Circola in rete la notizia della nascita di un gruppo che si definisce Autoconvocati di Liberiamo l’Italia. In merito il Coordinamento nazionale di Liberiamo l’Italia ha approvato all’unanimità il seguente comunicato.
Da alcuni giorni circolano in rete notizie e comunicati critici sugli scopi dell’assemblea che il coordinamento nazionale di Liberiamo l’Italia ha convocato a Roma il prossimo 7 dicembre. Si tratta, per certi aspetti, della riproduzione delle polemiche diffuse da alcuni alla vigilia del 12 ottobre. Polemiche che descrivevano come sicuramente fallimentare quella manifestazione, salvo poi doversi rimangiare tutto il giorno del suo svolgimento.
Poiché su questi temi c’è chi vuol fare confusione, e considerato che alcuni hanno ritenuto di “autoconvocare” un incontro del Lazio, negando la legittimità non solo del coordinamento nazionale ma pure quella della riunione regionale tenutasi regolarmente a Roma il 21 novembre scorso, siamo obbligati ad alcuni chiarimenti.
Premessa
a) Le persone che hanno lavorato nel comitato nazionale di coordinamento hanno preso tutte le decisioni organizzative adottando il “metodo del consenso”: si lavora fino a trovare una soluzione soddisfacente per tutti. Questo metodo, sebbene faticoso, è il più democratico ed efficace possibile per costruire insieme qualcosa di serio e duraturo. Per funzionare, ha bisogno di una buona capacità di ascolto da parte dei partecipanti, di fiducia reciproca, di assoluto rispetto verso tutti gli altri membri, e della capacità di anteporre gli interessi della comunità rispetto ai propri obiettivi personali.
I fatti
b) Solo dopo ripetuti episodi incresciosi, nei quali Luca Massimo Climati, con modi villani e maleducati, ha lanciato attacchi personali e offese gratuite nei confronti di numerosi membri del comitato, commessi perfino nella forma pubblica e scritta sui social, il coordinamento ha approvato all’unanimità una mozione di biasimo nei confronti dello stesso, a salvaguardia della serenità di tutti, che è indispensabile al successo della nostra sfida. Non un’esclusione, dunque, ma un doveroso richiamo, destinato peraltro originariamente a rimanere riservato (interno al comitato).
c) È dopo questo intervento che Luca Massimo Climati, trascorso poco tempo, si è dimesso dal comitato, seguito da Anselmo Cioffi, entrambi per decisione spontanea. E da allora hanno iniziato insieme a criticare pubblicamente l’azione del coordinamento con il quale avevano collaborato fino al giorno prima, usando tentativi strumentali di delegittimarlo, e lanciando inoltre una “autoconvocazione” decisamente poco chiara, nella quale ci si dichiara non scissionisti, ma di fatto ci si separa.
Le nostre considerazioni
1) Per quanto ci risulta dalle dichiarazioni degli stessi “autoconvocati” non è in corso nessuna scissione. Ci sono invece un attacco retrospettivo al concetto di patriottismo democratico e costituzionale (il rifiuto di ogni riferimento al Cln), la riproposizione di una sorta di “grillismo prima maniera” che non fa i conti con i suoi perversi risultati, una critica sui tempi scelti, infine il tentativo demagogico di delegittimazione del coordinamento nazionale.
2) Pur non condividendole affatto, queste critiche sono pienamente legittime. Il processo costituente è assolutamente aperto e democratico, ed ogni posizione avrà diritto di parola a partire dall’assemblea del 7 dicembre.
3) L’attuale coordinamento nazionale è solo provvisorio. Esso è nato per organizzare al meglio la manifestazione del 12 ottobre e, dopo di essa, l’assemblea di dicembre. Senza un coordinamento non ci sarebbe stata né la manifestazione, né l’assemblea. Non si può fare finta di non saperlo. L’attacco alla sua legittimità è dunque del tutto strumentale.
4) E’ naturale che in una fase costituente si manifestino delle divergenze. Ed ogni attivista di Liberiamo l’Italia avrà il diritto/dovere di portare il proprio contributo di idee e proposte. E’ questa una caratteristica del progetto che stiamo lanciando, tant’è che i documenti presentati per l’assemblea nazionale sono solo una base di discussione, sulla quale i Comitati Popolari Territoriali si confronteranno nei prossimi mesi. Non ci sono dunque né “recinti”, né “volontà di manipolare i processi decisionali”, né accelerazioni “verso l’ennesimo partitino”. Anche se riteniamo sbagliate e talvolta assurde queste accuse, chi le formula avrà tutto il diritto di sostenerle. Quel che invece non possiamo in alcun modo accettare è la distruttività di uno sfrenato egocentrismo che già tanti danni ha fatto in passato. Quell’egotismo così diffuso nella nostra società, così presente nel dibattito pubblico in generale, non avrà spazio in Liberiamo l’Italia. Su questo, a tutela di un processo costituente che sta già coinvolgendo le energie creative di tantissime persone, saremo assolutamente fermi e rigorosi.
Coordinamento nazionale Liberiamo l’Italia
27 novembre 2019
Quando si mischia il personalismo con il pluralismo nasce confusione delusioni e stanchezza, solo.per accelerare dei processi che hanno il loro tempo naturale e che vanno centellinare con sobrietà chiarezza e fratellanza.
Non dimentichiamo che il gruppo promotore è riuscito, con l’aiuto di tutti il 12 ottobre circa 3000 persone. Ol gruppo promotore deve rimanere in forma civica e democratica e sanare subito le discrasie nate. Parlare coniugare gli sxopo per cosa è nato
Il 6 e il 7 verranno persone già sofferenti e deluse non è il momento di creare divisioni. Un pace in terra agli uomini e donne di buona volontà auguro a tutti voi e.se.qualcino.si è fatto debiti con la bocca ritorni sui suoi passi e torni a.operare nel rispetto di quelle figure presenti del 12 ottobre che hanno messo la faccia
Soce andrebbe il Popolo se hanno sentito Voi dove andranno? Coloro che si sono allontanati provvisoriamente.invito a ritornare
Chiudo con chi mette mano all’ aratro e torna indietro non è degno di essere
Sono convinto.che i due noni provvisoriamente allontanati mettano un punto la gente ha bisogno di voi tutti.
Gentile Michele,
ha ragione quando dice che senza il Comitato promotore della manifestazione del 12 ottobre, non ci sarebbe stata nessuna manifestazione. Senza lo stesso organismo, che arriva dimissionario all’assemblea del 7 dicembre, non si avrebbe alcuna continuità, ma dispersione delle bellissime forze sprigionatesi il 12 ottobbre. Solo nessuno ha “allantonato” nessuno. Ci sono state due dimissioni. Nel testo è tutto spiegato chiaramente.
Ma siete sicuri che questo tipo di accuse non siano controproducenti? Meno male che arrivate DIMISSIONARI al 7 Dicembre! E scrivete che il 21 si è tenuta un’assemblea, di cui però non ci trovo da nessuna parte prove, né foto, né video, né resoconti. Segreto di Stato? E solo quella era legittimata? Tutti gli altri devono seguire come pecore? Quanti erano i presenti? Pure quello è un segreto di Stato?
Non mi sembra che gli autoconvocati abbiano diffuso scritti denigratori per dissuadere le persone dal recarsi il 21 a quell’ assemblea, nonostante sia stata annunciata ben dopo quella del 30 Novembre, che è Sabato, non feriale, e con solo pochi giorni di preavviso.Mentre quella del 30 è stata annunciata con largo anticipo.. Era convocata dall’alto una settimana prima in un giorno feriale, ma era l’unica legittima. Più che liberiamo l’Italia sembra Forza Italia.
Devo poi sottolineare la gravità del riferimento al GRILLISMO di prima maniera, ossia cosa? I valori fondanti del Movimento 5 Stelle originario, del tutto in contrasto con quelli del Blog delle Stelle Partito di Governo che tutti li ha distorti e rinnegati, non hanno avuto alcuna nefasta conseguenza: infatti non sono stati messi in pratica e seguiti, bensì abbandonati del tutto, ed è questo tradimento di tali valori ad aver portato conseguenze nefaste. In più, dato che un numero consistente di ex attivisti, ex candidati, ex portavoce, ex elettori 5 Stelle, erano alla manifestazione del 12 ottobre a Roma, proprio per difendere quei valori e quel progetto politico che parlava di recupero della Sovranità su tutti i fronti, e si tratta di una percentuale non indifferente, questo comunicato li allontana alla velocità della luce da Liberiamo L’Italia, e vi rendete conto che questo è un danno gravissimo per tutti. Sarebbe corretto che chi ha reso pubblico un comunicato così pericoloso e non rispondente al sentire di coloro che hanno fatto sacrifici per venire a Roma il 12 Ottobre, chi ha scritto e approvato tale comunicato, si firmi con nome e cognome, invece di celarsi dietro la comoda sigla di Comitato Nazionale. Noi ci siamo firmati tutti con nome e cognome e luogo di residenza. Mi aspetto che ognuno si prenda le sue responsabilità.
Mentre raccoglievamo le firme per uscire dall’Euro, al freddo sotto neve e pioggia, per mesi, mentre denunciavamo le bombe Nato, mentre tanti anni fa organizzavamo riunioni sul Mes, sul Ttip, “noi grillini prima maniera”, mentre svegliavamo i cittadini, tutte battaglie tradite dal Partito di Di Maio e baby Casaleggio ora al Governo, mentre preparavamo le coscienze della gente spiegando che è possibile e magari indispensabile uscire da Euro e UE e dslla dittatura finanziaria ordoliberista, già stendevamo il tappeto rosso al Movimento Liberiamo L’Italia. Dunque invito chi ha parlato di “Grillismo” per definire le nostre sacrosante battaglie per la sovranità e la tutela dei Beni Pubblici, a farci sapere chi è e a non nascondere il suo nome. Basta con i sotterfugi di chi tira il sasso e nasconde la mano!