NUOVO STATUTO DI LIBERIAMO L’ITALIA – 25 giugno 2022

Sabato 25 giugno si è tenuta a Firenze la seconda parte della II Conferenza nazionale di Lit, largamente dedicata alla discussione ed all’approvazione del nuovo Statuto. Dopo la discussione e la votazione su 44 emendamenti, il nuovo Statuto è stato approvato all’unanimità.

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STATUTO
di Liberiamo l’Italia

Preambolo

Liberiamo l’Italia è un’Organizzazione politica che si ispira ai principi di libertà, di uguaglianza sociale e di fratellanza tra i popoli contenuti nella Costituzione del 1948; tiene fede alla tradizione del patriottismo democratico battendosi per riconquistare la sovranità nazionale sottratta dall’Unione europea e dalla NATO; agisce per realizzare l’ideale umanistico di una società libera da oppressione e sfruttamento, che dunque consideri inviolabile la dignità della persona.

L’umanità è ad un bivio. Esauritasi la spinta propulsiva del neoliberismo le élite mondialiste, sotto le mentite spoglie del “progresso” e del “bene comune”, vogliono ricostruire il capitalismo in forme ancor più disumane. Vogliono utilizzare le forze della tecno-scienza per imporre rapporti sociali neo-schiavistici mentre, sul piano politico, grazie a invasivi e sofisticati apparati digitali di controllo e sorveglianza, vanno già prendendo forma regimi di tirannia tecnocratica. Nella loro furia innovatrice queste stesse élite teorizzano addirittura, grazie all’intelligenza artificiale, l’ibridazione uomo-macchina, cioè una vera e propria regressione antropologica spacciata per “potenziamento”.

Cybercapitalismo è il nome che diamo a questo nuovo tenebroso stadio del sistema capitalistico.
E’ possibile sventare questa minaccia? Sì, se i popoli saranno capaci di dotarsi di propria personalità storica se, per mezzo di rivoluzioni democratiche, riusciranno a prendere in mano le redini degli Stati per trasformare le società da cima a fondo.

Come per fare il pane serve il lievito, serve una minoranza creativa organizzata in partito affinché il popolo lavoratore conquisti il potere. Liberiamo l’Italia si considera uno strumento per la costruzione di questo partito. Per assolvere questo compito ci dotiamo di una struttura organizzativa, di mezzi e metodi adeguati. Solo così potremo contribuire a svolgere, assieme alla funzione di indirizzo strategico dei movimenti sociali, i compiti della propaganda e della divulgazione dei contenuti politici, dell’educazione e della formazione di militanti, dirigenti e tribuni del popolo.

1. Il Simbolo

1.1.  Il Simbolo di Liberiamo l’Italia (LIT) è rappresentato dalla figura del sole nascente di colore rosso sovrastante la scritta di colore rosso LIBERIAMO e subito sotto quella de L’ITALIA di colore verde. Il tutto su fondo bianco.

1.2.  Il Simbolo costituisce patrimonio identitario di Liberiamo l’Italia e appartiene esclusivamente a LIT che lo tutela con ogni mezzo legale.

2. Gli iscritti

2.1.  Si aderisce a Liberiamo l’Italia (LIT) attraverso l’atto d’iscrizione.

2.2.  L’iscrizione avviene sempre a titolo individuale.

2.3.  La richiesta e/o proposta d’iscrizione avviene di norma presso un Comitato popolare territoriale (Cpt), il quale è tenuto a discuterla ed approvarla.

2.4.  Laddove questo Cpt non esista ancora, la richiesta e/o proposta di iscrizione andrà indirizzata alla Direzione nazionale (Dn), che deciderà in merito.

2.5.  Possono iscriversi, attraverso la tessera annuale, tutti i residenti in Italia che abbiano compiuto 16 anni e che condividano il Manifesto e le tesi programmatiche di LIT ed accettino il presente Statuto.

2.6.  Non è ammessa l’appartenenza ad altre organizzazioni politiche. Eventuali eccezioni debbono essere approvate dalla Dn.

2.7.  E’ militante colui che svolge una attività costante per mettere in pratica tutte le decisioni assunte, che si attiva per il reclutamento di nuovi membri, che partecipa – in proporzione alle sue effettive possibilità economiche – al finanziamento dell’organizzazione tramite una quota mensile.

2.8.  Tutte le strutture di LIT, sia nazionali che locali, hanno il dovere di adoperarsi affinché ogni iscritto possa diventare un militante.

3. Diritti e doveri

3.1.  Ogni iscritto ha il diritto di: partecipare alla vita democratica di LIT, formulare proposte su ogni tematica politica ad ogni livello, essere costantemente informato sulle iniziative in corso, eleggere ed essere eletto negli organismi dirigenti.

3.2.  Ogni iscritto può rivolgersi alla Commissione di garanzia (Cg) per la tutela dei diritti e dei principi sanciti nello Statuto.

3.3.  Ogni iscritto ha il dovere di: contribuire all’attività dell’organizzazione, conoscere e diffondere con ogni mezzo le sue deliberazioni, contribuire — in base alle proprie possibilità — al finanziamento della stessa.

4. Democrazia interna e unità nell’azione

4.1.  La vita, l’organizzazione ed il funzionamento di LIT sono retti dal principio del centralismo democratico: alla massima democrazia nella formazione delle decisioni e nella elezione degli organi dirigenti, corrispondono la massima unità e disciplina nel momento dell’azione.

4.2. Ogni decisione si considera adottata se approvata a maggioranza semplice dei presenti, salvo i casi in cui è espressamente prevista la maggioranza qualificata dei due terzi.

4.3. Ogni decisione, quale che sia il consesso, diventa vincolante per ogni iscritto.

5. Gli organi di Liberiamo l’Italia

5.1. Al fine di realizzare i propri obiettivi LIT si dota dei seguenti organi: l’Assemblea nazionale, la Direzione nazionale, la Commissione di garanzia, i Comitati popolari territoriali.

6. I Comitati popolari territoriali

6.1.  Il Cpt è l’organismo di base dell’organizzazione.

6.2.  Il Cpt raggruppa e organizza, in base al criterio della prossimità geografica, i militanti e gli iscritti di una città, di zona nelle città metropolitane, di un dato comprensorio.

6.3.  Per costituire un Cpt occorrono almeno 5 iscritti.

6.4.  Il Cpt organizza sia l’attività interna (accettazione delle adesioni, formazione degli iscritti, processi decisionali, partecipazione all’assemblea nazionale, ecc.) sia quella esterna (propaganda, manifestazioni, posizioni pubbliche, ecc.) di LIT.

6.5.  Allo scopo di svolgere e organizzare proprie iniziative pubbliche e sostenere l’attività nazionale, i Cpt sono tenuti ad autofinanziarsi. L’autofinanziamento include anche i fondi che provengono da simpatizzanti non iscritti, per scopi e finalità in linea con i principi del movimento.

6.6.  All’atto della riunione costitutiva del Cpt, di norma, dev’essere presente un delegato della Direzione Nazionale, che ne convalida l’avvenuta costituzione.

6.7.  In una medesima città, in una medesima zona nelle città metropolitane, o nel medesimo comprensorio, la Direzione Nazionale riconosce come legittimo uno e uno solo Cpt.

6.8.  Il Cpt assume le proprie decisioni attraverso l’Assemblea dei suoi membri, che si riunisce di norma a cadenza quindicinale. L’Assemblea si considera validamente costituita se interviene almeno il 50% + 1 dei membri del Cpt. In caso contrario, in seconda convocazione l’Assemblea è valida qualunque sia il numero degli intervenuti. Le deliberazioni sono assunte, ove non previsto diversamente, a maggioranza semplice dei presenti.

6.9.  Ogni Cpt elegge a maggioranza semplice il Coordinatore ed il Tesoriere, che di norma coincidono.

6.10.  Ove un Cpt abbia più di 20 iscritti, o dove lo ritenga necessario, l’assemblea elegge un Comitato direttivo.

6.11.  Qualora il Cpt abbia forze sufficienti, deve dotarsi di una propria sede pubblica, in caso contrario deve comunque riunirsi regolarmente in un luogo adeguato.

6.12.  Se in una regione esistono almeno tre Cpt, si costituisce un Coordinamento regionale (Cr) e si individua un Coordinatore regionale.

6.13.  L’AssembleadelCpthafacoltàdirespingereeventualirichiestediadesionea maggioranza qualificata. Nel caso un’adesione venga respinta chi la sostiene, previo parere favorevole dell’aspirante tesserato, può ricorrere alla Commissione di garanzia.

6.14.  Il Cpt ha potere di sanzione, tranne l’espulsione che rimane competenza esclusiva della Direzione Nazionale (Dn) e della Commissione di garanzia (Cg).

7. L’assemblea nazionale

7.1.  L’Assemblea nazionale (An) è l’istanza decisionale fondamentale di LIT, ne stabilisce gli orientamenti politici e organizzativi.

7.2.  L’An è costituita dall’insieme dei delegati eletti dai CPT (nella proporzione di volta in volta indicata dalla Direzione nazionale), nonché dai componenti della Dn in carica.

7.3.  Convocata dalla Dn, l’An si riunisce come minimo una volta all’anno, in via straordinaria ogni volta che la Dn lo ritenga necessario o venga richiesto da almeno un terzo dei Cpt.

7.4.  L’eventuale Assemblea nazionale straordinaria dovrà tenersi entro un mese dalla presentazione della richiesta.

7.5.  Solo in caso di comprovata impossibilità e/o causa divieti legali l’An si svolge per via telematica.

7.6.  La convocazione dell’An si effettua mediante comunicazione per via telematica da inviarsi a tutti i Cpt, in persona dei rispettivi coordinatori, almeno sessanta giorni prima della data stabilita (trenta, nel caso di assemblee straordinarie).

7.7.  All’apertura dei lavori l’An elegge una presidenza e approva l’ordine del giorno. L’Assemblea, valida se presenti almeno il 50% più uno dei suoi componenti, delibera a maggioranza semplice dei votanti, fatta eccezione per le modifiche del presente Statuto e per la proposta di scioglimento dell’Organizzazione, decisioni per le quali è prevista invece la maggioranza qualificata. Non è ammesso il voto per delega.

7.8.  L’An elegge la Dn entrante nonché la Cg.

8. La Direzione nazionale

8.1.  La Dn è l’organismo collettivo che, eletta dalla An, ne assume tutti i poteri, dunque svolge i compiti di direzione politica e organizzativa di LIT tra un’Assemblea nazionale e quella successiva.

8.2.  La Dn si riunisce con periodicità minima mensile per via telematica, de visu ogni qual volta sia necessario.

8.3.  Le principali funzioni della Dn sono:

a)  applicazione e sviluppo delle decisioni e degli indirizzi assunti dall’An;

b)  coordinamento e stimolo dell’attività dei Cpt e promozione di nuovi Cpt;

c)  organizzazione di campagne, manifestazioni, conferenze di carattere nazionale, seminari teorico-culturali — che possono confluire in una vera e propria scuola di partito;

d)  elaborazione di documenti e programmi politici — nel caso anche di tipo elettorale;

e)  cura e mantenimento dei rapporti con altre soggettività politiche, culturali e sindacali;

f)  convocazione delle Assemblee nazionali ordinarie e straordinarie;

g)  adozione dei provvedimenti disciplinari di sua competenza,

h)  tenuta del registro degli iscritti;

i)  promozione e cura dell’autofinanziamento e approvazione del bilancio annuale.

8.4.  Il numero dei componenti della Dn viene deciso dall’An.

8.5.  Le riunioni della Dn sono valide solo se è presente almeno il 50% più uno dei suoi componenti. Le delibere della Dn sono prese a maggioranza semplice dei presenti.

8.6.  La Dn elegge al suo interno un Comitato esecutivo (Ce) per un’efficace attuazione delle proprie decisioni. Il Ce può assumere decisioni urgenti tra una sessione e l’altra della Dn.

8.7.  La Dn elegge il Presidente, il Tesoriere e il Portavoce di LIT i quali fanno parte di diritto del Ce.

8.8.  In particolare, il Presidente:

a)  convoca le riunioni della Dn e ne compila l’ordine del giorno, ricevele richieste degli altri membri sugli argomenti da porre alla discussione della Dn, dirige ed organizza l’ordine dei lavori;

b)  modera la discussione e riceve eventuali richieste di mozioni;

c)  redige minute e/o verbali sintetici delle riunioni e relazioni conclusive sugli argomenti trattati;

d)  provvede alla raccolta dei documenti politici deliberati, alla loro eventuale pubblicazione e archiviazione;

e)  può rappresentare LIT in sede giudiziale e stragiudiziale ed è in particolare legittimato anche ai sensi dell’art. 36 C.C. a promuovere azioni in difesa dell’Organizzazione.

8.9.  In occasione della nascita di nuovi Cpt, la Dn viene integrata pro-tempore con un rappresentante indicato dal Cpt stesso.

8.10.  La Dn nomina un Responsabile dell’Organizzazione con il compito di coordinare l’attività dei Cpt, di sostenerne la crescita, di stimolare il tesseramento e lo scambio di informazioni tra gli iscritti, di armonizzare lo sviluppo territoriale di Liberiamo l’Italia sul territorio nazionale.

8.11.  La Dn ha la facoltà di sanzionare eventuali azioni dei Cpt o di singoli militanti e tesserati che risultino in contrasto con i valori ed i principi di LIT, ovvero quando esse risultino in contrasto con lo Statuto, il Manifesto, e/o con le deliberazioni adottate dalla Dn.

8.12.  Queste sanzioni sono: il biasimo, la sospensione temporanea, la radiazione e l’espulsione.

8.13.  La Dn è sciolta all’apertura dell’An.

9. La Commissione di garanzia

9.1.  La Commissione di garanzia (Cg) è custode del rispetto e dell’osservanza delle norme statutarie da parte degli iscritti e di tutti gli organismi di LIT, Dn compresa. Eletta dall’Assemblea nazionale ordinaria, rende conto della sua attività all’Assemblea successiva.

9.2.  La Cg è composta da almeno tre membri che abbiano di norma una militanza superiore ai 3 anni.

9.3.  Ogni iscritto ed ogni organismo di LIT può indirizzare alla Cg denunce specifiche su eventuali casi di violazione dello Statuto, così come opporre appello ad eventuali sanzioni.

9.4.  La Cg, svolta attività istruttoria e accertati i fatti, sottopone le sue conclusioni alla Dn.

9.5.  Ogni sanzione — biasimo, sospensione, radiazione, espulsione — può essere appellata entro 15 giorni davanti alla Cg, la quale può confermare o annullare la sanzione. Solo in caso di conferma la sanzione diventa esecutiva.

9.6.  Nel caso le conclusioni della Cg contrastino con quelle della Dn, il contenzioso sarà risolto dalla An, che modifica, respinge o approva l’eventuale sanzione.

10. La comunicazione e la propaganda

10.1. Ai fini della massima efficacia delle battaglie e delle iniziative di LIT, la Dn costituirà un Comitato di comunicazione e propaganda (Ccp), con l’incarico di dirigere, amministrare e coordinare i diversi organi di informazione e comunicazione. La Dn nomina il responsabile del Ccp.

10.2.  Gli organi di comunicazione e propaganda di LIT sono il sito web Liberiamo l’Italia, il blog Sollevazione, i diversi profili social nazionali e locali — in prospettiva una web tv e una web radio, il giornale cartaceo.

10.3.  Il sito è l’organo ufficiale dell’organizzazione, in cui vengono pubblicati regolarmente i comunicati, le deliberazioni e le direttive della Dn e degli altri organismi di LIT. Il blog è il mezzo d’informazione telematico quotidiano, gestito dal Ccp, con funzioni politico-teoriche e di dibattito culturale.

10.4.  Ai  fini della massima visibilità delle battaglie e delle iniziative di Liberiamo l’Italia, i militanti ed i tesserati che hanno un proprio profilo pubblico personale sulle diverse piattaforme digitali, sono tenuti a rilanciare in tempo reale le posizioni politiche di LIT.

11 .Il finanziamento

11.1.  Il finanziamento delle attività centrali di LIT è rappresentato dalle seguenti entrate:

a) introiti del tesseramento annuale e dalle quote mensili dei tesserati,

b) sottoscrizioni straordinarie di iscritti e simpatizzanti,

c) donazioni raccolte per via telematica,

d) versamenti del 2×1000 dell’Irpef,
e) ricavi da attività editoriale o simile,

f) qualunque altra entrata.

11.2.  Il finanziamento dei Cpt si avvale, oltre alle entrate di cui ai punti b e f del precedente comma ad essi indirizzate, del contributo periodico (quota mensile od altro) degli iscritti.

11.3.  Al fine di un equilibrato riparto delle risorse disponibili, agli iscritti che non fanno capo a Cpt viene richiesta — sempre in base alle proprie effettive possibilità — una quota tessera annuale più elevata. Ogni Cpt ha un suo bilancio annuale redatto dal coordinatore/tesoriere.

11.4.  Il tesoriere nazionale, sempre in stretto raccordo con la Dn, cura l’amministrazione centrale di LIT, redige e presenta il bilancio annuale all’An, ha la delega ad aprire e ad operare sul conto corrente dell’organizzazione.

12. Revisione dello Statuto

12.1. Lo Statuto può essere modificato soltanto dall’An, con delibera a maggioranza qualificata dei due terzi dei presenti. Le proposte di modifica possono essere presentate da almeno il 20% dei componenti della Dn o degli iscritti.

Approvato dall’Assemblea nazionale all’unanimità il 25 giugno 2022