Oggi sono qui con voi per portarvi il saluto e la testimonianza di una parte dell’accademia italiana che in questi tre anni di pandemia si è opposta alle norme inique e discriminatorie adottate dai vari governi che si sono succeduti.
Abbiamo prodotto una copiosa documentazione scientifica di alto valore che è stata elaborata collettivamente da esperti/scienziati riconosciuti a livello internazionale e, soprattutto, privi di conflitti di interesse. Essa si fonda sulle più recenti evidenze, pubblicate in centinaia di lavori scientifici su prestigiose riviste internazionali di medicina.
Tutto questo importante materiale scientifico, e non solo, è ben riassunto e analizzato da Mariano Bizzarri, scienziato oncologo di fama internazionale, Professore Ordinario all’Università di Roma “Sapienza, nel suo recente libro “Covid-19 – Un’epidemia da decodificare. – Tra realtà e disinformazione”, Byoblu Ed. (marzo 2022).
Tra noi accademici ci sono anche persone vaccinate, alcune guarite dalla malattia ma tutti abbiamo da subito richiesto con forza l’abolizione di ogni certificato COVID e delle restrizioni e discriminazioni ad esso legate. Sottolineiamo con forza che l’imposizione di un vaccino sprovvisto delle adeguate garanzie di sicurezza ed efficacia sia una misura non solo sproporzionata rispetto ai benefici che si pretende di ottenere, ma anche lesiva di diritti e libertà fondamentali costituzionalmente garantiti.
A questo riguardo, vogliamo far notare che dati, ormai incontrovertibili e pubblicati sul New England Journal of Medicine, dimostrano che la protezione vaccinale va progressivamente a scemare fino ad annullarsi solo dopo tre mesi dalla somministrazione, arrivando addirittura ad invertirsi tra il settimo e il nono mese: questo vuol dire che il vaccinato diventa più vulnerabile rispetto a virus e malattia. Tale situazione appare dovuta al fatto che a causa delle ripetute vaccinazioni si registra una grave compromissione del sistema immunitario.
Inoltre, pensate che, come ha dichiarato Peter Doshi, uno degli scienziati più autorevoli al mondo, nel Convegno Internazionale POLI-COVID-22, tenutosi a Torino la scorsa settimana:
1) nel novembre 2020, l’amministratore delegato di Moderna dichiarò che i loro risultati “non mostravano che il vaccino a mRna era in grado di proteggere dalla trasmissione del Covid-19 evitando così di infettare gli altri;
2) l’11 dicembre 2020, il memorandum dell’FDA, con cui si approvava la commercializzazione dei vaccini a mRna, ammetteva per iscritto che i dati scientifici disponibili erano limitati e non fornivano informazioni sulla trasmissione del virus da parte di individui che si infettavano nonostante la vaccinazione. Inoltre, in esso era scritto che era sconosciuta l’efficacia di tali vaccini oltre i 2 mesi dall’inoculazione. Infine, si dichiarava che erano evidenti molti eventi avversi con una % che era di circa 1000 volte superiore a tutti gli altri vaccini fino ad allora utilizzati.
Ebbene, nonostante tutto questo che cosa è stato fatto? Dopo solo 3 giorni da quel famoso memorandum, il 14 dicembre 2020 fanno partire la commercializzazione dei vaccini di Pfizer e Moderna, dichiarando che essi sono sicuri ed efficaci!
Ma andiamo avanti!
Si noti che i dati oggi a nostra disposizione dimostrano chiaramente che quei Paesi che hanno fatto ricorso a vaccini tradizionali (col virus inattivato o a base proteica) – come ad esempio Cuba, Venezuela, Vietnam, Iran, e Nicaragua – hanno conseguito risultati nettamente migliori, garantendo una protezione di circa il 90% e assai più duratura nel tempo.
Per non parlare del problema degli effetti e delle reazioni avverse, in cui ci si sta muovendo con dati preoccupanti e in completa assenza di certezze. Basti pensare che un recente studio, eseguito e pubblicato dal MIT di Boston, riscontra che nella fascia under 40 si registra un aumento del 25% circa di eventi cardiaci avversi.
Questa realtà ben documentata a livello internazionale, su cui i mas media mainstream Italiani ignobilmente tacciono, rende evidente che le cosiddette misure di protezione sanitaria che sono state imposte sono inutili, se non addirittura dannose: vi ricordate “tachipirina e vigile attesa”?
E che cosa succede da noi? Purtroppo, esattamente il contrario di ciò che dovrebbe, tant’è che dal marzo di quest’anno è partita la campagna vaccinale per la quarta dose booster per gli immunodepressi. E si pretende, inoltre, di vaccinare anche i guariti i quali, è dimostrato che con l’immunità naturale sviluppata sono ben più protetti dal virus rispetto a tutti gli altri.
Pensate che è stato riconosciuto persino dal capo tecnico della Pfizer, Dr. Ugur Sahin, che la quarta dose, oggi, non serve a nulla: chiederla ancora oggi serve soltanto a svuotare i depositi di quantitativi abnormi di vaccino che sono stati incautamente acquistati con procedure a dir poco oscure.
E che cosa noi dobbiamo sopportare? Che qualche presunto scienziato di regime vada ogni settimana in prima serata TV a propagandare la necessità e le presunte proprietà salvifiche della quarta dose.
Tutto ciò accade mentre il sistema sanitario italiano sta cadendo a pezzi, perché mancano i medici; i migliori scappano; mancano infermieri e personale paramedico; non vengono attivate strutture che sono già pronte perché non si investe e perché anche con il PNRR sono stati comunque ridotti i fondi destinati al sistema sanitario.
Tale situazione non può più essere ulteriormente tollerata e noi docenti universitari contro il “green pass” ci siamo costituiti in un’associazione a difesa del libero pensiero critico e dei valori fondanti della nostra Carta Costituzionale del ’48, contro la deriva autoritaria messa in atto dalle massime istituzioni del nostro Paese prendendo a pretesto prima la pandemia e ora la guerra in Ucraina. Questa associazione si chiama “CosScienzeCritiche”, collabora, assieme ad altre associazioni e movimenti, in difesa della LIBERTÀ di PENSIERO e della RICERCA SCIENTIFICA INDIPENDENTE da conflitti di interesse, contribuendo a far sì che i cittadini italiani possano riconquistare la propria dignità di popolo sovrano come recita l’art. 1 della Costituzione, e quindi i diritti fondamentali, primo fra tutti il diritto al lavoro e alla salute come libera e consapevole scelta terapeutica di ogni individuo.
Va denunciato con forza e sdegno che oggi noi siamo l’unico Paese in Europa dove si continuano a perpetrare imposizioni terapeutiche, discriminazioni e angherie del tutto inutili, superflue e senza nessuna giustificazione scientifica: come quella che, in alcuni casi, impedisce ai famigliari di accedere ad Ospedali o RSA per andare a trovare i propri cari, se non hanno fatto almeno qualche dose di vaccino oltre che un tampone negativo; oppure, l’altra che, nonostante la norma nazionale che impone il reintegro dei sanitari non vaccinati sospesi, in varie regioni viene ancora disattesa con la complicità di alcuni Ordini Professionali.
Allora, ci rendiamo conto che l’emergenza nata con la pandemia da Covid-19 è stata utilizzata come pretesto per giustificare, di fatto, ogni arbitrio pretendendo di basarsi sul possesso di presunte verità scientifiche incontrovertibili.
Ma chi crede di possedere la verità è nemico del dubbio, del dialogo, della discussione, e quindi della Scienza, quella vera!
Stiamo tollerando cose incredibili. Da anni, chi governa sta costruendo una narrativa in cui ci vogliono convincere di una realtà che non esiste. Siamo dinanzi ad una crisi escatologica seria, ad una Umanità che ha perso di vista i principi fondamentali di convivenza civile e, quindi, di Umanità. Bati pensare che tra i farmaci più venduti al mondo ci sono quelli di carattere psichiatrico: antidepressivi, stabilizzatori dell’umore, droghe varie. Tutto ciò è la misura dello stato di salute del popolo occidentale: un popolo malato.
Allora, appare chiaro che il regime con la sua campagna di propaganda sfrutta questa grave crisi di civiltà (che è anche economica) da esso stesso indotta, per comprimere la libertà e i diritti fondamentali delle masse popolari con strategie autoritarie di controllo e vessazione che prendono corpo attraverso una serie di emergenze continuate nel tempo: la pandemia prima, la guerra in Ucraina poi, per proseguire con l’emergenza climatica e la propagandata “transizione ecologica”.
Per il regime, la LIBERTÀ è diventata un lusso che non può essere più consentito alle masse popolari dato che esso è l’incarnazione stessa della visione Umana del mondo che abbiamo ereditato dall’Umanesimo e dal Rinascimento, quel sistema di idee e di modo di vivere che oggi ostacolano l’affermazione di una società globalizzata, tecnologicamente avanzata ma priva di senso etico-morale: il trans-umanesimo.
Noi, figli delle grandi e nobili ideologie che hanno portato all’affermazione delle nostre democrazie occidentali moderne, siamo oggi visti come un ostacolo, un impedimento da rimuovere nell’affermazione del Nuovo Ordine Mondiale basato sulla cibernetica autoritaria e globalizzante – in una logica di compenetrazione tra mondo fisico, digitale e biologico – che trasforma l’uomo umano in uomo macchina per renderlo “ecologicamente sostenibile” e “socialmente compatibile” con la quarta rivoluzione industriale capitalistica promossa dal “World Economic Forum”.
Provate ad immaginare se nel corso dei secoli passati qualcuno, come molti di noi oggi che siamo qui in questa piazza, non si fosse ribellato alla propaganda di regime di allora. Immaginate se il mondo accademico e filosofico/culturale di quei tempi non avesse resistito nella sua battaglia tenace per la difesa del pensiero critico, a favore della libertà e dell’indipendenza della ricerca scientifica e della cultura.
Oggi, saremmo ancora con il Sistema Tolemaico, per cui ci farebbero credere che è il Sole a ruotare attorno alla Terra e non il contrario; Francesco d’Assisi non sarebbe stato ricevuto da Papa Innocenzo III e, forse, oggi, questa meravigliosa città e questa terra gloriosa non sarebbero riconosciute come simbolo e patria a livello mondiale della Pace, della Fratellanza e della Tolleranza. Ma ricordate che, senza LIBERTÀ, la Pace, la Fratellanza e la Tolleranza sono parole vuote, prive di significato.
Allora, concludo rivolgendomi alla Corte Costituzionale del nostro Paese: voi giudici che dovrete pronunciarvi fra pochi giorni riguardo all’obbligo vaccinale, riflettete bene sul testimone culturale e spirituale che ci hanno consegnato Francesco d’Assisi, Niccolò Copernico, Giovanni Keplero, Giordano Bruno, Galileo Galilei e tanti altri campioni di libertà, tolleranza, pace e giustizia.
Non macchiatevi dell’infamia di contraddire il principio basilare del DIRITTO ALLA LIBERA SCELTA TERAPEUTICA CONSAPEVOLE PER OGNI ESSERE UMANO, come sancito dal Codice di Norimberga del 1947, dalla Dichiarazione di Helsinki del 1964 e dalla Convenzione di Oviedo del 1997, recepita in Italia dalla Legge nr.145 del 28 marzo 2001.
* Intervento svolto in Piazza del Comune durante la Manifestazione per la Pace, Assisi 27 Novembre 2022
…e invece, puntualmente, la decisione è stata INCOSTITUZIONALE…
(…non che ci fossero molti dubbi in proposito…)
Francesco F.
Manduria (Ta)
La decisione della Corte diviene giuridicamente irrilevante davanti la magistratura ordinaria per la Caeta di Nizza che è legge di rango superiore
NOI NON DOBBIAMO PIÙ TOLLERARE.
ANZI È ORMAI IL MOMENTO DI IMPEGNARSI A TROVARE LA VIA PER FAR COMPRENDERE AL POPOLO ITALIANO LA VERITÀ
Contro la sentenza della Corte si promuova inoltre ricorso davanti alla Corte Europa.
Queste sono solo le misure di stretta necessità
Occorrerà pensare infatti al rinvio a giudizio di TUTTI i soggetti di qualsiasi rango, che hanno INTENZIONALMENTE collaborato alla agenda del World Economic Forum.
CARTA DI NIZZA. Scusate