Comunicato stampa di Liberiamo l’Italia
La Direzione nazionale di Liberiamo l’Italia (Lit), assieme al Comitato Territoriale Abruzzo, comunica che è stata depositata Querela presso la Procura di Pescara verso gli organi di stampa e chi ha generato una deriva denigratoria a seguito dei fatti accaduti nel Gennaio del 2022 riguardo al decesso del caro Luigi Marilli, allora referente regionale di Lit.
La querela è stata sporta nei confronti di tale signor Recchiuti Marino e degli autori degli articoli apparsi il 16 gennaio 2022 sui siti internet del Corriere della Sera, Fanpage ed Open.
Prendendo spunto da quanto scritto sui social dal Recchiuti, molti giornali riportarono le sue indecenti parole come fossero oro colato. Secondo costui – peggio, secondo gli organi di stampa che lo ripresero – sarebbero state le nostre idee contrarie alle misure governative sul covid a portare alla morte il compianto Luigi Marilli. Dunque, lo avremmo avuto “sulla coscienza”.
Così scrivemmo a gennaio:
«Questa cattiveria è un insulto alla persona ed alla memoria di Luigi Marilli, che non aveva certo bisogno della testa di altri per pensare. E’ una cattiveria gratuita, di chi peraltro (a differenza di noi) non conosce i problemi di salute di cui Luigi soffriva.
Non potendo certo descriverlo come un assatanato “no vax”, qualcuno ha deciso di giocare la carta delle “pericolose amicizie”, ancor più pericolose perché parte di un progetto politico di opposizione al regime autoritario costruito dal governo Draghi. Da qui l’attacco a Liberiamo l’Italia, della cui Direzione nazionale Luigi Marilli faceva parte».
I titoli diffamatori di stampa e Tg, le parole di istigazione all’odio sui social e lo sciacallaggio brutale nei confronti di una persona che ci ha lasciato, senza conoscere nel dettaglio i fatti e senza essersi mai documentati presso gli attivisti del Comitato Abruzzo di Lit a lui vicini, non potevano per noi passare inosservati e non avere conseguenze.
Pertanto, a difesa della MEMORIA dell’UOMO e a tutela dell’immagine di Liberiamo l’Italia, abbiamo ritenuto opportuno e doveroso procedere in sede legale. Lo sciacallaggio deve finire, la giustizia deve operare contro i propalatori d’odio. Nessuno ci restituirà il compianto Luigi, ma una vittoria morale in suo nome sarebbe importante per noi e per tutti quelli che lo hanno conosciuto apprezzandone l’impegno civile e politico contro l’attuale regime della menzogna.
Liberiamo l’Italia – 07 maggio 2022
Giusto e doveroso il ricorso alle vie legali
Giusto e doveroso.
Mi auguro che qualora venissero accertate le responsabilità penali in capo ai querelati, gli stessi siano condannati secondo quanto previsto dalla legge.