Ferrovieri per la Costituzione è un collettivo indipendente di ferrovieri del nord-est, in contatto con molte altre realtà, preoccupato della deriva antidemocratica dei “governi delle emergenze”. Siamo mossi da una comune sensibilità a difesa e per l’attuazione della nostra Carta Costituzionale. Ci siamo compattati in seguito alla infausta introduzione della certificazione verde sui luoghi di lavoro e ci ritroviamo, dal 15 ottobre, in assenza “ingiustificata” non retribuita poiché non possiamo avallare una misura vessatoria come quella costituita da un lasciapassare in ambito lavorativo.
Siamo contrari allo strumento discriminatorio del green pass che, a nostro avviso, ha fini politici e non sanitari e che sottende preoccupanti (potenziali) sviluppi futuri.
Siamo solidali con tutti i lavoratori e gli studenti che non possono esercitare dei diritti naturali, costituzionalmente riconosciuti, per l’imposizione di questa odiosa certificazione. Siamo per una pacifica opposizione – a norma di legge – a un decreto che riteniamo ricattatorio e iniquo in una Repubblica democratica fondata sul lavoro.
In vista del termine ultimo di conversione in legge del famigerato DL 127 (il 20/11), pensiamo che il più coerente ed efficace strumento di contrasto sia – per tutti – quello di non munirsi o non esibire la certificazione verde (almeno) nella settimana che va dal 14 al 20 novembre, per non doverlo poi fare per sempre.
FplC, 10 novembre 2021
Ferrovieri per la Costituzione ferrovieriperlacostituzione@protonmail.com
E qui si rivedrà purtroppo la mancanza di un coordinamento nazionale di tutti i movimenti di opposizione a questo non governo che già da tempo è in toto un regime. Tante volte annunciato, anche con nomi differenti, mai attuato. Solo un autorevole coordinamento o comitato nazionale avrebbe potuto ( ahimé devo usare il passato) sia unificare e indirizzare la lotta contro il regime per assicurarne l’efficacia, sia offrire almeno un orientamento alla popolazione da una fonte riconoscibile pienamente costituzionale.
Purtroppo non si sa cosa stiano facendo, si comportano come se fossero in clandestinità, non comunicano.
Le persone aspettano le loro mosse perdendo tempo prezioso.