La I. Conferenza nazionale per delegati di Liberiamo l’Italia svoltasi sabato 28 novembre ha approvato all’unanimità la risoluzione che segue.
La Conferenza nazionale di Lit, a fronte del disastro provocato dalla lunga stagione dell’austerità, fa propria la proposta di ritornare al Sistema Sanitario Nazionale così come sancito dalla legge 833/78.
Non si affronta la profonda inadeguatezza della sanità pubblica, messa in luce dall’attuale epidemia, senza un radicale ripensamento dell’intero sistema.
Ci riferiamo alla legge 833/78 perché basata sul principio dell’universalità dell’assistenza sanitaria senza vincoli finanziari di sorta. Un principio stravolto dai successivi interventi legislativi – in particolare il Dlgs 502/92 e la L. 229/99 – che hanno concretizzato l’aziendalizzazione della sanità.
Queste leggi, giustificate con l’intento di contenere il forte aumento della spesa, hanno finito per stravolgere l’idea di fondo della Riforma del 1978, quella di porre la salute dell’individuo e della collettività al di sopra di qualsiasi valutazione economica.
La Legge 833 affidava l’organizzazione della sanità ai Comuni, che la gestivano tramite le Usl, salvo i casi in cui apposite norme di legge non riservassero competenze specifiche alle Regioni o allo Stato. Pur se spesso condizionato da potenti spinte clientelari, quel sistema è stato oggi sostituito da un altro assai peggiore. Mentre clientelismo ed affarismo sono comunque rimasti, l’introduzione del vincolo di bilancio nella gestione della sanità ha determinato la forte limitazione del diritto alle cure, ancor prima che quello stesso principio acquisisse addirittura rango costituzionale con la modifica dell’art. 81 della Costituzione.
Considerata la sua portata politica e sociale, nel quadro della lotta per la riconquista della sovranità, senza la quale sarebbe illusorio pensare di poter fermare la progressiva privatizzazione del settore, la Conferenza nazionale di Lit assume la questione come centrale, impegnando il prossimo Coordinamento nazionale a studiare, in rapporto con le altre forze del sovranismo democratico, le iniziative più idonee a sviluppare una battaglia per tornare ai principi ed alle norme della Riforma sanitaria del 1978.