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MARCIA DELLA LIBERAZIONE (Roma, 10 ottobre 2020) – L’APPELLO

di Marcia della Liberazione
23 Ottobre 2020
in Lotte
18
KAFKA, LA DEMOCRAZIA, LA MARCIA DEL 10 OTTOBRE
Letture: 2.438

10 OTTOBRE 2020: LA MARCIA DELLA LIBERAZIONE

ore 14:00, Piazza San Giovanni, Roma

Lavoro Reddito Sovranità Democrazia

Governi e classi dirigenti ci avevano assicurato che lasciando fare i mercati avremmo avuto un Paese più giusto e democratico in un’Europa unita e solidale. Il risultato, a distanza di 30 anni, è sotto gli occhi di tutti: l’Unione europea sta andando in pezzi e l’Italia è sull’orlo del baratro.
Al disastro economico portato dalla pandemia del Covid-19 le risposte del governo e dell’Unione Europea sono state deboli e incapaci di affrontare il dramma sociale ed economico che stiamo tutti attraversando.

Ma non è il virus che sta spazzando via interi comparti economici, che sta mandando in fallimento le aziende, che sta togliendo lavoro e portando nella povertà milioni di italiani. Il disastro è il risultato delle deficienze croniche dell’economia neoliberista e delle misure sproporzionate e sbagliate, messe in atto dal governo per contrastare il Covid, che oltre a sospendere la democrazia, hanno paralizzato il Paese lasciandolo allo sbaraglio e senza risorse, condannandolo alla deriva economica.

L’Italia è posta davanti al bivio: perire o risorgere imboccando la via della libertà e della rinascita!
Il popolo italiano vuole risorgere e non procederà al buio perché la stella polare è la Costituzione del 1948.
Chiediamo, quindi, una netta inversione di rotta con un nuovo governo che sia all’altezza delle enormi sfide che abbiamo di fronte. Un governo che sia capace di portare il Paese non soltanto fuori dalla gabbia di questa Unione Europea che continua a propinare le medesime ricette fallimentari (Mes, Sure, Recovery Fund), ma che ritorni a porre lo Stato, e non i mercati, al centro delle scelte politiche, economiche, sociali e culturali di questo Paese.
Uno Stato che segua il cammino della sovranità monetaria, politica, energetica, alimentare e che sia capace di immaginare e costruire una nuova Italia.
Abbiamo un compito grande, cambiare direzione per una Nuova Umanità ed è il momento storico per fare questo salto, per essere ambiziosi e costruire modelli economici basati sull’essere umano e sulla salvaguardia dell’ecosistema, e non più sul mero profitto per pochi.
Possiamo e dobbiamo affrontare questa sfida che abbiamo davanti ma lo potremo fare soltanto se saremo uniti, è questa la nostra unica arma vincente.
Non è più tempo per i tentennamenti e le ambiguità.
Ogni singola organizzazione, associazione o persona ha un compito storico importante: risvegliare gli italiani sopiti, impauriti e senza speranze per liberarli dalla prigione interiore dell’impossibilità che non ci siano alternative al modello economico neoliberista e a questa Unione Europea.
Il 10 ottobre è soltanto l’inizio.
Ci aspetta una dura battaglia per liberare l’Italia e per ricostruire un Paese che ritornerà ad essere grande!
È questo il tempo di rinascere.
Insieme, ce la faremo!

  • Vogliamo una moneta sovrana in uno Stato sovrano.

  • Vogliamo un piano di investimenti e per il lavoro che debelli la disoccupazione.

  • Vogliamo l’aumento dei salari ed un reddito minimo di 1.000 € per disoccupati, cassintegrati e partite iva.

  • Vogliamo difendere le piccole aziende, con un 2020 tax free in vista di una radicale e più equa riforma fiscale.

  • Vogliamo uscire dalla trappola del debito, sia nazionalizzandolo che con una moratoria nei confronti della finanza speculativa.

  • Vogliamo il controllo pubblico del sistema bancario e la nazionalizzazione delle grandi aziende strategiche.

  • Vogliamo una sanità pubblica che tuteli la salute di tutti i cittadini, che garantisca la libertà di scelta terapeutica, unita ad una politica ambientale non di facciata, tesa alla sovranità ed alla sicurezza alimentare, che decreti intanto lo stop al 5G.

  • Vogliamo che il diritto allo studio sia garantito anche ai giovani delle classi popolari, vogliamo forti ed immediati investimenti sull’edilizia scolastica e per l’assunzione del personale, vogliamo la riapertura a settembre delle scuole e delle università.

In una parola, vogliamo la fine del neoliberismo. Vogliamo più Stato e meno mercato, applicando finalmente la Costituzione del 1948! Affinché questo possa compiersi occorre una profonda svolta politica: via dunque il governo Conte, che si convochino nuove elezioni subito!

Fonte: marciadellaliberazione.it

Tags: 10 ottobre 2020DemocraziaLavoroMarcia della LiberazioneRedditoSovranità
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Comments 18

  1. Gaetano+Di+Domenico says:
    3 anni fa

    Come dici quando sei proprio soddisfatto di quello che fai o che mangi? Ottimo e abbondante! Libertà, Dignità, Sovranità, Sostegno e Uguaglianza per Tutti, sono aspetti da conquistare interiormente in ognuno di noi, perché esternamente sono già sanciti dalla Costituzione Italiana del 1948: facciamola rispettare anche da chi su Essa giura!!! Ci vediamo il 10 Ottobre, in Piazza del Popolo gremita, straripante di Uomini, Donne e Bambini che “sentono” l’importanza di determinare il proprio futuro, senza delegarlo a volpacchiotti o a furbi e cretini di ogni età! Grazie.

    Rispondi
    • Massimiliano says:
      2 anni fa

      Ma quale piazza del popolo è piazza san Giovanni

      Rispondi
    • Marilena says:
      2 anni fa

      Io non potrò partecipare ma penserò tutto il popolo di buona volontà e seguirò col cuore la manifestazione. Vi ringrazio tutti!!! Evviva l’Italia che tutti noi desideriamo!

      Rispondi
  2. Claudia Serini says:
    3 anni fa

    Tutti UNITI

    Rispondi
  3. giovanni says:
    2 anni fa

    Le grandi manifestazioni di protesta, come la prossima del 10 ottobre, sono un forte segnale di rifiuto nei confronti di inutili e pericolosi decreti di limitazione delle libertà sancite dalla nostra costituzione. Tuttavia, trattasi comunque di fuochi di paglia che si esauriscono nel giro di poche ore. Servono comportamenti individuali di ribellione contro le restrizioni strumentali imposte con piani criminali globali dalla finanza speculativa e dalle lobbies farmaceutiche. Esempio: per un mese non mandare i figli a scuola; non indossare la mascherina e fare ricorso in caso di sanzioni; frequentare soltanto quei locali che non impongono l’uso della museruola. Un tale comportamento, coordinato e condiviso in modo massiccio, con la regia di esperti di comunicazione, sarebbe molto più efficace rispetto alla giornata di manifestazione e metterebbe in difficoltà tutte le controparti.

    Rispondi
    • Paola says:
      2 anni fa

      Non lo farà nessuno. L’Italia è un paese povero fatto di gente ricca, l’80% degli italiani possiede almeno una casa di proprietà. L’italiano non rinuncia ai propri benefici individuali per il bene della comunità, secondo il detto “ho mangiato io? Hanno mangiato tutti”

      Rispondi
    • emanuele vazzari says:
      2 anni fa

      ma è ovvio che va fatto così! basta manifestazione dei 1000 …e 500! rincarerebbero la dose della ridicolizzazione, semplicemente sono queste le azioni come hai descritto e con supporto. Non capisco cosa ci sia di difficile poi io lo applico da sempre, in generale evito del tutto i mezzi pubblici e non entro in bar o negozietti dove vogliono museruola ed ho trovato tanti esercenti che non la chiedono,discusso coi vigili ad aprile, ma non capisco perchè non si dia il VIA a queste applicazioni pratiche,diffuse,in gruppi…E BASTA!

      Rispondi
    • Stefano says:
      2 anni fa

      Perfettamente d’accordo. Se non ve ne siete accorti con obbligo nazionale mascherina all’aperto ed esercito ad obbligarci a farlo siamo entrati in una dittatura repressiva. Covidioti sveglia!
      Dove sono i covidioti che per paura ora accettano queste forme repressive mentre prima si indignavano per il poliziotto di quartiere perchè dava una sensazione di dittatura?
      Il problema è cosa fare e come farlo. Non siamo pochissimi ma siamo scoordinati e disuniti.

      Rispondi
    • Alessandro Caroli says:
      2 anni fa

      Servono anche quelle adunanze improvvise (che si chiamano flash mob).

      Rispondi
  4. Franca Filipponi says:
    2 anni fa

    Vorrei partecipare e abito a Ladispoli. Con la nuova ordinanza laziale che obbliga tutti alla mascherina all’aperto come vi regolate? È una protesta – come spero – anche per il prolungamento dello stato di emergenza fino al 31 gennaio?

    Rispondi
  5. A says:
    2 anni fa

    Tutti UNITI… ma SENZA BAVAGLIO!

    Rispondi
    • valerio says:
      2 anni fa

      TUTTI SENZA MASCHERINA, E’ OVVIO!!!! COSI’ PROVEREMMO IN SEGUITO CHE NON CI SARA’ ALCUN MALATO!

      Rispondi
  6. VALERIO says:
    2 anni fa

    E’ IMPORTANTE CHE NON CI SIANO BANDIERE POLITICHE, SPECIALMENTE DI ESTREMA DESTRA!!!! SE SI PRESENTANO IL SERVIZIO D’ORDINE DEVE PRENDERLE E RESTITUIRLE ALLA FINE, ALTRIMENTI SARMMO CIBO PER I NEMICI CHE CHE SPECULEREBBERO IN MODO SFRENATO E CI APPIOPPEREBBERO L’ETICHETTA DI FASCISTI!!! VENGANO PURE MA SENZA SIMBOLI:

    Rispondi
  7. Antonio Lopez says:
    2 anni fa

    Ragazzi ci sono gruppi dalla Puglia?

    Rispondi
    • Redazione says:
      2 anni fa

      Salve,
      segnaliamo la pagina dei referenti della Marcia della Liberazione:
      https://www.marciadellaliberazione.it/referenti/#1596896084180-31e75bfd-4ea4

      Rispondi
  8. MIRANDA BENINI says:
    2 anni fa

    Salve,
    se può interessare segnalo che registrandosi all’area riservata del sito https://www.ogginotizie.info/ è possibile scaricare moduli da allegare ad eventuali contravvenzioni riguardo l’uso della mascherina nella speranza di dissuadere l’agente di turno o, in ogni caso, rendendolo edotto del fatto che ci sono i presupposti per fargli causa.

    Rispondi
  9. Pingback: MEDIA: SINFONIA MUTA di Sandokan
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