Il governo Draghi annuncia che inasprirà le già gravissime misure di repressione e segregazione sociale verso milioni di cittadini che legittimamente hanno deciso di non vaccinarsi. Ecco quindi le prescrizioni del Ministero degli interni (divieto di manifestazioni e cortei) che preludono ad una più vasta repressione del dissenso.
In nome del “Grande Reset” e del PNRR, ubbidendo ai poteri forti e all’eurocrazia, il governo Draghi, per tappe progressive, sta attuando un vero e proprio colpo di stato, con l’obbiettivo di rimpiazzare la democrazia costituzionale con uno stato digitale di polizia.
In questa drammatica situazione il movimento contro il “green pass”, la sola forza d’opposizione contro la nascente dittatura, ha enormi responsabilità storiche. Il nostro movimento, se non vuole fare la fine dei Gilet Gialli, deve fare quattro passi avanti: 1) sconfiggere gli atteggiamenti divisivi: ci vuole la massima unità; 2) superare lo spontaneismo sgangherato: c’è bisogno di un’efficace e capillare organizzazione; 3) basta navigare a vista: occorre un piano d’azione strategico; 4) allontanare megalomani, esibizionisti e provocatori: ci vuole un centro dirigente nazionale autorevole e democraticamente eletto dai coordinamenti territoriali.
La manifestazione di Roma al Circo Massimo, invece di andare in questa direzione, va in quella opposta: 1) è fortemente divisiva in quanto proclamata escludendo i coordinamenti territoriali del movimento no green pass, e quelli di studenti, sanitari, insegnanti e lavoratori; 2) non c’è alcuna organizzazione della manifestazione e tutto è lasciato all’improvvisazione, col rischio di pericolose infiltrazioni; 3) tra le torbide finalità, circola quella, inaccettabile, che vorrebbe spingere il movimento a dare manforte a Salvini e Meloni; 4) non si capisce chi siano davvero i promotori, se non confusionari che dichiarano che quella del 20 è la continuazione di quella del 9 ottobre.
Per queste ragioni il Fronte del Dissenso non aderisce alla manifestazione romana e, come tutti i coordinamenti cittadini e regionali no green pass, indica per sabato 20 novembre, di restare sui propri territori organizzando massicce manifestazioni di protesta, e dove possibile anche sfidando i divieti di fare cortei e occupare piazze del centro cittadino.
Il Fronte del Dissenso ricorda infine la giornata di lotta nazionale del 4 dicembre “NO, DRAGHI NO”. L’invito a tutti i coordinamenti no green pass è di promuovere e organizzare unitariamente manifestazioni in ogni capoluogo di regione.
Fronte del Dissenso
18 novembre 2021
E’ molto probabile che sabato a Roma ci saranno incidenti e scontri con le forze dell’ordine, causati dai soliti provocatori di professione: esattamente come accaduto il 9 ottobre.
Scontri e incidenti che verranno usati dalla CUPOLA DI DELINQUENTI capeggiata dal BANCHIERE-MASSONE per giustificare l’introduzione delle nuove iniziative liberticide.
Il tutto, ovviamente,con il sostegno della propaganda dei giornalisti di regime che lancera’ l’ennesima campagna di criminalizzazione del Movimento NOGREENPASS.
Francesco F.
Manduria (Ta)
Chiedete ai vostri amici, conoscenti e parenti di fare un atto rivoluzionario: DISTRUGGETE I VOSTRI CELLULARI E COMPRATEVI SOLO I NON-SMARTPHONE. Si attacca al tram la “dittatura digitale”. E’ tutto molto semplice, non c’e’ bisogno di cortei dalla dubbia utilita’. A meno che i cortei non vengano utilizzati per raccogliere fondi e … truppe.
L’altra cosa fare, ma richiede un ticchio di fantasia in piu’, e’ far fallire il sistema bancario e assicurativo italiano, inclusa la BdI.
Aggiungerei anche il BOICOTTAGGIO di:
1) TUTTE le lotterie e i giochi gestiti dallo Stato.
2) sigarette e articoli simili
3) qualsiasi prodotto “digitale” non necessario (Abbonamenti a pay tv e simili)
4) denaro “elettronico” (carte di credito e simili)
Francesco F.
Manduria (Ta)
Dein Wort in Gottes Ohr.