTI POTERI EXTRA-LEGALI ED EXTRA-COSTITUZIONALI PUO’ DARE SPERANZA AD UN’UMANITA MIGLIORE. NON C’E’ MAI STATA ALCUNA ALTERNATIVA. QUESTA E’ LA REALTA’. CHIEDETE A PUTIN SE VOLETE AVERE CONFERMA.
Bene le iniziative annunciate. Ma OCCORRE PASSARE DALL’ANNUNCIO ALL’AZIONE. VELOCEMENTE: NON SI PUÒ PIÙ ATTENDERE.
E una proposta che vi chiedo di valutare sia sul piano della comunicazione e del coinvolgimento della popolazione e di riunione sotto un’unica iniziativa di forte impatto politico e.mediatico: un appello con tutte le organizzazioni nazionali via Amnesty International alla difesa e all’osservanza dei diritti umani IN ITALIA CONTRO GLI ATTI CRIMINALI DEL REGIME ORMAI TALE SENZA ALCUNA ATTENUANTE.
L’iappello risulterebbe altamente “marcato” visto che Amnesty International è l’organizzazione conosciuta a livello mondiale PER LE CAMPAGNE IN DIFESA DEI DIRITTI UMANI NEI PAESI DOVE LE CRITICITÀ SONO PIÙ ALTE: l’ITALIA ORA È TRA QUESTI.
LA SEDE APPROPRIATA E’ L’ASSEMBLEA COSTITUENTE PERMANENTE DEL POPOLO ITALIANO, AI E’ INGLESE, NON GLIENE FREGA UN C… DEGLI ITALIANI, ANZI: PER LORO NE CREPANO SEMPRE TROPPO POCHI.
sono laura e sono del Salento ,qua non si sente niente e non fanno niente.sono con voi.
laura.cosi