Il Manifesto
Il Fronte del Dissenso è un movimento confederativo unitario, che al fine di contribuire al superamento della frammentazione delle forze antisistema, unisce cittadini, movimenti, associazioni, comitati di scopo, sindacati e partiti, concordi sulla necessità di attuare la Costituzione del 48, rivalutando i suoi principi di giustizia sociale, di libertà, di emancipazione, di democrazia e di sovranità popolare, nazionale e monetaria.
Il Fronte stimola, organizza e coordina le diverse lotte di resistenza popolare, sempre in forme pacifiche e all’insegna della resistenza costituzionale, opponendosi al tentativo delle élite mondialiste di edificare una nuova tirannia tecnocratica e neoliberista che implica l’eliminazione delle identità dei popoli e delle nazioni, oltre allo smantellamento dei diritti sociali e delle libertà personali.
Il Fronte condanna l’uso strumentale del Sars CoV-2, grimaldello per giustificare l’avvio di una ‘distruzione creativa’ tesa a realizzare un sistema economico di impoverimento di grandi masse di popolazione attraverso la competizione selvaggia e generando austerità permanente.
Il Fronte difende i principi dell’inviolabilità del corpo e della libera scelta terapeutica. Il Fronte sostiene e condivide le battaglie dei movimenti No 5G che rivendicano il principio precauzionale che in assenza di studi certi sugli effetti, non si prosegua con l’applicazione e la diffusione di tale tecnologia.
Il Fronte respinge le mire di un potere che punta a distruggere gli individui, magari per consegnarne anima e corpo agli interessi delle multinazionali. Il Fronte del Dissenso, riconoscendosi in quanto previsto dall’Art. 32 della Costituzione – oggi rigorosamente distorto dalla narrazione dominante sulla epidemia – rigetta quindi tutte le misure governative tendenti a limitare le libertà individuali e collettive.
Il Fronte del Dissenso dichiara il proprio attaccamento alla Patria e si impegna alla modifica dello status quo, e a tal fine include chiunque condivida queste premesse, quale che sia la sua fede politica e/o religiosa, rifiuta la classificazione destra-centro-sinistra, diventata da tempo un’arma dell’élite per tenere divise e soggiogate le classi popolari, spingendole sempre più verso l’omologazione alienante e la subalternità sociale.
Il Fronte non intende pregiudicare l’autonomia dei cittadini e degli organismi che ne fanno parte. Ognuno di questi, a prescindere dalla rilevanza di carattere nazionale o locale, è impegnato a cooperare in armonia e a sostenere le eventuali iniziative collegialmente condivise. Ognuno dei soggetti componenti il Fronte è impegnato a sostenere nella pratica e sui social le iniziative e le battaglie del Fronte.
Funzionamento
1. Il Fronte del Dissenso si struttura a livello nazionale, promuovendo e sviluppando la sua attività su base regionale, attraverso coordinamenti inclusivi di tutte le realtà organizzate che vi aderiscono. Il Coordinamento Nazionale (CN), composto in base alle norme di cui all’art.3, operando attraverso i suoi organi esecutivi, stabilisce le direttive generali, decide le campagne nazionali, coordina e guida l’azione sul territorio nazionale. Le decisioni del Coordinamento Nazionale sono vincolanti per i membri se approvate da almeno due terzi dei presenti, salvo casi specificamente concordati.
2. Il CN tiene un registro aggiornato delle associazioni aderenti, dal quale risulti la presenza territoriale delle stesse. Questo strumento ha il triplice obiettivo di: a) censire le forze reali del Fronte, b) coadiuvare la formazione dei coordinamenti regionali, c) fornire la base per la composizione del CN secondo quanto previsto dall’art. 3.
3. Il CN è composto sia da rappresentanti eletti dai coordinamenti regionali, ove effettivamente esistenti (nella misura di uno per Regione), che da membri indicati dalle associazioni aderenti al Fronte. Queste ultime hanno diritto di designare un componente del CN se presenti in un massimo di 2 regioni, 2 componenti se presenti in almeno 3 regioni e non più di 7, 3 componenti se presenti in 8 o più regioni.
4. Il Coordinamento Nazionale, al fine di rendere più efficace e puntuale la propria azione, si dota di 4 commissioni: Medico-scientifica, Legale, Organizzazione, Comunicazione. Ciascuna di queste commissioni – rigorosamente composte da persone aderenti al Fronte – elegge un proprio coordinatore. Tutte le associazioni aderenti al Fronte hanno diritto di nominare un proprio rappresentante in ognuna delle 4 commissioni nazionali previste.
5. Il Coordinamento Nazionale del Fronte si riunisce de visu almeno tre volte all’anno, per via telematica almeno una volta al mese.
6. Il CN, in previsione dell’ingresso nel Fronte di nuove realtà, sia associative che territoriali, deve procedere (in base a quanto previsto dall’art. 3) all’integrazione di rappresentanti di queste ultime nel coordinamento stesso, nonché nelle commissioni di cui all’art. 4. La cooptazione di questi rappresentanti deve sempre essere approvata con una maggioranza minima dei due terzi.
7. Il CN, allo scopo di dare esecuzione alle proprie decisioni, elegge un Comitato Esecutivo Nazionale (CEN) formato da sette persone, che viene delegato ad assumere l’onere di coordinare, governare e rappresentare esternamente il Fronte. Tre di questi componenti – quelli maggiormente preposti alle funzioni di coordinamento, rapporti con altri soggetti e rappresentanza esterna – vengono proposti dai membri del CN. Gli altri quattro vengono invece indicati dalle rispettive commissioni, coincidendo di fatto con i coordinatori delle stesse. Il CEN resta in carica per 12 mesi, potendo essere confermato dal CN per altri 2 mandati. Il CEN può essere rimosso dal CN su proposta di almeno 5 sigle aderenti, in rappresentanza di almeno 3 regioni, per gravi motivi, a maggioranza di 2/3 degli aventi diritto di voto.
8. Al fine di sostenere la propria struttura ed attività, il CN promuove le necessarie attività di autofinanziamento ed elegge al proprio interno un Tesoriere.
9. Allo scopo di rendere fluide e funzionali le proprie comunicazioni interne la chat del CN è riservata alle sole informazioni di servizio.
Osservazioni e domande: 1.come intende il CN presentarsi al popolo italiano perché sia informato della sua istituzione e scopi? Non ritengo sia sufficiente una diffusione della istituzione del CN via web; 2. Come intende il CN rendersi presente nella quotidianità della popolazione i per rappresentare quella positività che si opponga alla presenza negativa del regime nella quotidianità della popolazione? 3. Non ritiene il CN che oltre le rappresentanze regionali, sia necessario promuovere rappresentanze locali in modo da poter essere di supporto continuato alla popolazione?
Buongiorno Lidia,
questo movimento spontaneo, per come lo sento io, non ha la vocazione a divenire un bel Partito di tutti noi. Piuttosto lo immagino come una vera famiglia con alcuni figli (futuri Partiti di nuova generazione) dotati di un’ anima in grado di promuovere una dialettica vera.
Questo potrà accadere nella misura in cui sia avvenuto un salto di qualità in coloro che andranno a dirigere questi nuovi partiti, fondati su valori veri, con spirito di cooperazione e di rispetto per le altre posizioni e non di competizione.
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