Richiesta di rettifica immediata
Non dovrebbe essere difficile comprendere la differenza tra la critica politica, anche dura, e l’insulto, tanto più se basato sulla menzogna. Oltre c’è solo la calunnia.
Ci segnalano che ieri sul sito di VisioneTv è apparso un articolo con questo titolone: «GUERRA: IL FRONTE DEL DISSENSO BOICOTTA IL REFERENDUM».
L’accusa è falsa e sleale. In diverse regioni i militanti del Fronte Del Dissenso stanno facendo la loro parte nella raccolta di firme: per la precisione in quelle in cui i gruppi che fanno riferimento al Comitato Ripudia la Guerra, hanno accettato di consegnare i moduli per raccoglierle. In altre regioni infatti (Toscana e Umbria tanto per fare due esempi) si sono rifiutati di farlo, obbligando tutti a recarsi presso i loro banchetti, impedendo così una maggiore copertura e visibilità territoriale, a discapito dell’obiettivo “500 mila firme”. Il motivo del diniego? La “fatwa” che Francesco Toscano avrebbe lanciato nei nostri confronti. La nostra “colpa”? collaboriamo, tra gli altri, con gli amici di Ancora Italia che si sono separati da lui dopo il patatrac del 25 settembre. “Ingenui” noi pensavamo che quella spaccatura fosse di natura politica, abbiamo invece scoperto che per il nostro si tratta di una faida — per cui vendetta eterna anche contro gli amici di quelli che considera suoi nemici.
Questo atteggiamento impolitico reca grave danno alla giusta causa del referendum per impedire di consegnare armi al regime fantoccio di Kiev. Anche un bambino capisce che per riuscire a raccogliere oltre mezzo milione di firme è necessario chiamare a raccolta chiunque condivida la causa, che quindi ogni arrogante settarismo pregiudica il successo della già ardua impresa.
Se c’è qualcuno che sta “boicottando” la riuscita della raccolta di firme, questi non siamo noi ma proprio chi costruisce steccati invece di ponti. Sorvoliamo su altri gravi errori compiuti dai proponenti il referendum, tra cui quello di essersi divisi subito in due comitati concorrenti.
Come se non bastasse l’autore dell’articolo ci rivolge un’altra falsa accusa, quella per cui, in occasione delle elezioni del 25 settembre, noi avremmo chiamato all’astensionismo. E’ inaccettabile che proprio coloro che sono effettivamente colpevoli di avere impedito una lista unica anti-sistema, tentino di trasformarci in un capro espiatorio scaricando sulle nostre spalle le gravi responsabilità della comune sconfitta.
Per un principio di verità e nel rispetto delle disposizioni legali sulla stampa, chiediamo quindi a VisioneTv, una rettifica immediata delle accuse contenuta nel mendace articolo in questione.
Ove gli amici di VisioneTv amassero davvero la corretta informazione, dovrebbero accettare un confronto pubblico. Noi siamo pronti
Il Fronte del Dissenso
22 giugno 2023
Con amici come voi, non è necessario avere nemici.