Mentre cresce la campagna di terrorismo sanitario, si svolgerà a Roma il 10 ottobre (ore14:00 P.zza San Giovanni) la Marcia della Liberazione. Posta la contestazione dello stato d’emergenza permanente, il Comitato promotore vuole tuttavia una mobilitazione che ponga al centro “il Lavoro, il Reddito, la Sovranità e la Democrazia”. Già da queste quattro parole d’ordine si capisce che non sarà una manifestazione “no mask”.
Anzitutto quindi i diritti sociali, la fine del neoliberismo e lo sganciamento dall’Unione europea. E’ in questo quadro che sono importanti la difesa delle libertà individuali, del costituzionale diritto alla libertà di scelta terapeutica, il rifiuto dei trattamenti sanitari obbligatori, la contestazione del regime di censura dell’informazione.
Allo scopo di fare chiarezza e di prendere le distanze dai cosiddetti “Gilet Arancioni” di Pappalardo e dalla manifestazione romana del 5 settembre a Piazza Bocca della verità (manipolata brutalmente da Forza Nuova), il Comitato Promotore della Marcia della Liberazione ha diffuso il seguente comunicato:
UNITA’ PER COSA? CON CHI?
Il 10 ottobre, data della giornata della Marcia della Liberazione, si avvicina.
L’iniziativa è nata dalla comune volontà di cittadini, lavoratori, categorie professionali e organizzazioni politiche patriottiche, di far confluire in un unico fiume i tanti rivoli della protesta sociale. Solo un risveglio consapevole e determinato della maggioranza del popolo può evitare la catastrofe del nostro Paese, prigioniero non solo della gabbia d’acciaio dell’Unione europea ma pure di uno Stato d’emergenza che continua a perdurare e a paralizzare il tessuto economico, psicologico e sociale.
Nessuno come noi ha lavorato in questi mesi per favorire la più ampia unità popolare contro le classi dirigenti neoliberiste. Vogliamo sì l’unità ma l’unità per noi non è un’ammucchiata senza né capo né coda.
Non abbiamo nulla a che fare con chi disconosce lo spirito e i valori della Costituzione, tra cui i principi sacri della sovranità popolare, della democrazia, dell’uguaglianza, della dignità e della giustizia sociale, della fratellanza e cooperazione tra i popoli.
Non vogliamo quindi confonderci con forze antidemocratiche che vorrebbero sostituire l’attuale dittatura neoliberista con un’altra, e neanche con picareschi arruffapopolo dalla oscure finalità. No, non lo faremo.
La Marcia della Liberazione ha una piattaforma, ha degli obbiettivi, essa è aperta a chiunque li condivida con spirito sincero, quale che sia la sua appartenenza politica, partitica o associativa.
Vi aspettiamo dunque il 10 ottobre a Piazza san Giovanni a Roma.
Facciamo tutti assieme un altro passo verso l’attuazione della Costituzione e verso la liberazione.
Il Comitato organizzatore della Marcia della Liberazione
23 settembre 2020