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NO MES: COSTITUITO IL COORDINAMENTO

di Comitato Promotore
17 Febbraio 2020
in Uncategorized
4
Letture: 1.181

Il 18 gennaio scorso , promosso da Liberiamo l’Italia, si svolse a Roma un primo incontro per dare vita ad una vasta campagna di mobilitazione contro il cosiddetto “Fondo salvastati”, ovvero il M.E.S.
Tra i partecipanti, oltre a delegati di Liberiamo l’Italia, del Fronte Sovranista Italiano, di Nuova Direzione, della Carta di Firenze e di altri attivisti, erano presenti Paolo Maddalena, Giulietto Chiesa, Tiziana Alterio.
Il 6 febbraio c’è stata una seconda riunione. Presenti questa volta anche esponenti di Vox Italia e Sovranità Popolare, Nicoletta Forcheri e il senatore Gianluigi Paragone.

– La Riunione ha ufficialmente costituito il COORDINAMENTO NAZIONALE NO MES.
– Nino Galloni è stato scelto come portavoce del Coordinamento.
– Un gruppo di lavoro comunicazione è già al lavoro affinché la campagna abbia la massima efficacia.
– La riunione ha quindi convocato una ASSEMBLEA NAZIONALE a Roma per sabato 7 marzo, assemblea che sarà aperta ai cittadini ed a tutte le forze politiche e sociali che vorranno unirsi alla campagna. 
– L’obbiettivo è una grande manifestazione popolare e nazionale da svolgersi in occasione della ratifica del M.E.S. da parte del Parlamento italiano.
  – La riunione, dopo aver sottolineato la necessità ai stringere eventuali alleanze con le forze politiche, culturali e sociali che sono contrarie al MES, comprese quelle parlamentari, ha approvato il seguente appello a cui sarà data massima diffusione:

Fermiamo il MES!

Appello per una grande manifestazione nazionale 

Il cosiddetto “Meccanismo Europeo di Stabilità” (MES) va fermato. Sono in gioco, assieme alla democrazia e all’indipendenza nazionale, l’economia del Paese, la stessa possibilità di uscire dalla crisi.

Il MES è uno degli strumenti con i quali l’Unione europea a dominanza tedesca, impone l’austerità e schiaccia gli Stati pur di tenere in piedi il sistema liberista che fa perno sul mercato unico e l’euro. Ecco allora un nuovo Trattato pensato per imporre all’Italia nuovi e micidiali vincoli che metteranno a rischio i risparmi delle famiglie, le banche e le aziende di cui ci si vuole impadronire a basso prezzo.

La presidenza del primo incontro

Di fronte a questo attacco la classe dirigente balbetta. Denuncia i rischi (vedi il governatore Visco) per poi smentirsi il giorno dopo; ammette che le nuove regole sono sfavorevoli per il Paese, ma non ha il coraggio di opporsi. Peggio ancora il comportamento del governo. Nato in agosto dalla benedizione europea, esso sa solo chiedere un rinvio della sottoscrizione del nuovo trattato, senza però reclamare chiaramente la modifica del suo contenuto. Un comportamento che tradisce fra l’altro la stessa Costituzione repubblicana, laddove prescrive (art.11) che le eventuali limitazioni (non cessioni) di sovranità possano avvenire solo “in condizioni di parità con altri Stati”. L’esatto contrario di quel che prevede il MES.

Da Bruxelles, d’altra parte, hanno già risposto: l’accordo raggiunto non si mette in discussione, l’Italia se ne faccia una ragione.

Nulla di buono è dunque all’orizzonte. Si deve fermare questo ennesimo disastro nazionale, destinato a ricadere come al solito sulla vita del popolo lavoratore. Servono la denuncia, l’informazione e la mobilitazione dei cittadini. Occorre dare vita ad un’ampia alleanza nazionale e democratica per scongiurare la prevista ratifica del trattato da parte del Parlamento.
Organizzeremo incontri, sit-in, assemblee ovunque possibile. Chiameremo tutti ad una grande manifestazione nazionale da tenersi a Roma in concomitanza della prevista discussione del MES in Parlamento.

– Fermiamo il Mes e chi vuole continuare a impoverire il Paese !
– Difendiamo gli interessi dell’Italia, del popolo lavoratore e delle imprese !
– Riconquistiamo la democrazia, difendendo la Costituzione del 1948 !

Tags: DemocraziaNo MESpopolo lavoratore
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Comments 4

  1. Andrea says:
    5 anni fa

    Non basta manifestare!!!! Occorre denunciare, ossia portare a giudizio i governanti ,con nome e cognome, che tradiscono i dettami della costituzione!!!!

    Rispondi
  2. Anna Rita Fregni says:
    5 anni fa

    Sono d’accordo sulle denunce chi sta tradendo da anni la costituzione non deve restare impunito

    Rispondi
    • Lina Ficarra says:
      5 anni fa

      Sono d’accordo sul denunciare chi considerando obsoleta la Costituzione ne tradisce il mandato “banalmente”, perché non sa quello che fa o perché lo sa fin troppo bene

      Rispondi
  3. Gino Chabod says:
    5 anni fa

    Lo strumento della manifestazione è troppo dispendioso per le poche forze che abbiamo, se contiamo tempo e spese per andarci, l’organizzazione, meglio fare un volantinaggio ad ogni città il più presto possibile, prima della data del voto. La differenza sta nel coinvolgere altre persone che non la pensano già come noi. viceversa faccia mo tutto tra noi e gli altri ci vedono passare ma non ne sono coinvolti più di tanto. Scriviamo un testo semplice e prepariamo i volantini. Formiamo ad ogni città gruppi di volantinaggio.

    Rispondi

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