Tutte le agenzie di stampa hanno battuto la notizia della rottura dei negoziati tra Stati Uniti e Russia. Negoziati che, tra l’altro, hanno tenuto fuori la Ue per un contenzioso che si svolge ai confini dell’Unione europea.
Appena eletto Biden fece schizzare in alto la tensione ordinando un massiccio movimento di truppe e armamenti NATO al confine europeo con l’Ucraina, a dimostrazione che la politica estera statunitense è sotto la guida del complesso militare industriale, qualunque sia il partito di governo. La risposta di Putin ai movimenti di truppe NATO è stata ovvia e comprensibile, ossia un aumento della forza militare di Mosca sui confini europei dell’Ucraina.
La posta in gioco è alta: le riserve di gas naturale in primo luogo, ma la vera partita è sul nuovo ordine mondiale e sul ruolo degli USA che stanno perdendo forza economica sui mercati internazionali a causa della crescita tumultuosa della Cina. Contrastare la Russia ridefinendo le regole del gioco in Europa serve all’imperialismo degli Stati Uniti per ribaltare il tavolo sul quale la Cina è un giocatore forte, in cui la Via della Seta è solo una carta tra le tante nel mazzo.
Si diceva che dai negoziati è stata tenuta fuori l’Unione europea, tuttavia è un fatto che l’Unione europea è una parte consistente della forza militare con a capo gli USA e ciò significa che ogni coinvolgimento militare degli USA vede coinvolta l’intera Ue. L’Italia, per la sua collocazione e le sue basi aeree – la memoria va indietro alla guerra del Kossovo e ai bombardamenti di quelle popolazioni con bombe ad uranio firmate dal governo “di sinistra” D’Alema – sarà il soggetto più coinvolto insieme alla Germania.
Ma in cosa la gestione politica del covid19 può avere una relazione con la crisi in Ucraina? Per capirlo bisogna premettere che nella storia del genere umano le tecniche per manipolare il pensiero collettivo, la cosiddetta “opinione pubblica”, che il potere costituito tende a far avvicinare il più possibile alla propria opinione, sono alla base della gestione politica, a maggior ragione nell’ipotesi di una crisi politica che si tramuti in scontro armato.
Per capirci, più si fanno stretti i margini di manovra per i rappresentanti del potere, più l’ordine sociale è reso critico dalle condizioni materiali dell’esistenza, più le oligarchie finanziarie hanno bisogno di stravolgere l’ordine esistente in modo da renderlo conforme ai propri bisogni di mercato, tanto più la manipolazione delle coscienze è necessaria.
Anche le dittature più feroci impongono misure basate sul coinvolgimento emotivo del popolo piuttosto che sulle sole minacce: il nemico è sempre esterno, la minaccia dalla quale difendersi arriva sempre da altri (un popolo, una nazione, un gruppo terroristico) o da altro (un virus, una pandemia). Lo schema non è difficile: si crea, in sordina, il problema o si fanno macerare le condizioni che poi lo creano e, quando il tempo è maturo, quando cioè si è formato un consistente blocco sociale che si fa trascinare, ci si presenta agli occhi del popolo come soluzione al problema.
Ma poiché esiste sempre una parte della società che non accetta passivamente la narrazione del potere, magari arriva persino a fare resistenza e a propagandare la propria versione dei fatti, il meccanismo prevede che si proceda a dipingere i dissidenti come collaboratori del nemico. O anche come diffusori del virus. La differenza tra i regimi dittatoriali e quelli liberal democratici è anche nella risposta riservata agli oppositori: si va dal sequestro conclamato, la carcerazione, la tortura, la scomparsa degli oppositori più accesi nelle dittature sanguinarie, alla denigrazione pubblica, alle minacce anonime fino alle morti poco chiare nelle democrazie liberali.
Il vile affarista in qualità di agente delle oligarchie finanziarie in un contesto liberal democratico (fino a quando?) è avvezzo all’uso della denigrazione e della semina di odio sociale quando dichiara che è solo colpa di chi non si vaccina se il virus si diffonde, tra i sorrisi compiacenti di propagandisti di regime con la tessera di giornalista in tasca. Ovviamente il clima di odio e il dito puntato sui cosiddetti no vax servono per distogliere l’attenzione, per nascondere l’evidenza di un governo che non ha fatto assolutamente nulla in due anni per:
– intercettare il covid attivando i medici di base e le sentinelle previste dalle norme sanitarie a prevenzione delle epidemie,
– riorganizzare i trasporti in modo da evitare eccessivi assembramenti,
– usare le cure domiciliari con farmaci tradizionali.
La diffusione di odio fa anche da cortina fumogena per celare agli occhi della popolazione il fallimento di una strategia vaccinale visto che ormai, con percentuali elevate di vaccinati, il contagio non solo avanza ma si diffonde anche tra gli stessi vaccinati e non solo in modo lieve come vogliono far credere. Forse ci troviamo di fronte al caso di far marcire il problema per ricavarne un vantaggio.
Ma torniamo al punto: cosa c’entra il virus con una possibile guerra in Europa?
La gestione politica della pandemia si è distinta in Italia per aver introdotto una simbologia militaresca nel linguaggio e nelle figure al potere. Questa è una guerra, il nemico è il virus, dobbiamo vincere questa guerra, siamo in trincea, sono soltanto alcune delle frasi più usate dal potere e dai suoi servi nei media; anziché mettere un professionista della scienza a capo della campagna vaccinale si è messo un generale che per dare più prestigio alle sue uscite in tv si presenta in divisa.
In pochi mesi sono stati dati poteri da stato di polizia persino a vigili urbani, innocui cittadini a passeggio nel parco sono stati accerchiati da interi gruppi di guardie in divisa, verbalizzati solo perché passeggiavano, da soli e in mezzo al nulla, senza la fatidica mascherina. L’intera società è stata plagiata per accettare il racconto a reti unificate, monotematico e fideistico del regime.
Il popolo italiano ha basato le sue convinzioni su dati poco chiari, basti pensare che non abbiamo un archivio pubblico degli effetti avversi dei vaccini e che ricoveri e decessi sono stati conteggiati senza distinguere tra ammalati di solo covid e ammalati di covid con altre patologie compromettenti. Siamo passati dal pensare che la Costituzione fosse un baluardo verso imposizioni autoritarie a vederla calpestata da decreti ministeriali; abbiamo accettato di perdere la libertà in nome di un emergenza non confutabile proprio per la mancanza di dati, ma soprattutto per l’aggressione costante dei media tutti allineati al regime; abbiamo subìto la prepotenza di vedere costretti gli abitanti delle isole a non potersi imbarcare con disparità di trattamento rispetto ai cittadini della terraferma; il parlamento si è quasi dissolto e tutti i partiti fanno corpo con l’esecutivo.
In poche parole usando il covid come cavallo di Troia, il governo ha creato le migliori condizioni per trasformare la maggioranza dei cittadini in soldatini ubbidienti, le istituzioni civili e militari in organi subordinati, la stampa in propaganda, il dissenso in criminalizzazione il tutto con l’approvazione delle alte gerarchie vaticane a partire da Bergoglio. Tutto ciò ben si presta come base per accettare una possibile evoluzione della questione ucraina in scontro armato.
Il potere si basa sul guardare avanti, sulla capacità di prevedere possibili scenari economici e quindi sociali, sulla sua capacità di gestirli. Lo scenario ai confini tra NATO e Russia è uno di questi, non a caso il vile affarista ha affermato nella sua ultima conferenza stampa che la ripresa economica dipende dagli approvvigionamenti e dai costi del gas, materia prima che transita dall’Ucraina.
E la politica di inserire messaggi subliminali a cadenza quotidiana, serve a far sedimentare lentamente, ma costantemente, nel cervello di milioni di persone un’idea, un concetto. Una volta che la società è addomesticata a dovere, passare dal nemico Covid19 al nemico Russia che minaccerebbe la libertà e le forniture di gas è un gioco da ragazzi.
Resta la variabile non dipendente: la Resistenza di quella parte di società che non accetta e non si piega, di quanto questa sia capace di trasformare la spontaneità e la ribellione in opposizione organizzata, di quanto sia capace di mettere da parte quei vizi e difetti, come la sindrome della prima donna, il settarismo, l’autoreferenzialità che sono il cancro che corrode la formazione di un Fronte unitario di lotta che sia in grado di sfruttare le inevitabili debolezze di un regime che esiste non perché è forte ma perché è il popolo ad essere diviso.
NON AVETE CAPITO UN CAZZO: L’NWO DEVE ESSERE SOLO IL PROLUNGAMENTO DEL POTERE PLANETARIO DELLA RAZZA ANGLOSASSONE, NON IMPORTA SE NON E’ “DEMOCRATICO”. L”UNICA” COSA CHE CONTA E’ MANTENERE LE OLIGARCHIE, LE CORDATE POLITICHE ED ECONOMICO-FINANZIARIE ANGLOSASSONI A GALLA A SEGUITO DELLA CRISI FINANZIARIA MONDIALE, ANCORA DEL TUTTO IRRISOLTA, SCOPPIATA NEL 2007. PER FARE QUESTO NON CI POSSONO PIU’ ESSERE “DIVERSI” POLITICAMENTE SUL PIANETA. QUESTO E’ IL VERO SIGNIFICATO DELLA TEORIA DELL’ULTIMO UOMO. E I RAPPORTI DI FORZA ESISTENTI, MALGRADO TUTTE LE LOTTE INTERNE ALL’ESTABLISHMENT ANGLOSASSONE ED AI SUOI PARASSITI, DEVONO ESSERE FISSATI PER “L’ETERNITA'”. TUTTI I POSSIBILI CONCORRENTI E RIVALI, INTERNI ED ESTERNI, A QUESTE CORDATE E CARTELLI DI POTERE, DEVONO ESSERE ELIMINATI. QUESTO E’ IL SIGNIFICATO DEL DIVIETO DI CREATE RISPARMIO NELLE FAMIGLIE E DI FARE DIPENDERE I MERCATI DEI CAPITALI SOLO ED ESCLUSIVAMENTE DALLE BANCHE E DALLE FINANZIARIE. IN UCRAINA E’ LA NATO CHE HA PROVOCATO IL CONFLITTO, OVVERO GLI USA. PECCATO CHE UNA DELLE POCHE COSE CHE ANCORA AUMENTANO IN AMERICA E’ IL TASSO DI SUICIDIO NELLE FORZE ARMATE: L’ESERCITO USA NON E’ PIU’ IN GRADO DI COMBATTERE UNA GUERRA CONVENZIONALE SU PIU’ FRONTI SIMULTANEAMENTE, E NON RIESCE A RIMPIAZZARE GLI ELEMENTI PURGATI DALLE POLITICHE COVID TRA LE FORZE ARMATE. NEANCHE 50K USD MOTIVANO PIU’ A DIVENTARE “PRIVATE” GLI AMERICANI, CHE SI STANNO NON SOLO LICENZIANDO DA PIU’ DI UN ANNO DA TUTTI I LORO POSTI DI LAVORO, MA SI STANNO LICENZIANDO SOPRATTUTTO DAL LORO SISTEMA POLITICO. NON E’ UN CASO SE DURANTE LE PROTESTE CONTRO LA SENTENZA RITTENHOUSE DIMOSTRANTI AMERICANI CHIEDEVANO L’INTRODUZIONE DEL COMUNISMO IN AMERICA. IL COMUNISMO SARA’ PURE UNA FORMA DI TOTALITARISMO, MA QUESTO CHE VI STROFINANO SOTTO IL NASO NON E’ ALTRO CHE IL SOLITO TOTALITARISMO RAZZISTA ANGLOSASSONE, CHE E’ SEMPRE ESISTITO E CHE ADESSO VUOLE TUTTO PER SOPRAVVIVERE.
E L’ITALIA?
L’ITALIA SOPRAVVIVERA’ LA GUERRA DELLA NATO CONTRO LA RUSSIA PERCHE’ LA NATO PERDERA’ (ANCHE) QUESTA GUERRA. LE ELITE DI POTERE ITALIANE DI OGGI VERRANO STERMINATE. L’ITALIA DOPO LA GUERRA USCIRA’ DALLA NATO E GLI ITALIANI NEL MONDO FARANNO RINASCERE L’ITALIA, SANA, RICOSTITUITA E PIENA DI POTERE COSTITUENTE PERMANENTE DEL POPOLO COME MAI PRIMA.