
Neppure in guerra sotto i bombardamenti l’Italia aveva chiuso i battenti. Ora siamo tutti in quarantena, ognuno agli arresti domiciliari, salvo l’obbligo di lavoro nelle fabbriche o per le consegne delivery, perché tanto in quei casi, il “virus capitalista” non oltrepassa i cancelli in ossequio ai guadagni né infetta i riders-virusimmuni.
E fra mille incongruenze, con un decreto al giorno (che leva il virus di torno) Conte & Co. completamente persa la testa, lasciano al libero arbitrio nell’interpretazione della norma prefetti e sbirri vari all’uopo sguinzagliati.
Ed ecco che dei vecchietti che giocano a carte vengono denunciati, così come le prostitute che devono pur guadagnarsi il pane in qualche modo (o lo Stato le tutelerà?), chi va a comprarsi le sigarette (ma perché allora i tabaccai sono aperti?) due fidanzatini, chi fa una passeggiata (ma dice che passeggiare si può!?!?), mentre invece milionari come Berlusconi o Ronaldo, per evitare il coprifuoco, sono scappati all’estero.
Dopo chilometri di pellicole di hollywoodiana memoria su epidemie, guerre batteriologiche e virus fuoriusciti dai laboratori che annientano l’umanità, sembrano tutti impazziti.
Dal Palazzo ognuno dice la sua, lancia il proprio allarme, la politica catastrofista non sa che pesci pigliare, i virologi sono spaccati come una mela, per alcuni moriremo tutti, altri invitano alla calma.
Abbiamo così che mentre le regioni a trazione leghista nel loro genetico securitarismo insistono sulla stretta e vogliono e otterranno di chiudere financo i parchi (già stasera), Confindustria vuole tutti a lavoro – lasciando in fabbrica senza mascherina i metalmeccanici che intanto protestano in mezza Italia (e mentre Conte promette di inviarle nei prossimi giorni…. per le statistiche sono tutti “immuni” dato che gli operai non godono del privilegio del tampone) – , i media si scandalizzano per chi la passeggiata la fa a mare, mentre… le chiese riaprono.
Se questa prova di forza del governo — assurda e a mio avviso ingiustificata, le cui palesi contraddizioni sembrano suggerire che forse no, non c’è bisogno di mettere in quarantena una nazione intera — , non è una sospensione dello Stato di diritto, non saprei come altro possa essere definita.
Da profana, senza essere medico, sul sito del governo leggo che in base all’aggiornamento di oggi alle 18:00 a fronte di 14955 positivi, sono morte 1266 persone e ne sono guarite 1439.
Sullo stesso sito seguendo i link agli approfondimenti allegati sui dati della semplice influenza, leggo: «È grazie a queste metodologie che si arriva ad attribuire mediamente 8mila decessi per influenza e le sue complicanze ogni anno in Italia».
Mediamente 8mila decessi all’anno per semplice influenza!
Per il covid-19 ad oggi siamo a 1266 decessi.
Che per caso tocca denunciare alla corte internazionale dell’Aja i governi per strage da influenza del popolo italiano?
Oppure apriamo gli occhi e facciamo i conti con i maledetti e indiscriminati tagli fatti nei 20 anni di euro e di Ue alla sanità pubblica (e a tutto ciò che pubblico era)?
Perché se bisogna evitare il contagio ad ogni costo è proprio per non affollare i reparti privi di posti letto da decenni.
Ci sarebbe stata la serrata se avessimo avuto 28 mila posti letto solo in rianimazione come in Germania? (L’Italia ne ha 5 mila).
Ma poi, a fronte dei decessi da “infezioni ospedaliere” che facciamo? Siamo arrivati ai 50 mila morti per queste infezioni, saranno meno contagiose del covid-19, ma 50 mila morti sono 50 mila morti! E qual è il provvedimento in proposito? Tranquilli, hanno tagliato anche le pulizie e i servizi di sanificazione ospedaliera, in questi anni!
Ma tralasciamo tutto ciò.
Come si dice: Ha da passà ‘a nuttata
Il punto è: poi?
La crisi economica che si annuncia farà più morti del virus.
E ciò che si profila all’orizzonte è che nel marasma ci saranno i salvati e i condannati.
Inutile dire che chi lavora nel settore pubblico sarà tutelato. Ed è giusto che lo sia, protestino magari per le ferie forzate!
Troverà lo Stato strumenti adeguati per tutto il popolo lavoratore?
Che ne sarà delle Partite Iva? Dei lavoratori a nero? Dei lavoratori autonomi, occasionali, precari, dei piccoli imprenditori e tutto il variegato mondo del lavoro non dipendente?
Stiamo parlando di milioni di cittadini già impoveriti dalle misure degli ultimi anni e che dalla sera alla mattina si sono trovati, obtorto collo, a chiudere i battenti o senza reddito.
Al di là delle bollette, dei mutui, delle tasse, degli affitti, chi per diversi giorni non incasserà nulla, qualcuno mi sa spiegare cosa e come mangerà?
Nulla sarà come prima, esattamente come succede con la guerra. Certo, dopo la guerra viene la pace. Che non sia un deserto dipenderà solo da noi, dal nostro risveglio, dalla volontà di noi cittadini di non restare in ginocchio.
Tutto questo ci fa riflettere.
Angosciante è abbastanza condivisibile ma che cosa potremmo fare?
Incazzarci una volta per tutte, poi farci passare l’incazzatura organizzarci per bene tutti insieme (rossi,neri,gialli,azzurri ,verdi e bianchi) dipendenti e partite iva e scendere in piazza a milioni, a quel punto voglio vedere…