Licenziano, discriminano e non assumono personale. Le liste d’attesa s’allungano insieme ai disservizi.
A più di due anni dall’inizio della pandemia, nonostante i proclami governativi e le pubbliche ammende
per gli errori del passato, siamo di fronte a un sistema sanitario pubblico devastato.
– I posti letto sono rimasti pressoché invariati.
– I numeri del personale sono gli stessi di allora.
– Le facoltà di medicina restano inesorabilmente a numero chiuso, nonostante da anni sia sempre più
difficile reperire medici per il sistema pubblico.
– Le liste d’attesa sono esplose, a seguito del sovraccarico determinato dalla pandemia.
– Le assunzioni sono ancora limitate e insufficienti, vincolate ad assurdi e anacronistici parametri. In
Toscana, il governatore Giani, la ha addirittura di nuovo bloccate.
La nostra Regione, in ossequio ai dettami governativi, si mostra invece zelante nel perseguire i dipendenti
privi di green pass, sempre più numerosi, dal momento che, ai critici della prima ora, si sono aggiunti
coloro che, dopo le prime dosi, si sono ammalati e hanno quindi pensato bene di non inocularsi la terza.
Si tratta di persone che possono con certezza considerarsi immunizzate, e di cui il Governatore toscano,
suffragato dalle linee guida del ministro Speranza, preferisce invece privarsi, lasciandole a casa senza
stipendio.
Una situazione che grida vendetta; si può a questo punto legittimamente pensare che, più che occuparsi
della salute pubblica, i nostri governanti siano preoccupati dallo stato in cui versano le casse ed abbiano
quindi colto al balzo il pretesto dell’obbligo vaccinale per fare ulteriori economie, grazie al mancato
pagamento degli stipendi ai sospesi. O anche che l’obiettivo perseguito da chi ci governa sia proprio quello
di smantellare la sanità pubblica e di privatizzare completamente la cura e l’assistenza.
Anche le speranze suscitate dalle promesse risorse del PNRR si sono infrante davanti alla cruda realtà:
l’Europa finanzia investimenti in tecnologie e la creazione di nuove case della salute, ma non accenna
nemmeno all’aumento stabile delle dotazioni organiche che da anni sono la vera nota dolente del sistema
sanitario.
Per dare un rappresentazione plastica di quello che a tutti gli effetti appare un sodalizio al massacro tra
Governo e Regione Toscana, il Ministro Speranza, oggi lunedì 13 Giugno, incontrerà il Presidente Giani.
Siamo qui per tributar loro tutti gli onori che meritano.
LIBERIAMO L’ITALIA – TOSCANA