Si deve voler bene a Fulvio Grimaldi. E’ un soldato che con dedizione e disciplina assoluti ha denunciato gli abomini dei potenti, sputtanando le sempre folte schiere degli ascari, dei ruffiani e dei rinnegati. Nessun altro come lui ha saputo usare la penna come fosse un micidiale Ak47.
Tuttavia, a causa della passione politica che lo divora, gli accade a volte di passare alle bombe a mano e, in preda alla vis polemica, di colpire proprio chi, poco avanti a lui, sta nella prima linea ad affrontare il comune nemico. E’ questo il caso delle sue recenti e velenose invettive contro il Fronte del Dissenso e Liberiamo l’Italia. Vediamo dunque la prima granata.
«L’autodissoluzione di un Movimento, peraltro già da tempo diviso in tronconi, che, compiuto meritoriamente il suo lavoro di mobilitazione e compiuti anche parecchi errori e perse occasioni cruciali, di fronte al cambio di fase e di interesse dell’opinione pubblica, mostra il broncio al fato irriconoscente e si toglie di mezzo. Cioè si toglie dal voto, con ogni evidenza unica lotta ora da condurre, unico modo presente per dare fastidio al sistema: “Questo giro lo saltiamo” (Fronte del Dissenso e Liberiamo l’Italia). Siamo, con gli astenuti, nel terzo canto dell’Inferno, quello degli ignavi, con coloro che per Dante non sono buoni neppure per l’inferno che, pure, una sua dignità ce l’ha. ” Color che visser senza ‘nfamia e senza lodo”… non ragioniam di lor, ma guarda e passa”».
Saremmo addirittura degli ignavi, tuttavia, invece di lasciarci in pace, ragiona di noi e anzi ci attacca scrivendo che non meriteremmo nemmeno l’onore di stare all’inferno. E perché una simile crudele condanna?
Noi saremmo ignavi perché: (1) abbiamo perorato la necessità di un blocco elettorale in stile C.L.N in vista della sfida elettorale (vedi Appello dei 100); (2) al contrario abbiamo assistito alla più indecente delle divisioni (cinque almeno le liste che dicono di rappresentare il movimento contro il regime tecno-sanitario); (3) abbiamo denunciato l’incoscienza delle nomenklature dei partitini poiché l’unità che avrebbe portato ad un successo collettivo potevano farla e l’hanno invece sabotata;(4) abbiamo quindi evitato di prender parte al torneo truccato e fratricida del 25 settembre. Se aver detto “no grazie!” a proposte, anche ammiccanti, di posti nelle liste elettorali, è una colpa, allora sì, siamo colpevoli.
Con la sicumera che lo distingue, Fulvio pontifica sugli “errori” ed i limiti del movimento (si capisce però che, delle dinamiche che lo hanno segnato, ci ha capito ben poco o niente); ma è imperdonabile che usi questi presunti “errori” come alibi per giustificare le giravolte e le porcate politiche ben più gravi di leader affetti da disturbo istrionico di personalità.
La vera domanda è: come fa il nostro, così perspicace e severo nel denunciare gli “errori” del movimento, a tacere sulle loro gravi responsabilità politiche? Come fa a non vedere che essi sono un problema e non la soluzione? Altro che tenere “il broncio al fato irriconoscente”, noi diamo voce ai tanti che sono indignati per una divisione cancerogena venuta dall’alto, che fa il gioco del nemico, che produrrà ferite e lacerazioni difficili da rimarginare.
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Sta di fatto che a distanza di pochi giorni Fulvio ci ha scelto di nuovo come bersaglio. Perché lo ha fatto? Per due ragioni. La prima è che il suo nervosismo aumenta con la crescita della schiera degli indignati man mano che si palesa il cinismo metodologico dei capobastone e vengono rese note pornografiche candidature. La seconda è che, vedendo quanto diffusa sia questa indignazione, ci considera responsabili di questa crescita. Come dice l’adagio lingua batte dove dente duole.
Il nostro se la prende anzitutto contro il Forum di Assisi “Per una nuova direzione”. Ammette il «grande merito dei protagonisti di questa iniziativa nel promuovere conoscenza, coscienza e combattività attraverso importanti manifestazioni di piazza in tante parti d’Italia», poi però, nella pelosa forma del dubbio, scrive di “non sapere” «se questo sia esattamente il tempo per convegni in cima a un colle umbro, dato che la risonanza mediatica, come l’attenzione dell’opinione pubblica, sembrano fortemente indirizzati su quanto va succedendo in politica relativamente allo scontro elettorale».
Ci viene rimproverato che mentre c’è la campagna elettorale, svolgiamo un forum per discutere di transumanesimo e grande reset, della portata epocale del nuovo scontro tra Russia e blocco USA-NATO-UE, quindi di come riorganizzare la Resistenza. Ma ti pare?!
Ci sono le elezioni, non è tempo per riflettere, dialogare, produrre pensiero politico, pancia a terra per portare nonna Lollobrigida ed altri bio-vaccinati in Parlamento. Non sarà cretinismo parlamentare ma gli rassomiglia come una goccia d’acqua — evidente infatti la doppia allucinazione, quella per cui quel postribolo che è diventato il Parlamento sarebbe una specie di luogo consacrato, e l’altra per cui da queste elezioni truccate potrebbero venire quei copiosi frutti che due anni di lotte invece non ci hanno dato.
Dopo di che Fulvio lancia la bordata:
«Ai personaggi più in vista del movimento popolare di opposizione è stato ripetutamente offerto dalla Lista ITALIA SOVRANA E POPOLARE di dare adesione e portare il proprio contributo di idee e volontà alla battaglia che il regime ci ha voluto imporre. Il rifiuto è stato ripetuto e tanto netto, quanto fallimentare, sterile e onanistica è stata la scelta, non solo del movimento del dissenso, di optare per l’astensione. L’illusione di recare più danno al potere attraverso l’assenza e il silenzio, in questa fase di uno scontro che deciderà della sopravvivenza di una resistenza costituzionale e di contrasto al regime oligarchico e tecnocratico, nel momento della partecipazione a guerre e dell’assunzione di una strategia di devastazione dei diritti fondamentali, non può che rappresentare per i suoi fautori, nolenti e volenti, una diserzione».
Uscito dalla metafora sull’ignavia il nostro formula finalmente il vero capo d’accusa: diserzione. Saremmo disertori perché non avremmo accettato di candidarci con la compagine di Toscano-Rizzo-Ingroia-D’Andrea (spacciata per “unitaria”), perché non capiamo quanto queste elezioni siano decisive per le sorti della Resistenza. Vera la prima, falsa la seconda: sappiamo bene che queste elezioni impatteranno seriamente sull’arcipelago resistente. Rovesciamo però l’accusa: l’irresponsabile divisionismo dei diversi Marchesi del Grillo, la loro arrogante pretesa di parassitare e mettere il cappello sulla Resistenza, il quasi certo disastro elettorale, sono come il colpo di grazia che fa a pezzi ciò che resta del movimento.
Diserzione per astensione. Fulvio così legge la nostra posizione di critica allo spappolamento in più liste e contrapposte. Errore! Noi non facciamo di tutt’erba un fascio, non confondiamo i colpevoli con gli innocenti, i capi divisionisti e spesso in malafede con tanti attivisti che pur mugugnando si stanno facendo in quattro per raccogliere le firme, coi tanti cittadini i quali, magari turandosi il naso, voteranno per punire i partiti di regime e usare le urne per un gesto di ribellione. Tempo al tempo, renderemo nota la nostra posizione elettorale. Di sicuro non condanniamo chi farà la scelta di votare una delle liste in questione, ma nemmeno chi, come gesto di protesta, invece, deciderà di annullare la scheda o non si recherà alle urne.
Il 25 settembre non è certo il Giorno del Giudizio, non verrà dalle urne un terremoto che sconvolgerà il quadro politico — ciò che accadde invece nel 2018. Vincerà la destra a guida meloniana, ovvero il Piano B dell’élite euro-atlantista. Il terremoto verrà dopo il 25/9, come conseguenza della esplosiva miscela di crisi geopolitica, crisi energetica, recessione economica. Turbolenze e proteste sociali non mancheranno. Nuove rivolte si affacceranno sulla scena. Occorre attrezzarsi a condurre le prossime dure battaglie. Noi ci saremo.
PS
Se le diverse liste ritenute anti-sistema si romperanno la testa davanti al muro del 3%, è altamente probabile che esse subiranno un veloce processo di disgregazione. C’è chi si farà prendere dallo sconforto e, scoraggiato, abbandonerà la barricata. Altri invece non vorranno mollare, capiti gli errori commessi e la fiducia mal riposta, cercheranno una nuova casa politica. Prenderà forma un nuovo soggetto politico e potremo allora affermare che il proverbio dice giusto, che non tutto il male viene per nuocere.
So di essere su un livello politico molto molto molto basso, penso che il si. GRIMALDI abbia ragione
L’onorevole Cunial e il dott. Sensini sono gli unici.
Gira un video di Toscano con Mazzucco. Pare che un giornalista di Di-Visione Tv abbia dato del “gate” e qualcosa (odio gli inglesismi quanto gli inglesi) a Mazzucco. Mazzucco se ne risente ( a giustissima ragione) da qui, la trasmissione per il chiarimento. Come finisce? Toscano che implora (tutto vero, implora) Mazzucco di riferire a Paragone, Cunial e altri ed eventuali una volta giunti in parlamento, riunirsi in un unico gruppo (figata!). Mazzucco si guarda bene dal prometterlo dice solo: se sento qualcuno, glielo dico, il mio numero lo hanno. Non è un impegno. Finita la trasmissione mi prendo la briga di scrivere a Toscano nello spazio sotto il video dicendo, più o meno: l’unione la dovevi cercare prima e non dopo. Forse Fulvio non sa di tutto questo e della Cunial che da del massone a Toscano. Se lo dice la Cunial….e poi, potrebbe ( ne sono certo ma non certissimo, da verifica) essere iscritto alla associazione “Rockefeller” e questo si e basta e avanza. Ho notizie che la lista di Toscano ha copiato , “copia e incolla”, parte del programma scritto da un ex aderente a Ancora Italia. Costui, nel frattempo, ha formato un gruppo e fa presente a Toscano il semplice fatto che nel caso si fosse presentato anche lui alle elezioni o che lo faccia in futuro, si ritrova parte del suo programma copiato paro paro da un altro gruppo. Con Paragone abbiamo già avuto a che fare quindi non parliamo politicamente, è un morto che cammina. E poi Fulvio deve stare tranquillo, sappiamo come fare anche senza il partito che avremmo voluto, votiamo la merda e la facciamo passare per cioccolato contro la merda che è…..merda. Non c’è nulla di difficile rotti come siamo a anni e anni di votiamo il PCI perchè è il partito dei lavoratori e poi Rif. Com. che tutto voleva eccetto rifondare il partito comunista e poi M5S. Votare FDI? Come bere un bicchier d’acqua. Decido io da chi farmi spaccare il didietro. Lavorano per dividerci e poi ci danno la colpa perchè abbiamo lavorato per non dividerci. E’ colpa vostra Fulvio, i migliori li perdete. Per sempre. Rumente, voltagabbana, traditori. #pasqinellisubito
Eh! tanta roba due post uno dietro l’altro. Se potete, abbiate pazienza. Mi dimenticavo: sul “Forum di Assisi” la penso come Grimaldi e lo devo anche avere scritto tuttavia, proprio perchè lo dice anche Fulvio, dirò che il forum è opportuno e pertinente rimangiandomi il pensiero precedente come un paraculo qualsiasi. Funziona così: negare anche l’evidenza, sempre, pur di dargli torto. Per penitenza (si fa per ridere) uno dei giorni in programma vengo ad Assisi. Arrivederci. #pasquinellisubito.
Sono stato firmatario dell’appello dei 100, che purtroppo non ha avuto seguito. Oggi ci ritroviamo almeno 5 liste che cercano di raccogliere firme e non finisce qui: perchè la divisione dell’area non riguarda solo chi cerca di presentarsi, ma anche chi ha deciso di non farlo e basta e chi ha deciso di non farlo e poi valuterà. Con questo ho citato tutte le posizioni in campo? Volendo ci sarebbe anche quella di Mazzucco (in genere lucido e bravissimo) che dice: voto se mi garantite un meccanismo per evitare che chi verrà eletto non cambierà bandiera (temo impossibile) e se aggiungerete nel programma due punti a mia richiesta. Allora anch’io, da ex sindacalista, aggiungo che vorrei il ripristino dell’art.18 . Qualcuno ha altre richieste? Mi pare un atteggiamento sterile.
Tutto questo condito da toni pesanti tra esponenti delle varie liste e tra questi e tra chi deciso di tenersi fuori. A me pare che sia ora di finirla. Io non sono iscritto a nessun partito. Fino a 3 mesi fa, se mi avessero chiesto chi erano i miei riferimenti politico/culturali, avrei citato Liberiamo l’Italia (e poi tutte le aggregazioni successive, Fronte del Dissenso ecc.), Diego Fusaro e Fulvio Grimaldi. Tutto questo non è casuale: mi onoro di essere stato amico del grande filosofo Costanzo Preve e mi risulta che Moreno Pasquilnelli ne fosse a sua volta amico e Fusaro allievo. In ogni caso direi che tutti i nomi citati avrebbero ben potuto ritrovarsi tutti nello stesso schieramento. Invece Fusaro ha deciso di andarsene da Ancora Italia con un video che mi è parso strumentale nel merito, oltre che intempestivo nei tempi e nei modi. Grimaldi ha scelto di schierarsi (e non ho nulla da ridire) ma ha usato toni pesanti verso chi non lo ha fatto. Pasquinelli (cito lui intendendo i movimenti che rappresenta) ha fatto inizialmente la cosa più sensata: mettiamo giù 5 punti programmatici e vediamo chi ci sta. Il resto della storia è noto, la sua posizione altrettanto (e la rispetto anche se non la condivido), ma anche in questo caso la polemica verso chi ha provato a mettere in piedi le liste mi è parsa eccessiva, tanto più che l’impresa di raccogliere le firme in questo contesto è comunque coraggiosa e impegnativa.
In questo disastro ho deciso di scegliere una lista (quella che mi pareva più vicina a me e meno responsabile delle divisioni), di firmare per la sua presentazione e, SOPRATTUTTO, di non polemizzare con nessuno. Vedo che nel frattempo alcuni segnali di distensione ci sono stati, bisogna andare avanti così.
Il rapido precipitare degli eventi ha reso più difficile il percorso unitario (già sabotato per conto suo), urgente sbattersi per raccogliere le firme (con tutti i problemi tecnici che questo comporta), creato un clima teso tra tutti i soggetti coinvolti. Non sto facendo un appello generico al volemose bene. Ognuno di noi si è fatto qualche idea sulle responsabilità di ciascuno per le spaccature, ma ora si deve voltare pagina. Vedremo chi riuscirà ad essere presente sulla lista elettorale. Chi farà campagna elettorale polemizzi con gli “altri” e non con le altre forze della stessa area. Chi ritiene di non votare lo faccia senza insultare chi si presenta e allo stesso modo questi rispettino chi non lo ha fatto.
Dopo il 25 settembre si riparta con un processo di dialogo unitario, che sarà tanto più difficile finchè permarrà un clima di polemiche all’interno del nostro popolo.
Sono rimasta confusa e allibita dalle posizioni di quasi tutti gli influencer che si schierano per l’astensionismo!!! Tre anni di pseudo pandemia (che mi hanno visto stravincere senza neppure una dose!!) hanno acuito il mio spirito critico e la mia voglia( necessità?) di pormi domande, sempre! Molti influencer sono stati un punto di riferimento all’inizio, poi il giochino deve avergli preso la mano….ego smisurati, imbonitori ( paro paro di quelli main stream) che ti bannano se, con educazione, poni dubbi e domande, attenzione spasmodica ai likes, agli iscritti, ai vari business che dalle loro chat partono ( ristoranti, ombrelloni e sdraio, magliette , chi si è creato l’ università….sarei curiosa di sapere l’ammontare delle tasse d’iscrizione…ecc.ecc.) ….. Se mi sono sentita tradita dai “capetti” delle varie coalizioni e partiti del dissenso che non sono riusciti ad unirsi solo per non rinunciare al ruolo di capogruppo , gli influencer con questo atteggiamento da ” belli e puri” che stanno alla finestra a guardare i peones che sotto il sole agostano si sono fatti il mazzo per le firme senza sentire il dovere morale di fare un appello a firmare, a partecipare,mi hanno letteralmente disgustato!!!! C’è chi aspetta di vedere chi riuscirà ad ottenere il quorum, chi invita all’ astensionismo per continuare a camminare…ma chi si può permettere di camminare per mesi dalle Alpi al Salento? Chi non ha un mutuo da pagare chi non ha una famiglia da sostenere, figli da accudire … chi, proprietario di terre e poderi si è creato la sua piccola repubblica , chi ha creato consorzi e cooperative dai bilanci non sempre così trasparenti…..gli “eletti” sono assai …ma sempre molto pochi rispetto al popolo italiano… che fare degli altri??? Una soluzione alla Cingolani maniera????? E seguire anche la teoria ” non avrai niente e sarai felice”?????
Gli influencer hanno assunto la narrativa del politicamente corretto nostrano, aspettano per schierarsi cercando a naso di capire quante chance abbiamo, senza sporcarsi le mani ,senza mettere il cuore oltre l’ostacolo, infangando tutti quelli che ci hanno messo la faccia candidandosi ( neppure Fraiese hanno salvato!!!)
Io andrò a votare , continuerò a scendere in piazza e a lottare, a coltivare l’orto che abbiamo creato con un gruppo di amici, ad insegnare in una scuola parentale nata per scongiurare maschere e soprusi sui bambini…le due cose non collidono, anzi si supportano a vicenda, avere una opposizione che se non prevalesse l’astensionismo potrebbe arrivare al 15/20% che sostiene in parlamento le nostre battaglie a chi è per quale strano motivo dovrebbe fare schifo????
E a chi mi dovrei affidare per creare un mondo diverso? Agli esoteristi alla scientology maniera? a chi alla fine da tutta ‘sta faccenda ha ricavato visibilità personale che se non è messa al servizio della causa è truffaldina? Voglio che le tasse ( tante!) che pago mi ritornino in servizi, che i valori costituzionali siano rispettati, che i diritti dei lavoratori ( non i privilegi!) siano tutelati , che la pace sia garantita e siccome le soluzioni per ottenere tutto ciò sono solo due ( tertium non datur cari i miei ipocriti ideologi del mondo nuovo o del nuovo ordine????) : la rivoluzione armata oppure cambiare il sistema dall’interno, io opto per la seconda!!!!!
Ho molta fiducia in lei ed in Pasquinelli che si è dato, non a chiacchiere,per creare un fronte unico e vorrei davvero conoscere la vostra opinione. Grazie!
Non so se sia vero che il grande inganno del diavolo è farti credere che non esista, sicuramente è vero che il grande inganno del regime è farti credere che esistano maggioranza e opposizione. A questa mandata puoi scegliere di essere sberciato da dx o da sx che poi, appunto, sono la stessa cosa. Quello che avvantaggia me rispetto a voi è questo: il pd è il peggiore partito di sempre che come da noi nemmeno in Uganda, l’avversario da battere, sempre. Lo scrivo dal profondo del profondo di me medesimo me stesso, odio purissimo del quale, a voi, non so minimamente nemmeno accennare. Forse perché ho tanto amato ora, è il tempo dell’odio. Magari sarà anche vero che non capisco una cippa comunque, a prescindere, a gioco sporco, gioco sporco: voglio vederli scomparire. Calma! E’ un po’ come la rava e la fava. Il tutto non è proprio così lineare: tempo sei mesi, la dx non funziona (dipenderà molto anche dalle elezioni di medio termine americane, eh si! Bellezza! Il gioco è là non qui) e allora unità nazionale a random e si ritorna al punto di partenza. Di fronte a questo scenario già conosciuto cosa si contrappone? Una manciata di liste agguerrite fra loro e precise precisamente divise. Non raccontiamoci delle palle, esempio: la Cunial non sarò mai con Toscano. Siamo su piazza da oltre 50 anni, arrivano quattro “smandruppati” mai visti e conosciuti dettando regole e obblighi e non ti cagano di striscio. Dopo serate passate a cercare di ricucire, attappature a manetta di naso, occhi e orecchi per le cazzate sentite ora, pare, tu sia l’unico responsabile della situazione. Gli incendiari che accusano i pompieri dell’incendio. Mandate a casa il piddino, il peggiore su piazza. Non veicolate il voto in rivoli vari confluenti in un unico mare. Certo, l’unico modo, è votare le rumente con molta cipria nel muso e rosari in mano. Eh! Non è la fine del mondo e poi….di solito, si fa così: si trattiene il respiro, si conta sino a dieci e si procede. Arrivederci ad Assisi, sabato. Nel caso, vi dimostro come si fa.
Merita il mio voto il partito che quando fu imposto il green pass combatte’ contro la discriminazione subita dagli Italiani residenti all’estero vaccinati con vaccini Cinesi o Russi, non scelti da loro, riconosciuti dal WHO ma non dall’Italia e dall’UE; ai quali fu negato il green pass al loro arrivo in Italia* e furono discriminati da tutti gli altri Italiani vaccinati con altri vaccini graditi alla UE.
Qual’e’ questo partito? Nessuno di essi. Il Governo ci ha Discriminato e l’Opposizione ci ha Ignorato.
Per questo voto Scheda Bianca o se preferite Scheda Nulla
UN ITALIANO – UN VACCINO – UN GREEN PASS.
Tutto il resto e’ DISCRIMINAZIONE!
*Vedi circolare Ministero della Salute 0035209-04/08/2021-DGPRE-DGPRE-P