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CONSIDERAZIONI SULLE CAPACITA’ DEL GOVERNO DRAGHI E SULLE NOSTRE DIFFICOLTA’

di Umberto Spurio
20 Maggio 2022
in Politica
4
CONSIDERAZIONI SULLE CAPACITA’ DEL GOVERNO DRAGHI E SULLE NOSTRE DIFFICOLTA’
Letture: 522

Considerazioni in ordine sparso sulle capacità del governo Draghi e sulle nostre difficoltà attuali

Le elites che governano l’Italia sono incapaci di fare una politica che difenda gli interessi nazionali, persino incapaci di una politica che difenda i soli interessi di gran parte delle imprese italiane. Da un governo presieduto da un banchiere era scontata una politica che non tiene conto delle piccole imprese e dei lavoratori dipendenti; ma se il governo italiano fosse lo staff di una grande impresa, gli azionisti di maggioranza ne avrebbero chiesto la destituzione immediata, a partire da quella del “salvatore dell’Italia”.

Guardando infatti solo agli interessi delle imprese, senza dunque tenere conto delle ricadute sui dipendenti delle stesse, Draghi ha adottato in epoca di covid misure tali da generare perdite consistenti tranne che nei settori direttamente coinvolti nella fornitura di servizi e presidi sanitari; con il conflitto in Ucraina il quadro si è ulteriormente aggravato con la folle scelta dell’Italia di rompere ogni dialogo con la Russia, le sanzioni, i sequestri delle ville, le offese di Di Maio, l’acritica difesa dell’Ucraina dipinta come un povero paese disarmato e pacifico che ha subito una violenza, l’invio di armamenti su dettato della Nato.

Come non poteva sapere questo pozzo di scienza economica che tutto ciò avrebbe danneggiato le relazioni commerciali con la Russia? Come poteva non sapere che ci sarebbe stata la speculazione sulle piazze dove si forma il prezzo del gas andando a far lievitare anche le riserve di prodotto stoccato prima del conflitto? Come poteva non sapere che la fornitura di gas da paesi terzi richiederà alcuni anni, non sarà sufficiente in termini di quantità e avrà un prezzo molto più alto di quello che paghiamo alla Russia? Come poteva non sapere che il blocco delle esportazioni verso la Russia avrebbe danneggiato le imprese italiane che hanno in quel grande paese il loro mercato primario se non l’unico?

Sorge spontanea un’altra domanda: è un governo di incapaci che pur di soddisfare gli alleati della Nato sta creando un disastro irreparabile all’economia nazionale, oppure è una strategia pianificata che ha messo in conto il fallimento di interi comparti economici?

E non abbiamo ancora fatto cenno alle ricadute sull’occupazione!

Qualunque sia la risposta alle domande una cosa è certa: l’Italia non ha un governo degno di questo nome e la banda di lestofanti che decidono sta trascinando l’intera nazione verso il precipizio, il tutto nel sostanziale assenso della maggioranza del parlamento, a dimostrazione che abbiamo bisogno di una nuova classe dirigente che mandi a casa tutti.

Con la bella stagione forse l’economia avrà ossigeno, ma sarà quella dell’ospitalità, delle città d’arte, dei gestori delle spiagge. Tuttavia, una nazione non può pensare di fare leva solo sul turismo poiché è un comparto volatile che rende solo se esistono determinate condizioni, due di queste sono la pace e la libertà di movimento. Abbiamo una vocazione turistica, certo, ma non possiamo pensare di risolvere i gravi problemi nazionali solo offrendo terme e bei panorami.

Una nazione ha bisogno prima di tutto di tutelare le produzioni di beni e servizi di interesse primario come l’agroalimentare, l’energia, le comunicazioni, i trasporti, la sanità. Su questo punto il governo Draghi, al pari dei governi che lo hanno preceduto negli ultimi 30 anni (ma con l’aggravio che ci sta portando in guerra!) ha dimostrato di non mettere in sicurezza settori che sono di alta rilevanza sociale e strategica. La globalizzazione e le privatizzazioni hanno fatto perdere all’Italia primati importanti in questi settori, ma i teorici di questa follia continuano a parlare di tagli, privatizzazioni, dominio dei mercati. A proposito, di spread non si parla più, ormai la strategia della paura si basa sulla pandemia e sulla guerra.

Da più parti si fa notare che si sono rotti importanti equilibri nella cupola delle varie forze che sostengono, anche nell’ombra, Draghi. Il grande uomo della provvidenza non avrebbe più molto credito da parte delle forze più o meno oscure che lo hanno portato a Palazzo Chigi e non potrebbe contare su un decisivo appoggio da parte del governo nordamericano. Non sappiamo se queste voci siano vere, ma quel che è certo è che stiamo andando verso una catastrofe che potrebbe essere evitata se l’Italia si dichiarasse neutrale e uscisse dalla Nato.

Inviare armamenti all’Ucraina e applicare sanzioni alla Russia significa alimentare la guerra e non lavorare per la pace. Restare nella Nato significa diventare cobelligeranti, atteso che la Nato sta fornendo all’Ucraina addestramento, intelligence, tecnologie, servizi satellitari e sta rafforzando la sua presenza accelerando l’adesione di Svezia e Finlandia sulla base di nessuna minaccia da parte della Russia a questi due stati.

Lo scenario prossimo futuro per il nostro paese deve farci preoccupare non poco: in autunno avremo la tempesta perfetta generata da una crisi alimentare ed energetica, probabilmente aumenteranno le proteste sociali. Non è improbabile che le fratture intorno a Draghi, generate nella cupola di cui anche il Vaticano fa parte, provocheranno una caduta del governo e la formazione di un governo di emergenza che userà i poteri speciali per manovrare in conformità a quanto deciso in sede Nato.

O si realizzi questo scenario o resti in carica il governo Draghi, le forze della  resistenza devono essere all’altezza della situazione, superando le attuali divisioni e mettendo in atto una strategia per arrivare a dare vita ad un governo popolare di emergenza nazionale. Compito questo arduo e complicato visto il “nervosismo” e le spaccature presenti nel nostro campo, con polemiche spesso grottesche che fanno pensare che il quadro non sia abbastanza chiaro.

Ora è il momento di fare unità, i narcisi, gli spaccatori del capello in quattro, quelli che pensano di avere già una struttura dirigente perché hanno un sito internet con un organigramma ma non hanno alcun seguito sui territori, nei quartieri, nelle università, nelle fabbriche, nei porti, tutti questi soggetti non servono al nostro popolo. Cambino atteggiamento, la smettano di autoreferenziarsi e di pensare di essere indispensabili.

La cupola affaristica che ci sovrasta trova la quadra per derubare le masse popolari.

Troviamo noi la nostra quadra per intercettare il malcontento popolare e dargli un percorso politico per riprenderci l’Italia.

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Comments 4

  1. Alcor says:
    10 mesi fa

    In merito al quesito: “Ci sono o ci fanno? (…gli incapaci) credo che non ci siano dubbi: CI FANNO… vale a dire non sono incapaci (…per capire certe cose non è necessario un quoziente di intelligenza particolarmente elevato) ma si comportano VOLUTAMENTE in modo CRIMINALE. Parlando in termini giuridici quindi, non si è in presenza di “colpa grave” bensì di “DOLO PREMEDITATO”.
    Per ciò che riguarda l’autunno credo che l’ipotesi più probabile sia una nuova (PRESUNTA) emergenza sanitaria legata a una nuova IMMANCABILE variante covid: in tal modo Draghi e la sua compagnia di DELINQUENTI saranno “costretti” a ricorrere nuovamente a restrizioni e provvedimenti liberticidi vari con i quali mettere a tacere il malcontento che andrà via via dilagando.

    Rispondi
  2. Lidia Beduschi says:
    10 mesi fa

    “Incapacità” ???? Ma stiamo delirando! Se siamo a questo livello non c’è speranza.
    SVEGLIATEVI!!!!

    Rispondi
  3. ino cecchinelli says:
    10 mesi fa

    Boh! Ogni pezzo pubblicato chiude con un richiamo all’unità. E’ del tutto evidente che il lavoro svolto da LIT equivale alla perfetta trapanatura dell’acqua. Capisco l’esigenza e comprendo le difficoltà; dopo avere fatto PRC e M5S figuratevi se non conosco le rumente che stanziano intorno. Per l’appunto, è sempre stato così: PRC organizzava presidi contro la guerra e in parlamento, degli allampanati, votavano a favore degli interventi. Silenzio sul M5S, una melma untuosa di paraculi, traditori, voltagabbana. Vi saranno diverse liste contrapposte e tutto sarà vanificato. Dispiace per LIT, perduta dietro a questo nulla tanto da dimenticare persino gli iscritti. Noi siamo stati i primi e ritrovarsi portatori d’acqua di utili idioti, anche no. E’ l’età un peletto “alta” che porta a questo tipo di conclusione tuttavia, chi mi cerca, ancora mi trova ed è sempre peggio per lui. Davvero.

    Rispondi
  4. Luca Zampetti says:
    10 mesi fa

    L’ARMATA DEI CACASOTTO NON E’ BUONA NEANCHE PER L’ARMATA BRANCALEONE.

    SIETE TUTTA UNA FOGNA A CIELO APERTO, DALLA A ALLA D, DALLA D ALLA Z.

    Rispondi

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