Il Coordinamento Nazionale NO Mes, composto da tutte le forze, le associazioni ed i cittadini contrari al MES (Meccanismo Europeo di Stabilità), considerata l’estrema incertezza e le preoccupazioni dell’opinione pubblica per l’emergenza coronavirus, ha ritenuto di rinviare l’assemblea prevista per il 7 marzo p.v. in Roma, all’hotel Massimo d’Azeglio.
Tuttavia, il Coordinamento ritiene indispensabile sottolineare di fronte al Paese i pericoli che, in queste circostanze, possono minacciare l’assetto costituzionale, le libertà civili ed i diritti sociali.
Ora più che mai, il popolo deve far sentire la sua voce sulle questioni decisive della vita democratica del Paese.
Per questo motivo essenziale il Coordinamento ha deciso di effettuare comunque una diretta streaming con l’obiettivo di costruire un presidio di vigilanza democratica nazionale.
Lo streaming avverrà il giorno 7 marzo p.v a partire dalle ore 16,00 sui canali Byoblu e PandoraTv, la pagina Facebook Blocca il contagio.
Roma, 4 marzo 2020
Fonte: bloccailcontagio.it
Grazie per l’informazione… Parteciperò alla diretta streaming!!!
Gia’ parlato con il Professor Nino Galloni, sia noi di The WALK of CHANGE, e nella mia persona di Andrea Libero Gioia che Alba Mediterranea con Orazio Fergnani e Giorgio Vitali, ci siamo resi disponibili alla partecipazione e al nostro intervento in contributo, all’evento STREAMING, anche secondo noi IMPORTANTISSIMO in questo triste momento storico per evitare con ogni mezzo l’arrivo del MES, vera e propria arma di SCHIAVITU’ dei POPOLI tramite il DEBITO.
Attendiamo vostro riscontro e chiamata alla Nostra Partecipazione per il giorno 7 Marzo 2020 con orario e location per incontro.
È fondamenta che tutta la popolazione sappia la catastrofe inimmaginabile sino dalla seconda guerra mondiale, che il governo potrebbe accettare accada con la firma del MES e ciò nonostante il parlamento abbia dato esplicito mandato al governo di astenersi dal firmare tale accettazione suicida per i beni ed il futuro degli italiani.
L’impegno a pagare con i nostri soldi oltre 125 miliardi di euro in breve tempo al MES dal quale non potremmo riavere nulla essendo i possibili “aiuti” sotto forma di prestiti gravati da interessi ai soli stati in difficoltà ma con disavanzo inferiore al 60% mentre l’Italia è al 134% e salvo la RISTRUTTURAZIONE del debito pubblico cioè la cessione dei nostri beni, pubblici e privati. Ricordiamo che siamo da tempo in difficoltà e ci stiamo inabissando con l’emergenza virus a cui corrisponderà presto l’automazione speculazione dello spread che i genererà l’ulteriore impossibilità ad accedere al rinnovo delle scadenze periodiche sul debito pubblico che si determinerà con la mancanza di sottoscrittori, e conseguente impossibilità al pagamento degli stipendi dii statali, pensioni, e di tutta la macchina del nostri stato come ospedali, farmceutica, eccetera. Il fallimento voluto dello Stato e la svendita di tutte le sue ricchezze pagate da sempre dagli italiani ai quali non resterà più nulla.
Opposizioni a questo scempio pazzesco. Vigilia mi affinché non ci mandino in rovina totale. Non saranno necessarie le armi per portarci tale rovina. Basterà l’accettazione al MES i cui dirigenti, pazzesco, non rendono conto a nessuna autorità per alcun motivo del loro operato. Il MES è un organismo autonomo dalla UE e non c’entra nulla con l’obbligatorietà UE ma di fatto servirà solo ad affossare litalia per sempre e dare I nostri soldi alle banche ed alle economie dell’asse franco – tedesco.
Le persone comuni come me, che siamo tantissime, hanno piena stima in quelle 16 persone iscritte a parlare il 7 Marzo, da Paolo Maddalena, Galloni, Diego Fusaro, Luciano Caracciolo, Guido Grossi, la Forcheri, Giulietto Chiesa, Pasquinelli… Senza di Voi! Non siamo niente per loro, non ce la facciamo.
Cordiali Saluti. Danilo
Grazie di cuore per l’ informazione a tutti voi.
Parteciperò alla diretta streaming!!
Parafrasando Mazzini “ora o mai più”, occorre agire per non piangere l’occasione perduta e in barba ai tanti illegittimi “Dpcm” di Giuseppe Conte, bisogna scendere in piazza. Uno stato vivo che emana una fiamma ardente, espressione liberale di amor di patria, non può rimanere inerme. Dopo la ratifica del mes ci rimarrebbe solo il rammarico è l’amarezza per non aver agito.