Vi siete resi conto chi sono i lavoratori, e quali settori sociali, in questo momento in cui siete eposti e minacciati dal contagio, stanno lavorando senza sosta h 24, facendo turni di lavoro massacranti e interminabili senza chiedere nulla, ma, anzi, sforzandosi di dare il massimo delle energie e delle competenze umane e professionali per tutelare la vostra salute e quella di tutti i cittadini italiani?
Sono i medici, gli infermieri, i tecnici, e i biologi di laboratorio del Servizio Sanitario Nazionale. E poi ancora i settori delle forze dell’ordine, i vigili del fuoco, la protezione civile.
Cioè lo STATO.
Il settore del pubblico impiego. Quello che da sempre, e soprattutto in questi ultimi anni di crisi, è continuamente oggetto di campagne denigratorie e diffamatorie.
L’intero settore pubblico è al servizio della cura e protezione della vostra vita e quella dei vostri figli. Già, proprio quello sprecone, fannullone, irresponsabile e incapace del mondo dei furbetti del cartellino.
Quello che ha riempito i talk show e i media in questi anni per giustificare le politiche di tagli che hanno smantellato il sistema sanitario, decimandolo, e che proprio ora, nonostante una insopportabile carenza di organico e al di sopra delle forze, sta lavorando per difendere la vostra vita.
È proprio il sistema pubblico, quello dei “nullafacenti” che sta lavorando sul fronte senza neanche mascherine e guanti, rischiando la propria vita, per difendere la vostra.
Dov’è finito il sistema privato?
Quello efficiente dove tutto funziona, osannato e incensato dai manager dei governi tecnici che con i loro tagli avrebbero risanato l’economia e il pubblico impiego?
Ricordatevi di questa esperienza e di tutti questi cittadini lavoratori che stanno lavorando gratis per voi quando, grazie al loro coraggio e dedizione, l’emergenza sarà finita e, di nuovo, come corvi, vi verranno a raccontare che lo stato non serve a nulla e va ridotto. Anzi, possibilmente eliminato.
Ricordatevelo.
* Maria Luciana Favorito è membro del Comitato Popolare Territoriale di Foligno
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