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LE ELEZIONI E NOI

di Movimenti di Resistenza Costituzionale e Fronte del Dissenso
2 Settembre 2022
in Comunicati
3
LE ELEZIONI E NOI
Letture: 801

Il 25 settembre sarà il giorno delle elezioni politiche. Saranno elezioni truccate e dall’esito scontato: truccate da un regime bipolare che si ripresenta con due poli intercambiabili che hanno governato insieme fino a luglio, truccate dal controllo totalitario dei media, dall’esito scontato a causa delle norme truffaldine della legge elettorale.

Le cose sarebbero andate diversamente se, come noi abbiamo chiesto fino all’ultimo, le forze dell’area del dissenso si fossero unite in un’unica lista. Nonostante fosse questa l’aspirazione della stragrande maggioranza delle persone che hanno lottato contro la nuova dittatura in questi ultimi due anni, i gruppi dirigenti di Italia sovrana e popolare, Italexit e Vita hanno scelto la strada della divisione. Una scelta disastrosa che condurrà ad un esito elettorale altrettanto rovinoso. La lista unica sarebbe stato il vero fatto nuovo di queste elezioni, primo ma indispensabile passo verso la costruzione di un nuovo polo, quello dell’opposizione e dell’alternativa al sistema dell’oppressione, dei sacrifici e della guerra.

Ora che tutto ciò è stato reso impossibile dalla miopia politica di dirigenze quantomeno inadeguate, bisogna guardare oltre. Oltre alla scadenza elettorale, per riprendere a costruire lotta, organizzazione ed una progettualità politica all’altezza dei tempi e della portata dello scontro in atto (dalla guerra all’emergenza sociale). Oltre alle divisioni e per una nuova unità, per impedire che il disastro annunciato del 25 settembre colpisca a morte quel che resta del movimento No green pass.

La scelta della divisione ha reso dunque impossibile un voto forte, convinto e soprattutto capace di incidere. Tuttavia, com’è normale che sia, molti si chiedono quale sia la miglior scelta da compiere il 25 settembre. Non ci sottraiamo perciò ad un’indicazione di massima sul voto.

Premesso che, fermo il nostro giudizio politico, portiamo un profondo rispetto per gli attivisti in buona fede impegnati nella campagna elettorale, è inutile nascondersi come la delusione prodotta dalla scelta divisionista stia spingendo tante persone dell’area del dissenso verso l’astensione. Consideriamo questa scelta pienamente legittima, resa tale proprio dalla totale irresponsabilità di chi ha prodotto il carnevale di liste presenti sulle schede elettorali.

L’astensione non è però l’unica possibilità. Molti rivendicano comprensibilmente la volontà di esercitare comunque, magari turandosi il naso, il proprio diritto di voto. A costoro consigliamo di votare, in base alle proprie preferenze sui programmi e sui candidati, una delle liste dell’area del dissenso.

L’importante è che – astensionismo o voto critico che sia – nessuno si faccia illusioni. Dalle urne del 25 settembre non ci verrà nessuna buona notizia. Il nostro compito è dunque quello di iniziare a lavorare già da ora per il dopo elezioni.

Proprio per questo promuoviamo la manifestazione del17 settembre a Bologna, dedicata alla figura di Enrico Mattei. Non pagare le bollette di Draghi, nazionalizzare ENI ed ENEL, fuori l’Italia dalla guerra e dalla Nato, via le sanzioni alla Russia, debellare la speculazione: saranno queste le parole d’ordine con le quali lanciare le battaglie dell’autunno. Queste le vere questioni per milioni di famiglie ed aziende.

L’Agenda Draghi sta portando il Paese al disastro. La nuova opposizione da lì dovrà ripartire. Noi ci siamo e da subito!

Movimenti di resistenza Costituzionale

Fronte del Dissenso

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Comments 3

  1. Francesco says:
    5 mesi fa

    Inizialmente ero orientato sull’astensionismo. Ma consiserando che il regime se ne infischia se la percentuale di non votanti cresce in misura esponenziale ho deciso che voterò per una delle “Liste Antisistema”.
    Sempre meglio votare per una di esse, (… anche se il giudizio “scolastico” che darei a ognuna di esse è un 6=) piuttosto che non votare (…e quindi essere ignorati completamente dal punto di vista mediatico) o votare per uno dei partiti di regime che vale non più di 2.

    Francesco F.
    Manduria (Ta)

    Rispondi
  2. luca says:
    5 mesi fa

    Una cosa è certa, anche se una lista o due del dissenso arriveranno al 3%
    il governo che nascerà sarà di destra o di sinistra o tecnico. è matematico.
    La domanda che un elettore Italiano deve porsi è questa: Come possiamo evitare
    l’agenda DRAGHI-SPERANZA-LAMORGESE ??? Provo a ragionarci su spremendomi le
    meningi e l’unica risposta che riesco a darmi è che vinca una destra fortemente
    egemonizzata dalla Meloni. Altre soluzioni io non ne vedo. Ci sono forti indizi
    che la Meloni non metterà l’obbligo e il green pass. Cercate la parola GREEN PASS
    sui siti lavocedelpatriota.it e giorgiameloni.it. E’fondamentale non sottrarre
    voti alla Meloni perchè dall’accozzaglia PD+M5S+CALENDA+FI potrebbe nascere un
    nuovo nefasto governo Draghi. Se poi anche la Meloni si rivelerà uguale agli
    altri allora vuol dire che è giunta l’ora di rispolverare le mazze da baseball.

    Rispondi
    • Stefano says:
      5 mesi fa

      Non è possibile fidarsi della guerrafondaia, forneriana nonché aspeniana ed atlantista nostra signora della Garbatella.

      Rispondi

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