Esattamente dieci anni fa, nel marzo del 2012, nacque il Movimento Popolare di Liberazione. Nel novembre dell’anno precedente Berlusconi si fece defenestrare per lasciare posto al governo Monti. Il nostro paese precipitava in un regime di protettorato euro-tedesco de facto, ovvero in uno strisciante “stato d’eccezione”. Idee, programma politico, scopi e funzione del MPL vennero scolpite ne LA VIA MAESTRA, Manifesto adottato dall’assemblea costitutiva.
Rimandiamo alla lettura attenta del Manifesto per comprendere i punti di forza del Movimento come quelli di debolezza, primo fra tutti la convinzione che si fosse alle porte di un oggettivo e veloce processo di disgregazione dell’Unione europea. In realtà l’élite tecno-oligarchica europeista superò la fase acutissima di crisi, ciò consentì ai dominanti di evitare che l’anello debole italiano si spezzasse aprendo così l’auspicato nuovo risorgimento italiano, il cui primo passo sarebbe stata la riconquista della sovranità nazionale.
2012 – 2022: dieci anni difficili, anni che hanno scombussolato il mondo, Italia compresa. Anni che come dirigenti e militanti del MPL (P101) abbiamo cercato di attraversare da protagonisti, ovvero sempre attivi nei fragili movimenti di resistenza sociale, sempre provando a costruire un fronte ampio antagonista, sempre proponendo occasioni di riflessione teorica e politica.
Ci consideravamo, noi del MPL, uno strumento per costruire un nuovo e forte partito rivoluzionario. Non è dipeso solo da noi se questo partito non ha, purtroppo, visto la luce.
Liberiamo l’Italia non faceva in tempo a strutturarsi che nel febbraio 2020 sopraggiunse il ciclone Covid-19. Ci siamo entrati dentro attraversandolo e, sin dal primo giorno, occupando la prima linea delle proteste contro norme e dispositivi biopolitici autoritari.
È anche grazie ai militanti del MPL se Liberiamo l’Italia non solo ha attraversato indenne lo sconquasso, ma ne è uscita dieci volte più forte ed è oggigiorno un’organizzazione che, pur evitando ogni postura esibizionistica, si è guadagnata sul campo il rispetto e la stima di migliaia e migliaia di attivisti politici e di ribelli sociali.
Con questa dichiarazione ufficializziamo lo scioglimento del MPL (P101).
MPL è morto viva Liberiamo l’Italia!
Le compagne ed i compagni del Movimento Popolare di Liberazione (P101)
21 aprile 2022.
Da “Liberazione (P101) a Liberiamo L’Italia. Dieci anni dove tutto frana dopo almeno venti anni si smottamento. Dieci anni fa i Compagni di P101 pubblicarono un “vademecum” su come uscire dalla eu (no refuso. Minuscolo voluto in segno di spregio). E’ stato fatto il possibile e l’impossibile per far girare quel “libricino” in lungo e in largo. Da allora nulla è cambiato: rari ritorni di immagine e la solitudine perfetta. I Compagni redattori del “vademecum” bene conoscevano le difficoltà alle quali si andava incontro per una eventuale “uscita”; ora, se possibile, la situazione è peggiorata ed una ipotetica uscita dalla eu (idem) comporta reazioni non controllabili stile economia di guerra. Noi di “LIT” lo sappiamo bene ma i più o meno “smandruppati” soci di viaggio attuali, ne sono a conoscenza o pronti a spaccare il capello in quattro una volta *eletti pur di non fare un passo in avanti? E la nostra conoscenza e maestria dove finisce? Anni di anticipo in analisi e soluzioni e poi tutto in bocca al porco. Sempre obbligati, per insipienza altrui, ha fare un passo indietro per provare a farne due in avanti. Non è giusto per nulla.
*per dire. Nessuno dei vari gruppi, da soli, supera lo sbarramento. Quindi ci si allei con cani e porci per poi ritrovarsi, ancora una volta e per sempre con individui ottimi per trapanare secchi di acqua. Dopo 55 anni di discorsi questo mi diventerà impossibile da sostenere. Comunque come fate, fate e gnomi bene.